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                      Conad: trend positivi per PAC 2000A (+ 5,1%), Conad Adriatico (+4%) e CIA (+12%)

                      Le tre cooperative del Gruppo Conad chiudono il bilancio 2015 a segno più. PAC 2000A sfiora i 2,7 miliardi di euro di fatturato, mettendo in cantiere un piano di investimenti di 169,9 milioni di euro per il triennio 2016-2018. Conad Adriatico registra un fatturato di 962,8 milioni di euro e un utile di, 4,7 milioni. Il piano di sviluppo 2015-2017 prevede investimenti per 32 milioni di euro. Anche CIA si lascia alle spalle la crisi: le vendite al dettaglio salgono a quota 1,4 miliardi, quelle ai soci superano il miliardo.

                       

                       

                      Dalla Redazione

                       

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                      Conad Pac 2000A, Conad Adriatico e CIA chiudono il bilancio 2015 a segno più

                      A maggio sono stati presentati ufficialmente i risultati di bilancio delle cooperative che fanno capo al grande gruppo Conad, player di riferimento della grande distribuzione italiana. Di seguito i principali dati economici veicolati dai gruppi PAC 2000A, Conad Adriatico e CIA.

                      Conad PAC 2000A: la settima azienda nel settore retail per Mediobanca, con un occhio di riguardo ai produttori locali

                      Il Gruppo PAC 2000A – che opera con 887 soci imprenditori in Umbria, Lazio, Campania e Calabria – chiude il bilancio 2015 con un fatturato consolidato di 2.698 milioni di euro e un incremento del 5,1 per cento rispetto all’anno precedente: una crescita in controtendenza, che conferma la leadership dell’insegna al Centro-Sud (fonte: GNLC). L’utile netto di 82 milioni di euro e il patrimonio di 581 milioni di euro completano il quadro di un altro anno positivo per il gruppo distributivo di Ponte Felcino (PG), settima azienda di ambito retail nella classifica di Mediobanca. Risultati che il Gruppo intende consolidare attraverso un Piano strategico che prevede investimenti per 169,9 milioni di euro nel triennio 2016-2018 e che consentirà di superare i 3 miliardi di euro di fatturato a completamento del periodo.

                       

                      Il 2015 ha visto 31 nuove aperture, per un totale di 24.695 mq, che portano il saldo dei punti vendita del Gruppo a 1.138 (fra Umbria, Lazio, Campania e Calabria) con una superficie complessiva di 653.186 mq. Una rete di vendita in continuo sviluppo, che ha prodotto nel 2015 un giro di affari (su canali iper, super e discount) pari a 3.653 milioni di euro (+5,8 per cento vs. ap).

                       

                      Nelle attività del Gruppo sono occupate 14.873 persone, il 3,37 per cento in più rispetto al 2014.

                       

                      Solida la quota di mercato, che si attesta al 21,7 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo, II semestre 2015). Un dato che dimostra quanto la cooperativa riscuota la fiducia dei clienti nella difficile battaglia della qualità e della convenienza quotidiana.

                      Da segnalare anche la performance della marca Conad, il cui giro di affari nei territori di PAC 2000A è stato pari nel 2015 a 336,9 milioni di euro, in crescita del 10,55 per cento rispetto al 2014.

                       

                      Particolare l’impegno di PAC 2000A per tutelare il potere d’acquisto del consumatore: oltre un terzo del fatturato (oltre il 34,6 per cento, in crescita di +1,79 punti percentuali rispetto al 2014) è riconducibile a promozioni, con punte più alte al Sud, in Campania e Calabria.

                       

                      Nel 2015, inoltre, PAC 2000A ha espresso il proprio legame con il territorio non solo in termini di investimenti e occupazione creata, ma anche attraverso la sottoscrizione di accordi con 2.252 fornitori locali: un tessuto imprenditoriale fatto di piccoli e medi produttori, che rappresentano l’eccellenza tipica regionale e una componente fondamentale dell’economia nazionale. Questa relazione ha prodotto ricadute positive per il tessuto imprenditoriale locale e l’indotto: il fatturato è stato pari lo scorso anno a 756,6 milioni di euro, garantendo a tanti piccoli e medi produttori di qualità un accesso al mercato della grande distribuzione altrimenti impossibile.

