di Massimiliano Lollis
La catena americana specializzata nel bio e nei prodotti naturali Whole Foods Market ha aperto a fine gennaio il suo undicesimo punto vendita newyorchese, nella location esclusiva di Bryant Park, a Manhattan. Il punto vendita, che ha una superficie di circa 4 mila mq distribuiti su due piani, prevede molte proposte gastronomiche accattivanti per gli appassionati degli alimenti bio e non solo. Ha un’ampia selezione di ristoranti e di spazi dedicati a diverse tradizioni gastronomiche (da quella italiana a quella giapponese, da quella greca all’etiope, passando dalla Turchia), oltre al bar News Agency, aperto dalla mattina presto.
Ma vera novità del punto vendita è però l’introduzione di una nuova figura all’interno dello staff del supermercato: si tratta del Produce Butcher, letteralmente il “macellaio dell’ortofrutta”, che dal suo bancone provvederà a tagliare a fette, a dadini, a julienne o perfino a grattugiare ogni tipo di frutta e ortaggio su richiesta del cliente. Il costo del servizio è di un dollaro per singolo prodotto, o a libbra per prodotti sfusi. Un piccolo costo in più che potrebbero pagare volentieri i lavoratori con poco tempo a disposizione, ma anche le persone con disabilità e gli anziani, ad esempio, o con chiunque abbia difficoltà nel tagliare frutta e verdura.
Il mondo della grande distribuzione sta puntando sempre più sull’alto contenuto di servizio e sulla personalizzazione dell’esperienza di acquisto per il cliente, per offrire maggiore qualità e soluzioni “sartoriali”, confezionate su misura. La scelta di Whole Foods Market – infatti – non è un inedito: a New York e a Chicago, Eataly offre già da diversi anni un servizio di “Vegetable butcher”, e questa figura sarebbe presente anche in altri negozi statunitensi.
“Non potremmo essere più fieri di come il nostro team e i nostri partner abbiano continuato a rinnovare la nostra offerta a New York. – commenta in un comunicato la presidente di Whole Foods Market della regione nord-orientale, Christina Minardi – Il nostro team ha lavorato senza sosta per fare di questo negozio la meta principale per il buon cibo, venendo incontro alle esigenze di residenti, lavoratori, turisti e pendolari”.
Ci sono in effetti tutte le premesse perché il punto vendita di Bryant Park possa diventare un punto di riferimento per la qualità e la freschezza dei prodotti. Per quanto riguarda invece la figura di “Produce Butcher”, è molto probabile che si tratti di una fase di sperimentazione, dal momento che non è ancora stato reso noto se questa figura verrà introdotta anche in altri punti vendita a livello nazionale o se resterà invece una specialità del punto vendita di Bryant Park.
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