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                      Conad lancia l’e-commerce a Km 0: il progetto pilota parte da Roma

                      Conad Pac 2000A lancia l’e-commerce di quartiere a “Km zero”. Grazie alla collaborazione con l’azienda informatica Intema, è ora attivo a Roma in 25 punti vendita Conad un servizio di e-commerce mirato a coniugare la filosofia americana della grande distribuzione delle vendite online con il rapporto di fiducia unico delle botteghe di quartiere o di paese. EureCart – questo il nome della piattaforma dedicata – funziona come gli altri portali di e-commerce con la differenza che i prodotti che vende provengono tutti dal supermercato Conad più vicino a casa, riducendo costi e inquinamento. L’iniziativa potrebbe essere uno dei progetti pilota all’interno di una più ampia strategia di e-commerce, ancora in piena fase di sviluppo

                       

                      dalla Redazione

                       

                      L’e-commerce che parla italiano punta sul “Km zero” di quartiere. Come riporta l’Ansa, Pac 2000A – la più grande tra le cooperative di Conad – ha appena lanciato un progetto di vendite online per i supermercati di quartiere attraverso la piattaforma EureCart sviluppata dall’azienda informatica IntemaCome avviene per le vendite online di Amazon, il cliente ordina online ma – diversamente dalle grandi catene di e-commerce – i prodotti provengono direttamente dagli scaffali del supermercato Conad più vicino a casa e non da lontane piattaforme logistiche. Per questo i prodotti acquistati sulla piattaforma sarebbero in un certo senso “Km zero”. 

                       

                      Per sviluppare il progetto – che ha come principale obiettivo il connubio tra la ‘filosofia americana’ della grande distribuzione e il rapporto di fiducia tipico delle piccole botteghe di paese – la umbra Pac 2000A e la società potentina di informatica Intema hanno costituito un’apposita azienda, la Eurecart, guidata da Stefano Passatordi, ideatore e ad della startup alla base del progetto. “Con questa strategia glocal – spiega Passatordi – si riesce a sfruttare la capillare distribuzione dei punti vendita Conad, riducendo così costi e inquinamento. Non solo, si riesce anche a mantenere il rapporto diretto e di fiducia che, negli anni, i clienti hanno sviluppato con chi lavora nei supermercati del loro quartiere. In più possono ricevere a casa tutti i tipi prodotti: freschi, freschissimi, surgelati e porzionati al momento“. 

                       

                      Francesco Avanzini, direttore commerciale di Conad

                      Con EureCart il cliente – con l’App o via web – può concordare l’ora in cui ritirare la sua spesa o quando farsela consegnare con uno specifico servizio a domicilio. Il servizio al momento è attivo a Roma in 25 supermercati: entro la fine dell’anno si prevede la cifra salirà a 80, mentre nel 2019 il servizio potrebbe estendersi ad un altro centinaio di punti vendita in altre grandi città italiane. Il costo del servizio è proporzionale rispetto alla spesa: su una spesa sotto ai 30 euro si spenderebbe un massimo di 4,50 euro, costo che si riduce per importi di spesa superiori, fino a diventare gratuito per quelli che superano i 95 euro

                       

                      Di e-commerce avevamo parlato lo scorso dicembre con il direttore commerciale di Conad Francesco Avanzini, a latere della conferenza stampa di fine anno di Conad (leggi qui). “Siamo ancora in fase di studio – aveva osservato in quell’occasione Avanzini -, stiamo testando con due nostre cooperative due modelli di svolgimento del servizio. Non lo abbiamo ancora comunicato ufficialmente perché stiamo lavorando per fare una piattaforma unificata, per tutta l’Italia. Saremo pronti nei prossimi mesi”.

                       

                      Il lancio della piattaforma EureCart per Conad Pac 2000A potrebbe essere quindi uno dei due progetti pilota, all’interno di un quadro che appare in continua evoluzione. Nella stessa occasione, Avanzini si era detto interessato all’e-commerce, purché in un’ottica di integrazione a supporto della rete Conad: “Vediamo l’e-commerce – ha spiegato – come un servizio aggiuntivo, non come un settore strategico su cui investire. Resta il fatto che, specie guardando all’estero, siamo consapevoli che sia necessario, anche nel retail, adeguarsi ai nuovi modelli di consumo e di vendita ed essere al passo con i tempi”.

                       

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