Il 77% dei campioni di uve biologiche è risultato positivo per i pesticidi, come anche il 45% delle mele e il 30% di carote. In confronto, il 78% dei prodotti non biologici conteneva residui di pesticidi, mentre il 5% ha superato i limiti massimi consentiti.
Non si tratta della prima rivelazione in questo senso. I risultati canadesi sono infatti in linea con quelle di ricercatori della Stanford University, che nel 2012 avevano già pubblicato una recensione di migliaia di articoli sulla sicurezza e qualità alimentare scoprendo che il cibo biologico ha il 30% in meno di probabilità di avere tracce di pesticidi, ma non è al 100% privo di pesticidi. I ricercatori hanno anche scoperto che “le differenze nel rischio per il superamento dei limiti massimi consentiti sono piccole” tra prodotti biologici e non biologici.
Fonte: Huffpost Canada