Di Massimiliano Lollis
Proteggere il frutto come farebbe un imballaggio tradizionale, ma con un rivestimento biodegradabile e invisibile: si chiama Columbus’ Egg l’uovo di Colombo dell’imballaggio sostenibile e l’ha messo a punto una start-up italiana specializzata in packaging innovativi – la IUV Srl – con base a Faenza e guidata da Cosimo Maria Palopoli, giovane tecnologo alimentare.
La soluzione sviluppata dalla start-up – una formula a base di biopolimeri naturali bio-based e biodegradabili-compostabili pensata per preservare e migliorare freschezza, stabilità e sapore degli alimenti – è un vero e proprio sistema che si declina in due linee – pellicole edibili-biodegradabili e film biodegradabili – che hanno l’obiettivo di ridurre gli imballaggi plastici in uso nel comparto Food & Beverage, abbattendo le perdite e gli sprechi alimentari.
Le soluzioni offerte da Columbus’ Egg – pellicole intelligenti, capaci di prevenire la comparsa di muffe, lieviti e batteri, allungando la shelf life degli alimenti in modo naturale – si applicano per immersione e sono realizzate utilizzando componenti naturali, sostenibili e a basso costo. Non solo: la tecnologia offre anche la possibilità di valorizzare gli scarti di produzione delle industrie alimentari dai quali poter estrarre elementi plasticizzanti e addensanti per la realizzazione di confezioni e film, sostituti dei packaging plastici.
Tra i vantaggi dei film edibili c’è sicuramente il fatto che questi possono essere consumati insieme al prodotto, mentre in caso contrario contribuiscono comunque a ridurre l’inquinamento ambientale rispetto ad un rivestimento plastico. Non solo: i film possono perfino potenziare le proprietà organolettiche dell’alimento apportando valore nutrizionale aggiuntivo. Le pellicole, inoltre, possono essere ideali per produrre mono-porzioni, così come costituire un’interfaccia per alimenti eterogenei impacchettati in un’unica confezione. Non a caso il brand Columbus’ Egg si rivolge ad aziende alimentari – agroalimentari e lattiero-casearie, ma non solo – e al canale retail e horeca.
Il progetto è giovane ma le sue qualità innovative sono già state notate e premiate: nel 2017 è stato premiato con il Mindset Program Silicon Valley 2017, mentre nel 2018 si è aggiudicato il Premio Gaetano Marzotto con il Corporate Fast Track in affiancamento a Illycaffè S.p.A. Dal maggio 2019 la startup ha sede all’interno dell’incubatore Romagna Tech di Faenza.
Attualmente la tecnologia è sviluppata, brevettata e in attesa di industrializzazione. IUV Srl – che ad oggi ha promosso il progetto grazie ad operazioni di autofinanziamento – auspica di trovare i giusti investimenti per la crescita dell’impresa ed è disponibile ad accogliere investitori sia italiani che esteri. La start-up mira a raccogliere almeno 400mila euro da investitori esterni nei prossimi 3 anni per finanziare la propria espansione.
Copyright: Fruitbook Magazine