Dalla Redazione
Si è chiuso con i conti in rosso il 2023 di Auchan, che a bilancio registra una perdita netta di 379 milioni di euro, a fronte di un utile netto di 33 milioni nell’esercizio precedente 2022. Il gruppo distributivo – quinto player della Gdo francese dopo E.Leclerc, Carrefour, Intermarché e Système U – ha registrato un fatturato in calo dell’1,7% a 32,9 miliardi di euro, nonostante l’aumento dei prezzi generalizzato che si è verificato nel corso dell’anno a fronte dell’inflazione che anche in Francia picchia duro.
Il direttore finanziario di Auchan, Ludovic Delcloy, ha parlato di “un anno difficile in un contesto altrettanto difficile”, come riporta Les Echos, adducendo due spiegazioni principali. Da un lato il perdurare della guerra Russia-Ucraina, Paesi in cui Achan è presente con i suoi punti vendita, verso i quali di registra “un netto rallentamento del traffico”. Dall’altro lato l’inflazione, che ha avuto un impatto significativo sui costi fissi del distributore, “con 348 milioni di euro di costi operativi aggiuntivi” rispetto al 2022, “esclusi i Paesi in guerra”.
Ludovic Delcloy parla anche degli effetti dell’inflazione sul comportamento dei consumatori. Auchan infatti, molto presente nei grandi formati di negozi come gli ipermercati (21% del suo stock), ha osservato un calo significativo dei consumi di prodotti non alimentari, uno dei punti di forza di questa tipologia di negozi. Ma anche per il food le cose non sono positive. L’insegna ha registrato infatti “una riduzione dei volumi venduti anche nel settore alimentare”, con un ritorno ai “livelli di consumo del 2018 in Francia”, secondo il direttore finanziario.
Infine Delcloy ha ricordato l’acquisizione da parte di Auchan, in partnership con Intermarché, di oltre 300 punti vendita del retailer francese Casino. Auchan nello specifico ha acquisito 70 supermercati, 26 ipermercati, di cui solo cinque con una superficie superiore a 9 mila mq, e due unità, concentrandosi sulle “regioni in crescita economica e demografica”, in particolare il bacino del Mediterraneo, la regione Rodano-Alpi e l’Ile-de-France . “È un’operazione che siamo molto orgogliosi di aver realizzato”, ha commentato Delcloy. “I negozi stanno andando bene oggi? La risposta è no, lo sanno tutti. Ma tutti lottarono per riacquistarli”. I negozi dovranno essere integrati “entro l’estate”, rivela in conclusione.
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