                      Conad Adriatico: al centro la marca del distributore e l’attenzione al potere d’acquisto del consumatore

                      Conad Adriatico è la cooperativa del Gruppo Conad che ha una presenza capillare di punti vendita sul territorio del Centro e Sud Italia, nelle Marche, in Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, e in Albania. L’azienda è in continua crescita, i numeri parlano chiaro. Nel 2015 il fatturato è cresciuto a 962,8 milioni di euro, 37,3 milioni in più rispetto all’anno precedente (+4 per cento), la quota di mercato si è attestata al 12,07 per cento. L’utile è stato di 4,7 milioni di euro e il patrimonio netto si è attestato a 118 milioni di euro.

                       

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                      È centrale per le cooperative Conad l’attenzione ai produttori locali e al potere di spesa del consumatore

                      In Albania – dove è presente dal 2006 – Conad Adriatico ha sviluppato un fatturato di 43,1 milioni di euro con 42 supermercati Conad (23.752 mq), in crescita del 21,6 per cento rispetto al 2014. Le previsioni per l’anno in corso indicano il fatturato a 52 milioni di euro con 43 punti di vendita.

                       

                      Risultati che nascono da un piano strategico finanziario di sviluppo 2015-2017 che prevede investimenti per 32 milioni di euro con 63 nuove aperture e 2 nuovi distributori di carburanti. Per l’anno in corso sono in programma 17 nuove aperture che dovrebbero portare il fatturato a superare il miliardo di euro.

                       

                      La rete di vendita conta 368 punti di vendita su 225.069 mq, in cui lavorano 3.724 addetti. A loro si aggiungono i 254 impiegati nella sede centrale di Monsampolo del Tronto.

                      Forte è l’attenzione all’italianità dei prodotti e ai piccoli e medi produttori locali, che rappresentano l’eccellenza tipica regionale. Sono 725 i fornitori locali con cui cooperativa ha sviluppato un fatturato di 225,4 milioni di euro.

                       

                      La marca del distributore si conferma in Conad Adriatico un valore fondamentale per la crescita di insegna, con una incidenza che ha raggiunto il 16,9 per cento. A fine 2015 la convenienza ha generato benefici ai clienti per 324 milioni di risparmio; un valore a cui si aggiunge quello degli sconti in buoni – 2,8 milioni di euro – che hanno preso il posto del catalogo a premi.

                      CIA: la crisi è un lontano ricordo. Vendite in crescita a 1,4 miliardi

                      Salgono a quota 1,4 miliardi le vendite al dettaglio di Commercianti Indipendenti Associati (+12,3%), mentre le vendite ai soci superano il miliardo. Il patrimonio netto della cooperativa con sede a Forlì – che oggi 157 imprese e circa 500 soci in Romagna (Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini), San Marino, Marche (Pesaro-Urbino e Ancona), Veneto (ad esclusione delle province di Verona e Vicenza) e Friuli Venezia Giulia – ha superato la soglia dei 614 milioni di euro. Nel 2015 il valore aggiunto generato da CIA è stato pari a 87,5 milioni di euro tra remunerazioni dei soci (33 milioni tra premi, sconti e ristoro), del personale e dell’azienda.
                      Nel proprio territorio di competenza Cia-Conad copre una quota di mercato del 12,6% (+0,8% – fonte Nielsen), il 30% in Romagna-Marche, dove è leader. In aumento il dato del Friul-Veneto. Nel 2015 la rete è cresciuta grazie all’acquisizione di 32 negozi Billa in Veneto e Friuli e di 7 negozi delle Coop Operaie nell’area friulana. La superficie di vendita complessiva è di 166mila metri quadri. I punti vendita sono 237 e danno occupazione a circa 6.500 persone, con una significativa presenza femminile e contratti in grande prevalenza a tempo indeterminato

                       

                      Nel 2016 Cia-Conad prevede un’ulteriore importante crescita a rete corrente, anche grazie al piano di investimenti da 250 milioni di euro che caratterizza il triennio 2015-2017.“

                       

                      Per quanto riguarda le startegie commerciali, si conferma l’attenzione del consumatore, dopo il lungo periodo di crisi, per la convenienza di tutti i giorni. Conad ha risposto con iniziative di successo come Bassi e Fissi e Conveniente sempre. D’altro canto crescono in modo considerevole le nicchie come i prodotti salutistici, le referenze vegane e i prodotti per animali.

                       

                      La quota di prodotto a marchio venduto alle casse nel 2015 si attesta al 35,7% (stabile rispetto al 2014), quasi il doppio della media nazionale (18,8%).

                       

                      Nel 2015 circa 2 milioni di euro, tra cooperativa e negozi, sono andati a vantaggio della ricerca scientifica e di progetti di promozione sociale e sportiva.

                       

                       

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