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                      Clementine Naturama Residuo Zero: in Esselunga la novità di Agricor-Gallo

                      Coltivate nella Piana di Sibari con metodi produttivi rispettosi dell’ambiente e della salute, le clementine a residuo zero sono la novità autunno-invernale di O.P. Agricor – Gallo, società cooperativa di Corigliano Calabro (Cosenza) leader nella produzione e commercializzazione di agrumi e drupacee. Le abbiamo trovate nella linea Naturama di Esselunga, prima catena ad avere sposato il progetto della O.P. calabrese. “Un progetto in espansione, a cui i nostri soci credono molto, anche se richiede maggiori risorse ed energie – commenta il presidente Natalino Gallo -. Ad oggi sono 100 gli ettari destinati a clementine a residuo zero”

                      di Carlotta Benini

                      Clementine residuo zero Esselunga ©FM

                      Le Clementine Naturama Residuo Zero che abbiamo acquistato in Esselunga (copyright: Fm)

                      Vengono coltivate dagli anni Trenta nella Piana di Sibari, culla naturale per questi agrumi, che grazie all’escursione termica e alla particolare esposizione al sole solo in questo territorio sviluppano caratteristiche organolettiche uniche. Di colore arancio vivo, profumate, hanno una polpa succosa e aromatica che, ogni anno, conquista i consumatori di tutta Italia: sono le clementine calabresi, fiore all’occhiello di O.P. Agricor – Gallo, società cooperativa con sede legale a Corigliano Calabro (Cosenza), che da ottobre a marzo è presente sui banchi della grande distribuzione italiana con i suoi agrumi tipici.

                      Le clementine calabresi di Agricor-Gallo le abbiamo trovate e acquistate in Esselunga. Spiccavano sui banchi grazie a una dicitura sulla confezione che ha attirato la nostra attenzione: “Residuo Zero”. È infatti questa una delle novità autunno-invernali della linea Naturama, il brand di Esselunga dedicato ai prodotti a filiera controllata, coltivati in modo etico e sostenibile, con un uso responsabile degli agrofarmaci e in assenza di trattamenti in post raccolta. Da ottobre, appunto, la linea si è arricchita delle clementine a residuo zero, coltivate con metodi naturali che assicurano un prodotto finale con residui di fitofarmaci inferiori al limite di misurabilità (0,01 mg/kg). “Questo prodotto – si legge sul sito di Esselunga – è ottenuto mediante un sistema di gestione dell’azienda agricola che utilizza quanto più possibile mezzi naturali e meccanismi di regolazione dell’ecosistema, riducendo al massimo il ricorso a pesticidi con l’obiettivo di garantirne l’assenza sul prodotto finito. Numerosi controlli in campo e prove di laboratorio a garanzia del residuo zero”.

                      “Il progetto residuo zero è iniziato la scorsa primavera quando i nostri soci, oltre alla linea biologica, hanno deciso di scommettere anche sulla produzione a residuo zero. Siamo partiti con le albicocche, commercializzate sempre in Esselunga nella linea Naturama, quindi nell’autunno il progetto si è allargato alle clementine e alla melagrana”, esordisce Natalino Gallo, presidente di O.P. Agricor. Oltre che nella produzione e commercializzazione di agrumi, infatti, la O.P calabrese è leader anche delle drupacee, con particolare riferimento alle albicocche di varietà rossa.

                      “Esselunga è fra i nostri clienti la catena che si è mostrata più attenta a questo progetto – continua Natalino Gallo -: oggi con le clementine e la melagrana Naturama Residuo Zero siamo presenti su tutta la rete nazionale”. La melagrana di O.P. Agricor – Gallo senza residui di pesticidi è presente anche nei punti vendita MD: “Abbiamo fatto un bel lavoro promozionale per far conoscere il prodotto a tutti i clienti dell’insegna”, spiega il presidente di O.P Agricor – Gallo. Le albicocche, infine, hanno fatto il loro debutto in Esselunga la scorsa estate, ma per il prossimo anno è previsto un ampliamento ad altre catene.

                      “Il progetto è in espansione – rivela Natalino Gallo -. I nostri produttori ci credono fortemente e hanno investito risorse ed energie in un tipo di coltivazione che è certamente più difficile da gestire, ma siamo convinti che il futuro vada in questa direzione”.

                      Ad oggi fra tutti i soci della O.P. sono 100 gli ettari dedicati alla produzione a residuo zero di clementine calabresi. “Si parte a inizio ottobre con le varietà più precoci, poi passiamo alla Clementina Comune e a Hernandina, disponibili fino a gennaio; quindi la campagna commerciale prosegue fino alla terza settimana di febbraio circa con le varietà più tardive come Tango”, conclude Natalino Gallo. Oltre al prodotto destinato alle private label, c’è anche un nuovo marchio, Gallo Residuo Zero, che contraddistingue queste produzioni.

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