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                      Cascina Palazzo, la frutta bio nel nuovo pack 100% cartoncino piace alla GDO

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                      Cascina Palazzo, il nuovo pack 100% cartoncino (copy: Fm)

                      Cascina Palazzo, azienda di Tarantasca (CN) specializzata nella produzione di frutta biologica e biodinamica, ha sviluppato assieme ad Agrypack e a Pakfrut una nuova confezione 100% cartoncino che ha dalla sua l’estrema semplicità ed economicità: si tratta di un vassoio con due alette sui fianchi che vengono chiuse da una linea automatica con l’etichetta su cui sono stampati i dati variabili. Il nuovo pack viene utilizzato per pesche, nettarine, susine, pere, kiwi, mele, nashi ed è stato adottato da gruppi della grande distribuzione, anche estera. Giacomo e Francesca Allione: “Abbiamo iniziato a lavorare al progetto a maggio, su richiesta di alcuni clienti. Stiamo ancora perfezionando alcuni dettagli. Si tratta di una soluzione sostenibile, pratica ed economica, che il mercato sta apprezzando”

                      Dalla Redazione

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                      Cascina Palazzo, il nuovo pack 100% cartoncino (copy: Fm)

                      Cascina Palazzo è un’azienda agricola con sede a Tarantasca, nel Cuneese, specializzata nella produzione di frutta biologica e biodinamica, condotta da Francesca e Giacomo Allione. Un’azienda che ha radici lontane: il nonno, stesso nome del nipote, fu tra i primi agricoltori piemontesi a coltivare frutta negli anni ’50. Negli anni ’80 la svolta biologica, spinta poi al biodinamico, certificato Demeter, per alcune colture. Nei suoi frutteti si coltivano pesche, nettarine, kiwi, susine, mele, pere e nashi.  Dal 2009 alle vendite in Italia si sono aggiunte quelle verso i mercati europei. “La nostra missione – spiegano Francesca e Giacomo Allione – è far conoscere la bontà e la qualità della frutta cuneese biologica e biodinamica anche oltre i nostri confini”. Ed effettivamente, se vi trovate in Germania e fate visita in qualche supermercato, potreste trovare i loro kiwi, le loro mele, le loro susine o le loro pere, anche a marchio del distributore. Un esempio di come un’azienda di piccole dimensioni possa comunque ritagliarsi il suo spazio anche nel mercato internazionale.

                      La crescente sensibilità del consumatore finale verso imballaggi (almeno apparentemente) sostenibili, ha spinto Cascina Palazzo a esplorare nuove soluzioni. “Abbiamo iniziato a lavorare al progetto a maggio – spiegano Francesca e Giacomo Allione – anche su sollecitazione di alcuni gruppi distributivi. Grazie alla collaborazione con Agrypack e Pakfrut, nel giro di pochi mesi abbiamo sviluppato una linea automatica di confezionamento che risponde a criteri di economicità, praticità e sostenibilità. È economica perché la macchina progettata da Pakfrut nella sua semplicità è un investimento alla portata anche dei piccoli magazzini come il nostro, inoltre c’è un ridotto utilizzo di cartoncino rispetto ad altre soluzioni simili oggi sul mercato. È pratica perché raggiunge lo scopo, con l’etichetta che ha una doppia funzione, perché oltre a contenere i dati variabili fa anche da sigillo alla confezione. Inoltre le ampie asole nelle alette del vassoio fanno da manico e danno ampia visibilità ai frutti. È sostenibile perché è monomateriale e perché di materiale ne usa il minimo indispensabile“.

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