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                      Ciliegie di Vignola, la campagna entra nel vivo con ottime prospettive. Monari: “Qualità top”

                      La campagna delle ciliegie di Vignola si è aperta con le varietà precoci Bigarreau Moreau e Nimba e ora si appresta a entrare nel vivo con l’arrivo sul mercato delle tipologie a polpa soda e croccante, che rendono celebre la produzione del territorio compreso tra il fiume Reno e la Valle del Panaro, nelle province di Modena e Bologna. Solo qui infatti il 70% della produzione si fregia dell’Igp. “Quest’anno la qualità è eccellente e prevediamo di commercializzare dai 6 ai 7 mila quintali di ciliegie”, rivela il direttore del Consorzio di Tutela della Ciliegia di Vignola Igp Walter Monari. Il 55% della produzione è destinato alla Gdo, il restante 45% ai principali mercati del Nord Italia e alle “boutique della frutta”

                      di Carlotta Benini

                      Entra nel vivo con tutti i migliori auspici la campagna delle ciliegie di Vignola, i piccoli frutti tipici del territorio bolognese-modenese che si distinguono non solo per la polpa consistente e croccante, la dolcezza tipica e il colore brillante, ma anche per il calibro superiore rispetto alle altre tipologie. “La campagna è partita intorno al 20 di maggio, quest’anno siamo leggermente in ritardo rispetto al calendario tradizionale (di solito la raccolta ha inizio verso il 15 maggio, ndr) e rimarremo sul mercato fino al 10-15 luglio – esordisce Walter Monari, direttore del Consorzio di Tutela della Ciliegia di Vignola Igp (in foto) -. Quest’anno l’andamento climatico non è stato sfavorevole e quello che è in raccolta attualmente è un prodotto di altissima qualità”.

                      Eccellenti caratteristiche organolettiche, dunque, ma soprattutto oggi si torna ad avere una produzione nella norma, dopo due anni deficitari come il 2021, in cui è mancato il 30% del raccolto, e il 2020 che ha visto addirittura un 50% in meno di produzione. “In un’annata come questa, in cui l’areale esprime tutto il suo potenziale produttivo, le previsioni sono di commercializzare dai 6 ai 7 mila quintali di prodotto”, continua Monari. “Non abbiamo grossi quantitativi, ma abbiamo una produzione di grande qualità”, puntualizza.

                      A dimostrazione di ciò c’è il fatto che un bel 70% delle ciliegie di Vignola si fregia sulla confezione dell’Indicazione Geografica Protetta, conseguita dal Consorzio di tutela della Ciliegia di Vignola Igp nel 2012. Nato nel 1965, il consorzio è tra le prime realtà associative costituite in Italia nel settore ortofrutticolo e ha anche un altro primato: “Con il 70% di prodotto certificato Igp, siamo uno dei consorzi ortofrutticoli che marchia percentualmente di più il prodotto con il bollino giallo e blu dell’Europa”, rivela Monari.

                      Venendo alle tipologie dei frutti, la campagna si è aperta con le varietà precoci Bigarreau Moreau e Nimba, di colore rosso brillante, con un livello zuccherino non pari a quello delle più apprezzate varietà a polpa soda che rendono celebre il territorio vignolese, ma comunque elevato per l’epoca di raccolta. “Dalla prossima settimana arriverà sui banchi anche un prodotto molto più dolce”, assicura il direttore del Consorzio di Tutela della Ciliegia di Vignola Igp. Le varietà in raccolta in piena stagione sono diverse e si dividono principalmente in due famiglie, quella delle ciliegie a buccia rossa, caratterizzate da polpa soda, croccante e molto dolce, e quella delle nere, ciliegie a buccia scura con polpa altrettanto scura e soda e ottime caratteristiche gustative.

                      L’area di produzione della Ciliegia di Vignola Igp è quella compresa tra il fiume Reno e la Valle del Panaro, un territorio che comprende 28 comuni delle province di Modena e Bologna. Gli agricoltori che attualmente aderiscono al Piano dei controlli della ciliegia di Vignola IGP sono più di 400 con una superficie di circa 500 ettari; i centri di confezionamento sono 13. Gli agricoltori portano le ciliegie appena raccolte – rigorosamente a mano e al giusto grado di maturazione – al centro di confezionamento che etichetta il prodotto e lo spedisce nel pomeriggio ai punti di commercializzazione, così da poter avere il prodotto sugli scaffali già il giorno successivo la raccolta.

                      Le ciliegie di Vignola sono destinate per il 55% al circuito della grande distribuzione e per il restante 45% sono distribuite nei principali mercati all’ingrosso del Nord Italia (fino a Firenze) e nei fruttivendoli di alta gamma. “Le boutique della frutta sono il canale in cui valorizziamo con successo il prodotto di altissima qualità”, spiega Monari.

                      Il formato più diffuso in commercio è quello da 500 grammi, ma ci sono anche packaging da 2, 3 e 5 chili. “Fatta eccezione per il formato da 500 grammi, la cui confezione nel 90% dei casi è in plastica, possibilmente Pet ricilato, la maggior parte degli imballi delle ciliegie di Vignola è in cartone. E in commercio ci sono anche confezioni esclusive come il bauletto regalo da 1,5 e 2,5 chili, che valorizza il prodotto di qualità premium”, conclude il direttore del consorzio.

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