di Carlotta Benini
Le gelate che si sono abbattute a inizio anno in particolare sulle campagne del Sud hanno penalizzato non solo gli agricoltori, ma anche i consumatori. Lo Conferma l’Istat, che i giorni scorsi ha rilevato gli effetti del maltempo sui listini al consumo. A spingere l’inflazione è l’aumento record dei prezzi degli ortaggi, che sono lievitati del 14,3% rispetto a dicembre e di ben il 20% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Ma anche la frutta ha registrato incrementi di listino del 7,6% su gennaio 2016.
L’ondata di maltempo ha toccato decine di migliaia di aziende, provocando danni superiori ai 400 milioni di euro. “A pagare il conto rischiano di essere anche i consumatori, – è l’allarme di Coldiretti a seguito dei dati veicolati dall’Istat – che subiscono gli effetti delle speculazioni, in una situazione in cui i prezzi degli ortaggi aumentano in media del 200% dal campo alla tavola”.
“Produzioni intere sono state falcidiate dalle gelate o bloccate nei magazzini aziendali per le cattive condizioni stradali, – continua invece CIA – che hanno rallentato fortemente la circolazione dei tir e quindi le consegne di prodotti freschi lungo la filiera. Con conseguenze immediate sul rialzo dei prezzi al consumo”.
È dunque così oneroso, in questo momento, riempire il carrello di frutta e ortaggi per chi va a fare la spesa al supermercato? Abbiamo fatto un piccolo test in alcuni supermercati e discount della provincia romagnola: siamo stati a Cesena, cittadina di 97 mila abitanti dove, oltre ai colossi Coop e Conad, c’è una presenza capillare di punti vendita A&O e Famila (Gruppo Selex), Sma e Auchan, e anche di discount autoctoni (Economy), mentre mancano big come Carrefour, Esselunga, o Lidl per il canale low cost.
Nel nostro mini retail tour di sabato 4 febbraio abbiamo riscontrato prezzi effettivamente alti sui principali ortaggi colpiti dal maltempo (finocchi, zucchine e insalate a foglia in primis), con una sorpresa: costano davvero come l’oro in un discount, il doppio quasi rispetto agli altri canali visitati.
Ma andiamo con ordine. La prima insegna che abbiamo visitato è stata Coop, il punto vendita è l’Iper al centro commerciale LungoSavio, che a settembre scorso ha cambiato look dopo un importante progetto di ristrutturazione che ha visto, fra l’altro, la nascita della parafarmacia Coop Salute più grande d’Italia. Qui le zucchine chiare costano 3,90 euro al chilo, quelle scure 3,89 euro. Il prezzo dei finocchi è di 2,30 euro al chilo, quello delle melanzane 3,89; quello dell’insalata 2,90 euro al chilo per la varietà Romana, 2,55 per la Trocadero. Fra tutti i prezzi che abbiamo rilevato nei sei punti vendita che abbiamo visitato, i listini dell’Ipercoop Lungo Savio sono i più convenienti, per la maggior parte degli ortaggi presi in considerazione. Da notare anche il cartello che spicca sui banchi (lo abbiamo trovato anche in altri punti vendita Coop, a Bologna per esempio), in cui la direzione informa la clientela che, causa maltempo, alcune referenze possono non essere disponibili.
Anche in Conad un cartello avvisa la clientela che momentaneamente non è disponibile la misticanza Verso Natura Bio, normalmente in assortimento negli scaffali della quarta gamma. Nel supermercato al centro commerciale Montefiore i prezzi degli ortaggi che abbiamo preso in considerazione sono più alti rispetto a Coop. Spiccano le zucchine (quelle scure costano 4,49 euro al chilo contro i 3,89 di Coop) e le melanzane (4,49 euro al chilo contro i 3,89 di Coop). Per altri prodotti il differenziale è meno significativo, ad esempio le insalate costano dai 9 ai 44 centesimi in più.
Più alti di Coop, ma più convenienti rispetto a Conad, sono in generale i prezzi che abbiamo rilevato nel punto vendita A&O di via Madonna dello Schioppo: qui le zucchine costano 3,99 euro al chilo (sia le chiare che le scure), stesso prezzo per le melanzane. La lattuga pure ha lo stesso costo al chilo, a dispetto della varietà: Romana, Trocadero e Gentilina costano 2,79 euro al chilo. Il finocchio sui banchi non lo abbiamo trovato, ma erano già le 18.30 al momento della visita.
In Sma, punto vendita di via Rosselli, in prossimità del centro storico, abbiamo preso in considerazione in particolare i finocchi e le melanzane: costano rispettivamente 2,99 e 3,99 euro al chilo.
Il nostro mini retail tour si è chiuso con la visita di due discount. Il primo punto vendita in cui ci siamo fermati è l’Economy di via Giordano Bruno: si tratta di un’insegna fondata 20 anni fa dall’imprenditore romagnolo Alessandro Moretti, presente solo a Cesena con tre supermercati. Un’azienda a gestione famigliare, i cui punti di forza sono il chilometro zero (frutta e ortaggi provengono dal Mercato Ortofrutticolo di Cesena) e un rapporto qualità/prezzo fortemente competitivo. Alle 16 del sabato pomeriggio, infatti, le corsie erano a dir poco affollate, specie i banchi dei freschi. Qui abbiamo rilevato prezzi più convenienti solo in alcuni casi. Le zucchine scure hanno il prezzo migliore fra tutti quelli rilevati, 2,99 euro al chilo, mentre quelle chiare arrivano a 3,99 euro (come A&O, 9 centesimi in più di Coop). I finocchi costano 2,89 euro al chilo (più che in Coop e Conad). Le insalate invece sono più convenienti: la Romana costa 2,48 euro al chilo (prezzo più basso fra quelli rilevati), quella Trocadero 2,59 euro al chilo (4 centesimi in più di Coop, ma comunque fra le quotazioni più basse).
Ma la vera sorpresa è DPiù: abbiamo visitato il discount al centro commerciale Le Terrazze. L’insegna è di proprietà del gruppo Dial, a sua volta controllata della Maxi Di di Belfiore (Vr), all’interno del gruppo commerciale Selex. Il reparto ortofrutta si distingue per il layout, i banchi sono fatti con grandi casse di legno sovrapposte, dove frutta e ortaggi sono esposti in modo curato. Ma a fare la differenza sono soprattutto i prezzi, incredibilmente più alti rispetto agli altri supermercati toccati dal nostro mini tour. Le zucchine chiare costano ben 6,99 euro al chilo: ci sono più di 3 euro di differenza rispetto a quelle trovate in Coop. Non da meno le zucchine scure, che costano 5,49 euro al chilo; e poi i finocchi, 3,39 euro, le melanzane 4,09 euro. Anche la lattuga Romana costa ben 4,09 euro al chilo (+1,19 euro/kg il differenziale rispetto a Coop, +1,61 euro/kg rispetto all’altro discount), quella Gentilina 3,96 euro al chilo. Ironicamente, parafrasando il nome, in questo supermercato la merce costa davvero “di più”.
Copyright: Fruitbook Magazine