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                      Coface, tra i nuovi Paesi emergenti Colombia e Indonesia

                      Coface Conferenza
                      Si è svolta ieri a Milano la XIII edizione della conferenza Rischio Paese 2014 organizzata da Coface, primaria società di assicurazione del credito. Se in generale rallentano la crescita i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), presentano prospettive interessanti per le esportazioni ortofrutticole i nuovi paesi emergenti. I migliori cinque sono Colombia, Indonesia, Perù, Filippine e Sri Lanka

                      di Eugenio Felice

                      Coface IndonesiaDiversi gli spunti emersi ieri a Milano dalla tredicesima conferenza sul rischio Paese organizzata da Coface in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Innanzitutto è emerso che l’Italia ormai, secondo i diversi indici economici, è uscita dalla crisi, tanto che si è parlato di crisi negli anni dal 2009 al 2012. Il problema è che ora gli indici sono in crescita ma ci sono Paesi che stanno crescendo di più. Quindi nello scenario globale stiamo perdendo posizioni. Siamo oggi l’11° esportatore mondiale di merci, ma fanno meglio di noi la Corea, che vince nella tecnologia (vengono prodotti i dispositivi Apple e Samsung) e perfino Hong Kong che è grande la metà del Lussemburgo e ha una popolazione di soli 7 milioni di abitanti. Quindi in generale l’Italia – così come gli altri Paesi europei – cresce ma nello scacchiere mondiale è in declino. Punti di forza rimangono i beni di consumo tra cui l’alimentare (ma anche la moda, il lusso, etc) e la meccanica. Per venire al rischio Paese, l’Italia ha oggi una classe di rischio B, peggio della Francia (A3), della Germania (A2), del Regno Unito (A3), ma meglio della Grecia (C) e in linea con la Spagna (B).

                      Dove potrebbero investire le aziende italiane dell’ortofrutta? Sicuramente nei BRICS, che sono cresciuti molto negli ultimi 10 anni e che oggi crescono meno, investendo nella ricerca di partner affidabili perché i rischi non mancano, soprattutto in Russia. La conferenza ha anche svelato quali saranno i dieci protagonisti del futuro. Nell’ordine (tra parentesi l’attuale classe di rischio, in alcuni casi migliore o in linea con quella dell’Italia!) Colombia (A4), Indonesia (A4), Perù (B), Filippine (B), Sri Lanka (B), Kenya (C), Tanzania (C), Zambia (C), Bangladesh (D) ed Etiopia (D). Interessante anche il Messico, pur presentando ancora diverse criticità. Per quanto riguarda lo specifico settore ortofrutticolo, sembra essere l’Indonesia il Paese più promettente: a Giakarta, nell’isola di Java, secondo fonti attendibili la popolazione ha superato i 40 milioni, è il quarto Paese più popoloso al mondo con 260 milioni di abitanti, la capitale è a sole 5 ore di fuso orario dall’Italia e presenta un’elevata solidità economica e politica. “Nel 2020 – ha dichiarato Jacopo Antonio Fusaia, console onorario dell’Indonesia in Italia – sarà tra le 10 economie più avanzate a livello di PIL (come il Messico, ndr) e gli italiani qui giocano in casa: gli indonesiani amano l’Italia e non è un caso che oggi la proprietà dell’Inter sia in mano a un indonesiano”.

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