di Eugenio Felice
In molti se ne sono accorti, nelle piattaforme della grande distribuzione e nei Mercati all’ingrosso, vedendo le nuove livree dei camion. Il Gruppo Battaglio, presente con due magazzini, uno a Torino e uno a Roma, altamente specializzato nella frutta di importazione, ha una nuova immagine che sta andando a declinarsi su tutti i mezzi di comunicazione aziendale, dal packaging (una volta finite le scorte di magazzino), al sito web e social network vari (Facebook e Instagram) che comunicano anche al consumatore finale. La nuova identità Battaglio, studiata dalla società milanese RBA, con il suo payoff “Frutta da vivere”, vuole interpretare i suoi valori di entusiasmo, propositività, energia, ma soprattutto creare empatia, stimolo interesse.
All’incontro con la stampa che è stato organizzato giovedì 23 novembre a Torino, è stata definita come la quarta tappa del Gruppo, dopo il 1972, anno di inizio dell’attività all’interno del Mercato ortofrutticolo di Torino, il 1995 con l’inizio dell’offerta di frutta in controstagione ed esotica e la collaborazione con Del Monte, il 2010 con l’inizio dell’importazione diretta di banane e ananas a proprio marchio, unica azienda in Italia, ancora oggi, a non commercializzare le marche delle multinazionali. Il 2017 viene considerato come un nuovo importante passaggio verso la Battaglio di domani, con un fatturato che nel 2017 dovrebbe chiudere a 180 milioni di euro, 100 milioni in più del 2010 e il 15% sopra i valori del 2016.
Fatturato che diventa di 195 milioni se si considerano anche le attività in Argentina, dove l’azienda recentemente ha avviato a Buenos Aires la maturazione e la distribuzione delle banane, oltre a produrre nel Rio Negro frutta in controstagione esportata in Italia. Ma su una cosa non ci sono dubbi: la vera locomotiva dell’azienda è oggi la frutta esotica, che cresce a doppia cifra in tutta Italia. Battaglio può vantare una filiera controllata e una logistica efficiente, grazie anche ai magazzini di Torino e Roma, che si estendono su 24 mila metri quadrati. L’esotico incide oggi per l’8 per cento del fatturato e ha un grande potenziale di crescita. Sintomatico il caso dell’avocado: in alcuni Paesi europei il consumo è 10 volte superiore a quello italiano.
Tra le novità introdotte con la nuova brand identity c’è anche un inedito approccio con il consumatore finale, con attività dedicate su internet. Lo si capisce subito dal rinnovato sito web, che non ha nulla di b2b. Un sito emozionale che esprime vitalità, che promuove la conoscenza della frutta, le sue peculiarità e i suoi benefici, per sviluppare ulteriormente la domanda. La nuova promessa di marca – “Frutta da vivere” – coincide quindi con la missione dell’azienda. Andranno avanti poi tutte le attività legate alla formazione (come FruttaParty nelle scuole torinesi), alla sponsorizzazione di eventi sportivi (maratone di Torino, Milano e Venezia) e, ovviamente, legate al trade, come promozioni in store, nei Mercati all’ingrosso e la formazione degli addetti alle vendite.
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