di Carlotta Benini
Packaging e innovazione in ortofrutta? Il dibattito è attuale. Oggi l’imballaggio non è più considerato semplicemente come un supporto, un involucro atto a contenere frutta e verdura, ma è diventato un anello fondamentale della catena di fornitura. Uno strumento su cui investire per valorizzare il prodotto e dare visibilità al brand. Se ne parla i prossimi giorni anche a Veronafiere in occasione di Fruit&Veg System, nel corso del workshop “Il Packaging che fa sistema” in programma venerdì 6 maggio dalle 14 alle 17 nello spazio Agorà.
Un esempio concreto di innovazione arriva dall’Inghilterra, dove un imballaggio in cartone ondulato dal concept senza dubbio originale è riuscito a far vendere perfino i prodotti ortofrutticoli difettati: si parla di oltre 160 tonnellate in poco più di due mesi. È il caso della “Wonky Veg Box”, una confezione contenente 5 kg di ortaggi fuori calibro, dalla forma strana o con piccoli difetti in superficie. Il progetto nasce da un’idea di Asda, la seconda catena distributiva inglese dopo Tesco, come spiega questo articolo sull’Huffington Post.
Carote nodose, cetrioli ricurvi, mele con macchie sulla buccia, patate deformi e altri ortofrutticoli le cui caratteristiche non sarebbero state idonee al mercato, sono stati invece valorizzati e venduti al prezzo di 3,5 dollari a confezione. Una soluzione sostenibile, sia per il ritorno economico che i produttori hanno potuto comunque avere anche da frutta e verdura di scarto, ma soprattutto dal punto di vista ambientale e della riduzione degli sprechi.
Il progetto è nato a febbraio, quando Asda ha lanciato sui propri scaffali 2.500 Wonky Veg Boxes, che sono state tutte vendute nel giro di 36 ore. A marzo il gruppo ha quindi rilanciato, mettendo in commercio 5 mila confezioni: anche queste sono andate subito a ruba, ed esaurite in sole 48 ore.
“Alcuni consumatori evitano di acquistare cibo che sembra diverso dal solito – dichiara il direttore qualità di Asda, Ian Harrison – Oggi assistiamo a un’ascesa di piatti pronti e cose del genere: in questo caso, però, spesso il cibo contenuto non riusciamo neanche a distinguerlo. Per fortuna, grazie anche a una certa informazione televisiva e a chef come Jamie Oliver o Hugh-Fearnley Whittingstall, sta crescendo l’interesse e la sensibilità verso la provenienza di quello che mangiamo. E i consumatori stanno iniziando a giudicare gli alimenti dal loro gusto e sapore, più che dal loro aspetto”.
In questo contesto, secondo il direttore qualità di Asda, si inserisce il successo del progetto Wonky Veg Boxes. “E’ stata una scommessa, eravamo sicuri al 50% del risultato”. Ma ora, viste le premesse incoraggianti, da aprile Asda si è posta come obiettivo la vendita di 10 mila scatole al mese: se sarà raggiunto, si parlerà di 500 tonnellate di frutta e ortaggi deformi venduti entro fine anno.
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