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                      Cibi a calorie negative: quali sono e perché si chiamano così?

                      Sedano, cavolfiore, cetriolo e insalata sono tra gli “alimenti a calorie negative”: ma cosa vuol dire? Di fatto i nutrizionisti definiscono alimenti a calorie negative tutti quei cibi dall’apporto energetico, quindi calorico, inferiore al dispendio energetico necessario a metabolizzarli. In poche parole, si consumano più calorie a digerirli di quelle che si ingeriscono mangiandoli. Non vanno intesi però come sinonimo di alimenti che aiutano nel dimagrimento, semplicemente hanno una composizione ricca di acqua e fibre, che favorisce il senso di sazietà

                      Dalla Redazione

                      Esistono dei cibi che apportano meno calorie di quelle che ci sono volute per digerirli e metabolizzarli: si chiamano “alimenti a calorie negative” ma non vanno intesi come sinonimi di cibi che “fanno dimagrire”: non favoriscono il dimagrimento di per sé ma semplicemente hanno una composizione a bassa densità calorica. Contengono pochi grassi, pochi carboidrati e poche proteine, ma allo stesso tempo sono molto ricchi di acqua e fibre, che stimolano il senso di sazietà. Ricordarsi però – come sottolineano sempre gli esperti – di masticare bene e a lungo per aiutare la digestione, stimolare la produzione di succhi gastrici e attivare così il processo attraverso cui si percepisce il senso di sazietà.

                      Infatti, quando ingeriamo, mastichiamo e digeriamo un cibo, si consuma energia: si tratta di quella che viene definita ‘termogenesi indotta dalla dieta’ e che incide per una certa quota (mediamente il 10%) sulle calorie totali che si spendono ogni giorno, sottolinea il Corriere della Sera. Bisogna ricordare però che oltre alla termogenesi indotta dalla dieta, esistono altri fattori che incidono sul consumo energetico come il sesso, l’età, le abitudini quotidiane, la massa adiposa, l’attività fisica svolta e la condizione metabolica di ogni soggetto.

                      Ma quali sono questi cibi? A spiccare nella classifica degli alimenti a calorie negative troviamo ovviamente l’ortofrutta ma anche le spezie. Di solito sono quelli più ricchi di fibre e vitamine (la C soprattutto) a garantire la termogenesi indotta dalla dieta.

                      Tra gli ortaggi con meno calorie troviamo lo spezza-fame per eccellenza, ottimo come snack salutare e altamente dietetico: il sedano. Con un apporto di sole 20 calorie ogni 100 grammi, il sedano è tra i più ipocalorici che esistano. Il processo digestivo per metabolizzare il sedano comporta un dispendio di energia maggiore rispetto alle calorie introdotte a ogni gambo.

                      Che dire del cetriolo, che con le sue 12 calorie ogni 100 g è tra gli alimenti a calorie negative per “eccellenza”. Inoltre contiene il 95% d’acqua, ottimo per combattere la ritenzione idrica, reidratare in profondità l’organismo ed eliminare le tossine. Contiene inoltre sali minerali (potassio e fosforo) e vitamine (C e K in primis).

                      Anche il cavolfiore e il cavolo (lessati o al vapore), con un apporto calorico di 25 kcal ogni 100 grammi, sono alimenti ipocalorici. Ricchi d’acqua aiutano a combattere la ritenzione idrica.

                      Tra gli alimenti a calorie negative non si possono non citare le insalate, ricche di vitamine e povere di calorie. La rucola apporta 28 calorie ogni 100g; il crescione 32; la lattuga iceberg 14 calorie e quella romana 15 calorie (per 100 grammi). Sono tutte verdure ricche di acqua, fibre, vitamine (tra cui A e K), folati e sali minerali quali calcio e potassio.

                      Fanno parte degli alimenti a calorie negative anche broccoli, spinaci, zucchine e barbabietole. I broccoli apportano 34 calorie ogni 100 grammi e sono ricchi di vitamina C. Gli spinaci si aggirano sulle 23 calorie per etto, offrendo invece parecchia vitamina K e vitamina A, molto acido folico e anche un maggior numero di proteine rispetto ad altre verdure a foglia. Le zucchine hanno un apporto medio di 17 calorie. Infine si aggiungono alla lista di alimenti a calorie negative anche le barbabietole, con 43 calorie per etto e un buon apporto di potassio.

                      Anche i funghi bianchi, con le loro 26 calorie ogni 100 grammi, possono essere considerati degli alimenti a calorie negative; così come i brodi: il brodo di carne sgrassato apporta 7 calorie ogni 100 grammi, quello di pesce 10 calorie e quello vegetale 11.

                      Anche la frutta può essere a calorie negative: le mele verdi,  il pompelmo, le fragole e i mirtilli sono infatti tra i meno calorici. Nello specifico, la mela verde ha un contenuto calorico di circa 38 kcal/100 g, dato esclusivamente dal contenuto in zuccheri semplici che si aggira intorno ai 9,4 g/100 g di prodotto. Il pompelmo conta circa 26 kcal ogni 100 g ed è ricco di fibre, flavonoidi e vitamine A, B e C, inoltre contiene una buona quota di sali minerali, tra cui fosforo, calcio, potassio e magnesio. Poi ancora la fragola, che con circa 28 kcal ogni 100 g è composta al 90% di acqua. Le fragole contengono nutrienti essenziali tra cui proteine, zuccheri (in misura molto ridotta) e fibre che danno energia a fronte di un basso apporto calorico. Sono anche ricche di vitamina C. Infine ma non meno importanti, i mirtilli che con 25 kcal ogni 100 g sono anche una fonte di composti preziosi tra cui vitamine (A, D ed E), acido folico, minerali (fosforo, potassio e magnesio) e acidi organici (idrossicinnamico e acidi idrossibenzoici).

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