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                      Con Nicofrutta l’ananas dalla Repubblica Dominicana si fa solidale e sostenibile

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                      Nicofrutta, raccolta di ananas in Repubblica Dominicana

                      Il più grande produttore di ananas del mondo è il Costa Rica e in generale l’area del Centro America. Tra le varie “origini”, la Repubblica Dominicana si è ritagliata nel tempo una quota di mercato importante per via della qualità elevata dei suoi ananas, raccolti maturi e inviati ai quattro angoli del pianeta con trasporto aereo. La novità è che ora questi ottimi ananas potranno arrivare anche via nave e saranno il frutto di una filiera solidale e sostenibile, rispettosa quindi dei lavoratori e dell’ambiente, grazie all’accordo di ambito tecnico ed economico tra le azienda Nicofrutta (Italia), Nicoverde (Costa Rica) e l’associazione di produttori Asopropimopla. Nicofrutta si occuperà della commercializzazione in Europa. Il primo container partirà nel mese di aprile. L’accordo è stato avvallato da GIZ, il programma ministeriale tedesco per la cooperazione e lo sviluppo From Field to Plate

                      Dalla Redazione

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                      Ananas, la raccolta in Repubblica Dominicana

                      L’azienda veronese Nicofrutta Srl, guidata da Luciano Nicolis, prosegue il suo percorso per valorizzare una filiera solidale e sostenibile dell’ananas. Al lavoro svolto nella Costa Rica dall’azienda controllata Nicoverde Sa – potete trovare i suoi ananas presso diverse insegne della grande distribuzione europea – si affianca adesso il nuovo progetto per la Repubblica Dominicana, “origine” nota in particolare per le ananas raccolte mature e inviate ai quattro angoli del pianeta con trasporto aereo, grazie all’elevato traffico che si concentra su Santo Domingo per motivi turistici, traffico messo da un anno a questa sotto pressione a causa del Covid-19.

                      L’accordo di cooperazione tecnica ed economica è stato siglato all’inizio di marzo 2021 tra l’Associazione dei Produttori di Ananas Monte Plata – Asopropimopla e le società Nicofrutta Srl (Italia) e Nicoverde Sa (Costa Rica), con l’obiettivo di promuovere la commercializzazione dell’ananas sul mercato europeo, a marchio Nicogold o a marchio del distributore e trasportato via nave. In sostanza Nicofrutta Srl avrà la rappresentanza esclusiva davanti agli attori della distribuzione europea dell’ananas prodotto da Asopropimopla. Inoltre, tale associazione di produttori riceverà assistenza tecnica da esperti di Nicoverde Sa.

                      L’assistenza di Nicoverde Sa riguarderà in particolare l’inclusione di criteri di biodiversità nella produzione e l’inizio di un processo di transizione verso piantagioni sostenibili e responsabili. L’assistenza coprirà anche la modernizzazione dei processi di produzione e garantirà la qualità dell’ananas ai fini dell’esportazione verso i  mercati internazionali. Grande attenzione sarà riservata anche alle comunità e al rispetto dei diritti dei lavoratori. Il progetto comporterà nuove assunzioni e contribuirà alla crescita economica e sociale della provincia di Monte Plata, dove Asopropimopla conta 160 produttori e circa 1.000 ettari di piantagioni.

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                      Luciano Nicolis di Nicofrutta stringe la mano a Svenja Paulino direttrice del GIZ

                      La firma dell’accordo è stata effettuata in Costa Rica e ha visto la partecipazione di Luciano Nicolis, presidente di Nicofrutta; Jorge Sanchez, direttore generale di Nicoverde; Joelin Santos Contreras, presidente di Asopropimopla; e Svenja Paulino, direttrice di GIZ, il programma tedesco per la cooperazione e lo sviluppo From Field to Plate, commissionato dal Ministero Federale Tedesco per l’Ambiente (BMU). GIZ ha accompagnato la sottoscrizione dell’accordo, finalizzato allo sviluppo di azioni a favore del miglioramento della produzione e all’implementazione di processi produttivi responsabili in termini di biodiversità.

                      “I nostri tecnici – ci riferisce Luciano Nicolis, presidente di Nicofrutta – sono già in Repubblica Dominicana per formare i produttori. Il progetto quindi è entrato subito nella fase operativa. Il primo container partirà già nel mese di aprile. Vorrei sottolienare gli aspetti più rilevanti di questo progetto. Da una parte il trasporto via nave che per la Repubblica Dominicana rappresenta una novità. Dall’altra la sostenibilità, che si traduce in tecniche di coltivazione più rispettose dell’ambiente e in un trattamento equo dei lavoratori impiegati, ma si traduce anche in frutti più sani per i consumatori europei, con l’obiettivo di arrivare al residuo zero“.

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