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                      Carciofo, Agr. Campidanese: annata di qualità. “Ma preoccupa il calo dei consumi”

                      Entra nel vivo la campagna carciofi di Agricola Campidanese: la grande O.P. sarda vede in questa produzione uno dei suoi fiori all’occhiello. Il prodotto quest’anno è di qualità eccellente, ma i consumi stentano a decollare ed è allarme deflazione nei campi: situazione che riguarda un po’ tutti gli ortaggi. All’aumento dei prezzi al consumo corrisponde infatti il crollo delle quotazioni in campagna

                      di Carlotta Benini

                      carciofi Agricola CampidaneseNon è un’annata semplice quella in corso per il carciofo italiano, che come altri ortaggi risente della spinta inflazionistica che fa impennare il carrello della spesa e che riduce il potere di acquisto dei consumatori, con conseguenti volumi delle vendite in contrazione. Dopo un 2021 caratterizzato da scarsa disponibilità di prodotto, con prezzi di conseguenza più sostenuti, quest’anno la produzione è abbondante e di eccellente qualità, in tutti gli areali produttivi, ma manca la domanda.

                      “La situazione di mercato non è delle migliori – esordisce Salvatore Lotta (in foto), direttore commerciale di Agricola Campidanese -. La campagna è partita intorno al 25 di ottobre, inizialmente con i pochi volumi disponibili il mercato teneva, oggi invece i consumi sono in stallo mentre l’offerta è sostenuta: va da sé che le quotazioni non sono soddisfacenti. Tendenzialmente stiamo registrando un prezzo medio dal 30 al 40% inferiore rispetto allo scorso anno”. Della stessa percentuale, ma a segno più, sono i rincari subiti in campagna: “Registriamo un aumento dei costi su tutti i fronti, dell’ordine del 30-40% in più”, rivela Lotta. È chiaro dunque come in questa situazione per le aziende sia difficile – se non impossibile – fare reddito.

                      Agricola Campidanese vede nel carciofo uno dei suoi fiori all’occhiello: dallo Spinoso sardo, eccellenza dell’isola che si fregia anche della Dop, al popolare Romanesco, passando per il Violetto e le varietà Thema e Teron, la gamma è di alta qualità, commercializzata in Gdo, in Italia e anche all’estero, con il brand L’Orto di Eleonora e nelle linee private label delle varie insegne partner. “Quest’anno le condizioni climatiche sono ideali per la produzione di carciofo – spiega il direttore commerciale della O.P. sarda -. Stiamo raccogliendo un prodotto bello e di qualità eccezionale, ma le vendite stentano a decollare”. “Per la prima volta – rivela – a detta anche di alcuni clienti della Gdo si registrano segni meno nell’acquisto di determinati prodotti, specie ortofrutticoli, e alcune catene vedono anche un calo degli ingressi, soprattutto nei punti vendita di media e grande dimensione. La situazione è preoccupante”.

                      Le famiglie, italiane ma anche estere, strette nella morsa del carovita, stanno facendo tagli sempre più importanti nel carrello della spesa e la Gdo d’altro canto, dopo aver trattenuto per qualche tempo i rincari, ora li sta riversando sui prezzi al consumo: a prezzi più alti sugli scaffali seguono minori acquisti e in tutto ciò la produzione vede erodere sempre di più i suoi margini. Per dare un ordine di grandezza, se fino a ieri una catena distributiva rivendeva il prodotto con un rincaro del 70% sul prezzo all’origine, oggi applica un +100%, per la sua stessa sopravvivenza. Il consumatore non ha percezione di tutto questo ed è indotto a pensare che l’ortofrutta sia cara. E i produttori dal canto loro, relegati ad anello debole della catena, sono spesso costretti a subire la situazione.

                      “È importante, in questo momento, che tutta la filiera si sostenga – rimarca il direttore commerciale di Agricola Campidanese -, quindi occorre programmare trovando un equilibrio giusto sul prezzo, che permetta a noi produttori di stare in piedi e al consumatore finale di fare l’acquisto”.

                      Nonostante le difficoltà in cui versa tutto il settore, Agricola Campidanese non smette di investire in innovazione e in sostenibilità. Restando sui carciofi, tutta la produzione dei soci, che coltivano questo ortaggio nelle zone più vocate dell’isola, oggi è priva di glifosato e si sta lavorando anche per raggiungere il residuo zero.

                      Prosegue inoltre prosegue il paino di sviluppo della linea premium “Cuore di carciofo Passioni Gourmet”, il prodotto confezionato pulito e mondato, venduto con successo anche in alcuni paesi europei. “Stiamo lavorando per ampliare il parco clienti e aumentare le vendite all’estero”, conclude a questo proposito Salvatore Lotta. Austria, Olanda, Germania e Svizzera sono attualmente i paesi di riferimento per il carciofo di Agricola Campidanese.

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