La campagna del melone retato siciliano è iniziata: dal weekend di Pasqua, Barbera International, azienda di Adrano, Catania, specializzata nella produzione e commercializzazione dei migliori frutti siciliani, sta fornendo il prodotto alla grande distribuzione.

I meloni retati Barbera, tra i più precoci d’Europa, si caratterizzano per il gusto intenso, il profumo persistente, il colore della polpa arancio vivo e la lunga shelf-life. Vengono prodotti negli areali della costa Sud della Sicilia, nella fascia costiera del Mediterraneo che si estende nel territorio di Licata (Agrigento), zona scelta perché particolarmente vocata a questo frutto.

Il melone retato Barbera viene coltivato in tunnel, che filtrano i raggi UV e difendono piante e frutti da potenziali danni creati dall’esposizione solare. La coltivazione in tunnel consente di anticipare la maturazione, rendendo il frutto disponibile dall’inizio della primavera. “Ci concentriamo su varietà a pasta rossa con proprietà organolettiche di qualità elevata: gustosi, profumati, colorati”, dichiara Alessandro Barbera, fondatore, titolare e direttore generale dell’azienda.

Le tecniche di coltivazione sono votate al rispetto dell’ambiente e del prodotto e il processo verso metodi produttivi a minore impatto ambientale è in continua evoluzione. Un esempio tra tutti? Le piante di melone vengono impollinate da api selezionate, provenienti dalle migliori zone di apicoltura dell’isola, dal promontorio palermitano fino a quello catanese. “Seguiamo con rigore i disciplinari provinciali, nazionali e comunitari che ci indicano regole ben precise a cui attenerci. E soprattutto rispettiamo gli stringenti capitolati concordati con i nostri clienti. Desideriamo garantire un’agricoltura sostenibile ai massimi livelli”, dichiara il manager.

La stagione è favorevole, la maturazione non ha dato problemi e la campagna si prospetta molto positiva. Il canale di vendita privilegiato sono i gruppi della grande distribuzione organizzata europea, in particolare di Francia, Germania e Belgio ma negli ultimi anni si sta sempre più rafforzando la presenza sul mercato Italia, motivo di particolare orgoglio per l’azienda.

Barbera International è nata nel 2005 con una profonda vocazione all’export e fino al 2020 si è concentrata sui mercati internazionali. “Da circa tre anni, però, abbiamo deciso di puntare anche sull’Italia. La quota di mercato si sta espandendo di anno in anno e lavoriamo affinché questo trend continui e si rafforzi”, dichiara Barbera. E aggiunge: “I nostri prodotti, non solo i meloni retati di Agrigento, ma tutti quelli del nostro paniere, dall’arancia rossa e l’uva da tavola, fino al ficodindia, la melagrana e le pere coscia, sono eccellenze dell’italianità ed è naturale che ci interessi farci conoscere sempre di più nella nostra terra”.

Ad accompagnare la qualità del prodotto, c’è quella del servizio e delle relazioni con il cliente: garanzia delle forniture, rispetto dei programmi e dei listini settimanali. Dichiara il titolare: “Assicuriamo continuità negli approvvigionamenti e i clienti riconoscono e premiano la nostra capacità di rispettare i programmi di fornitura, in termini di volumi e qualità, una caratteristica che fa parte del nostro DNA”. Il rapporto con le catene distributive è stretto, basti pensare che all’estero Barbera non si avvale di importatori, ma rifornisce le catene in modo diretto, senza intermediari.

Altro valore aggiunto deriva dal packaging: non solo il melone, ma tutti i prodotti Barbera sono valorizzati da un packaging che sottolinea il forte legame identitario con il territorio. La grafica delle confezioni, mantenendo sempre toni sobri ed eleganti, richiama elementi e colori tipici della tradizione e della cultura siciliana. In primo piano, lo slogan ‘Barbera 100% Sicily’, riportato anche sul bollino presente su ogni melone. Dopo il melone retato, il prossimo frutto del paniere Barbera pronto ad entrare in scena sarà l’uva da tavola: si partirà con la varietà apirene Arra Sugar Drop, altro prodotto di punta dell’azienda.

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