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                      Cinque porzioni di ortofrutta per una vita longeva. La conferma di Harvard

                      Cinque porzioni di ortofrutta (due di frutta e tre di verdura) al giorno sono il “numero magico” per una vita a basso rischio di contrarre malattie cardiovascolari, diabete e tumori. Molti già lo sanno, per altri è solo un detto: a fare chiarezza sono i ricercatori dell’università di Harvard, che hanno pubblicato di recente un’ulteriore conferma di quanto facciano bene le famose cinque porzioni di frutta e verdura. Lo studio pubblicato ha preso in considerazione studi condotti su un vasto campione di persone per 30 anni. Il dato emerso è chiaro: le cinque porzioni sono il numero chiave: chi ne mangia meno è più a rischio di contrarre malattie, chi ne mangia cinque è meno a rischio. E chi ne mangia di più? Male non fa, anzi, però gli studi finora condotti fanno pensare che porzioni aggiuntive di frutta e verdura non riducano ulteriormente i tassi di morte. Attenzione però: non tutta l’ortofrutta è uguale

                      Dalla Redazione

                      cinque porzioni

                      (Foto: Unsplash)

                      Non è solo un detto: consumare cinque porzioni tra frutta e verdura ogni giorno fa veramente bene al nostro corpo. Certo, non tutta l’ortofrutta è uguale e non basta questo per lavarsi la coscienza da altri vizi, certo è però che consumare con costanza cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura aiuta a vivere una vita più lunga e soprattutto più sana. A dirlo ora anche un’analisi condotta da alcuni ricercatori di Harvard, che raccoglie più studi e pubblicata da Circulation, rivista scientifica che si occupa di salute e malattie cardiovascolari.

                      L’analisi condotta ha permesso di scoprire che le persone che giornalmente mangiano le cinque porzioni raccomandate, ovvero due di frutta e tre di verdura, hanno un rischio inferiore di morte precoce rispetto alle persone che mangiano solo due porzioni al giorno. Tra i benefici quindi delle cinque porzioni sono inclusi il minor rischio di morte per malattie cardiovascolari, cancro o malattie respiratorie.

                      Come dicevamo però non tutta l’ortofrutta conta allo stesso modo. Nello specifico, piselli, mais, patate o i succhi di frutta non sembrano avere lo stesso effetto benefico. I ricercatori del dipartimento di salute pubblica della prestigiosa università statunitense di Harvard (Boston, Massachusetts) che hanno condotto la ricerca, hanno esaminato 66.719 donne e 42.016 uomini provenienti da due grandi studi. Nell’analisi hanno inoltre inserito altri 26 studi che includono altri 2 milioni di adulti in tutto il mondo, e in tutti hanno constatato come chi mangiasse le cinque porzioni di frutta e verdura avesse un minor rischio di ammalarsi. Nello specifico, i partecipanti, ovviamente senza malattie cardiovascolari, diabete o cancro pregresse, hanno compilato un “diario della loro dieta” all’avvio dello studio e poi a intervalli regolari per un follow-up che è durato quasi 30 anni. In questo lasso di tempo sono morti più di 18.000 partecipanti.

                      Grazie a questa mole di dati raccolti, i ricercatori hanno scoperto che le persone che mangiavano ogni giorno due porzioni di frutta e tre di verdura avevano meno probabilità di morire precocemente di malattie cardiovascolari, respiratorie o cancro durante il periodo di studio rispetto a quelle che mangiavano meno porzioni. Cinque sembra così essere il “numero magico” perché porzioni aggiuntive di frutta e verdura non hanno ridotto ulteriormente i tassi di morte. Il beneficio, di fatto, si stabilizza e si raggiunge con le famose cinque porzioni.

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