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                      Conad archivia un 2015 positivo (+4%) e investe per diventare leader di mercato

                      I numeri di chiusura dello scorso anno mettono in evidenza la validità del modello di cooperativa di soci imprenditori. Il fatturato 2015 sale a 12,2 miliardi di euro, la quota di mercato l’11,9%, il patrimonio netto aggregato a 2,1 miliardi di euro. Nel corso dell’anno sono stati investiti 289 milioni di euro nella rete di vendita. Il piano di sviluppo di Conad per il 2016 o prevede ulteriori investimenti per 188 milioni di euro. Ai risultati positivi ottenuti ha contribuito la marca commerciale, che registra un trend di crescita con un valore superiore di 7,6 punti percentuali alla media del mercato

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      conad

                      La rete di Conad conta 3.055 punti vendita, con format per ogni tipo di acquisto ed esigenza

                      Un altro anno di crescita importante per i soci di Conad in tutto il territorio nazionale. Nel 2015 il fatturato ha raggiunto i 12,2 miliardi di euro, 490 milioni in più rispetto all’anno precedente (+4%), e la quota di mercato si è rafforzata all’11,9% (fonte: GNLC II semestre 2015). Un andamento in netta controtendenza rispetto alla media del settore, frutto delle strategie messe in atto qualche anno fa e che hanno al centro i 2.673 soci, la simbiosi con il territorio e la rete di vendita multicanale. Fattori su cui si è lavorato per conquistare quote di mercato anche in quelle regioni dove la presenza di Conad è ancora marginale.

                       

                      La rete di vendita conta 3.055 store, per una superficie complessiva di 1.918.013 mq, con format per ogni tipo di acquisto ed esigenza: 25 Conad Ipermercato, 216 Conad Superstore, 1.028 Conad, 995 Conad City, 518 Margherita, 13 Sapori&Dintorni, 198 Todis, oltre a 62 punti di vendita con altre insegne e cash&carry. A questi si aggiungono 35 distributori di carburanti, 101 parafarmacie e 20 Ottico a insegna Conad. Consolidata la leadership nei supermercati, al 20,1%, e nel libero servizio, al 13,9% (fonte: GNLC II semestre 2015).

                       

                      Nel 2015 i soci di Conad hanno creato – e in alcuni casi conservato – 2.126 posti di lavoro, investendo 289 milioni di euro nello sviluppo della propria rete.

                       

                      Il patrimonio netto aggregato del consorzio e delle cooperative è aumentato del 10,5% e ora ammonta a 2,1 miliardi di euro. Ciò consente di affrontare con la necessaria solidità economica il piano di sviluppo per il 2016, che prevede un investimento di 188 milioni di euro per potenziare e ampliare la rete con 88 nuovi punti di vendita e la creazione di 1.300 posti di lavoro (800 dei quali rappresentati da nuove assunzioni, il restante da ricollocazioni) che porteranno il totale degli addetti a quota 50 mila (48.254 a fine 2015). Quello nella multicanalità è l’investimento più importante promosso da Conad e cooperative in accordo con i soci imprenditori, perché finalizzato a rafforzare il concetto di vicinanza al territorio e di partecipazione; e dunque il rapporto con un cliente che è cambiato e sta tuttora cambiando abitudini di acquisto.

                       

                      pugliese

                      Francesco Pugliese, Ad di Conad

                      “I risultati del 2015 confermano la lungimiranza delle scelte strategiche fatte, l’impegno a essere in sintonia con il territorio, valorizzare e fare conoscere le produzioni locali, sostenere le comunità e le economie locali, e sono frutto di una solida coesione di tutti i soci che ci rende fiduciosi per il futuro. – sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese.

                       

                      La leadership di mercato sembra essere un traguardo sempre più vicino per Conad. “Si potrebbe fare di più, – continua Pugliese – se i soci e le imprese cooperative fossero messi nelle condizioni di farlo, se ci fosse la determinazione nell’affrontare e risolvere i problemi prioritari dell’Italia: la disoccupazione, le politiche a favore degli investimenti delle aziende, il Sud e il suo crescente divario economico sociale dal Nord, le liberalizzazioni, la valorizzazione delle filiere di produzione Italiane”.

                       

                      Per la grande distribuzione maggio si è chiuso con un ribasso dell’1,18% e la perdita cumulata da gennaio si attesta all’1,22% (fonte: Nielsen, totale Italia). Dopo i primi cinque mesi del 2016 solo Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia riescono a contenere la perdita sotto il punto percentuale (-0,98%), mentre le altre regioni oscillano tra il -1,01% e il -1,50%. Profondo rosso, invece, per il Sud Italia: -1,69% (fonte: Nielsen).

                       

                      Ai risultati positivi ottenuti dai soci di Conad, in controtendenza rispetto al mercato, ha contribuito la marca commerciale: anche nel 2015 ha proseguito il trend di crescita con un valore superiore di 7,6 punti percentuali alla media del mercato (18,8%). A fine 2015 un prodotto su tre venduti aveva il marchio Conad, con un fatturato di 2,8 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. In crescita tutte le linee di prodotto, in particolare Sapori&Dintorni Conad (+12%) e Conad il biologico (+30%).

                       

                      Per i prodotti a marchio, Conad attinge a un parco fornitori composto da 609 imprese italiane, mentre quelle locali attivate dalle cooperative sono 5.873 con un volume d’affari di 1,8 miliardi di euro. Un indotto considerevole, di cui beneficiano le comunità e le economie dei singoli territori. Sostenere il tessuto economico locale è un impegno di tutto il sistema Conad, che consente anche di offrire ai clienti prodotti del territorio, sempre più apprezzati.

                       

                      Le occasioni di convenienza nei punti di vendita dei soci di Conad hanno generato nel 2015 un risparmio di 673 milioni di euro per i clienti nel solo settore del largo consumo confezionato (fonte: Iri) a fronte di un elevato livello di qualità. La spesa in Conad (in media 336 euro al mese contro i 436 euro di fonte Istat) ha fatto risparmiare alla famiglia media italiana 1.200 euro a fine anno, garantiti soprattutto dall’iniziativa Bassi&Fissi, che riguarda un paniere di 337 prodotti a marchio di prima necessità (latte, caffè, burro, zucchero, farina, pannolini…). A ciò si aggiungono i 21 milioni di euro risparmiati dagli automobilisti facendo il pieno nei 35 distributori di carburanti a marchio Conad. Con le 101 parafarmacie Conad i cittadini hanno potuto risparmiare circa 12 milioni di euro rispetto alla farmacia tradizionale, con sconti sempre attivi dal 15 al 40%.

                       

                       

                      Tra i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura ci sono la fusione delle due cooperative siciliane nella nuova Conad Sicilia e l’inaugurazione dei primi 4 PetStore, la nuova catena di negozi specializzati Conad dedicata agli animali. L’obiettivo è aprirne 100 nei prossimi tre anni (15 entro la fine dell’anno in corso).

                       

                      L’attenzione alle necessità delle comunità in seno alle quali opera per Conad si è tradotta in 22,8 milioni di euro di donazioni, a cui si aggiungono i 6 milioni di euro destinati alle società sportive, soprattutto ai settori giovanili. Dopo il successo dell’edizione 2015 del Grande Viaggio – 5.100 km percorsi e oltre 12 mila persone incontrate nel cuore delle sei città sede delle tappe – Conad ha riproposto quest’anno l’iniziativa raddoppiando il numero di città visitate.

                       

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