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                      Coop al top della Gdo italiana: fatturato da 12,5 miliardi di euro nel 2015

                      Il colosso cooperativo si conferma primo player della grande distribuzione italiana, con il 18,7% della quota di mercato e un fatturato che si attesta a 12,5 miliardi di euro. Il contesto economico generale è complesso, il consumatore sta cambiando e i suoi bisogni sono sempre più orientati alla ricerca della convenienza, e cresce la concorrenza, non solo dei formati tradizionali. Ma la cooperazione regge e ci sono segnali positivi: la redditività complessiva dell’aggregato delle grandi Coop è migliorata (144 milioni contro i 3,6 del 2014). Marco Pedroni, riconfermato alla presidenza, assicura: “Manterremo alto il presidio sulla convenienza senza perdere di vista i valori della qualità e della sicurezza, rinnoveremo profondamente il prodotto a marchio Coop e continueremo a lavorare sul versante dell’innovazione”

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      coop

                      Coop nel 2015 copre il 18,7% della quota di mercato, per un fatturato di 12,5 miliardi di euro.

                      Coop si conferma il primo distributore italiano con il 18,7% di quota (super + iper), un fatturato di 12,5 miliardi e il mantenimento dei livelli occupazionali (54 mila dipendenti) come attestano i Bilanci 2015 delle imprese cooperative. Sono i dati presentati da Marco Pedroni, riconfermato al suo secondo mandato alla guida di Coop Italia, all’Assemblea Annuale di Bilancio 2015.

                       

                      Un Bilancio di sostanziale tenuta dove si evidenziano anche dei segnali positivi (è il caso ad esempio del miglioramento della redditività aggregata di Coop che passa dai 3,6 milioni del 2014 ai 144 milioni del 2015), ma in un contesto economico ancora complesso dove si infittiscono le insidie generate da un lato da un moltiplicarsi della concorrenza (non solo tradizionale) e dall’altro dalla metamorfosi in atto dei consumatori italiani, sempre più liquidi e infedeli, alla caccia di opportunità di convenienza. Anche i primi sei mesi del 2016 fanno registrare stagnazione dei consumi e difficoltà dell’intero comparto della grande distribuzione, che si riversano sull’andamento negativo delle vendite. E richiedono di non mollare la presa sul tema dell’efficienza e del differenziale dei costi contrattuali del lavoro tra i diversi operatori (la partita del rinnovo del CCNL cooperativo è ancora aperta). Il mantenimento della buona occupazione, anche al Sud dove molti distributori hanno abbandonato, è frutto di importanti sacrifici.

                       

                      Malgrado le difficoltà, la strategia rimane quella tracciata e anzi viene rafforzato il presidio sulla convenienza da perseguire anche a scapito della riduzione dei margini delle merci in linea con la missione cooperativa. È stato annunciato inoltre il nuovo corso del prodotto a marchio Coop riformulato nelle sue linee (e in fase di lancio a partire dal prossimo settembre). Il prodotto a marchio è per Coop un’esperienza di successo che ha continuato a generare impatti positivi nel corso del 2015 incidendo sulle vendite per oltre il 26% a valore (quota stabile rispetto al 2014) e per il 33% a quantità.

                       

                      pedroni

                      Marco Pedroni, riconfermato alla presidenza di Coop

                      Positiva è l’alleanza internazionale con Leclerc, Rewe e Delhaize; Coopernic sta generando sul fronte degli acquisti significativi risparmi per Coop.

                       

                      Continua a crescere anche la base sociale delle cooperative, che supera gli 8 milioni e mezzo di soci, si confermano le principali iniziative Coop sia con il mondo della scuola (i percorsi di educazione al consumo consapevole hanno coinvolto nel 2015 circa 268.000 studenti e oltre 15.000 insegnanti), che sul versante della lotta allo spreco (donate 5.143 tonnellate di merce per un valore complessivo pari a 24 milioni di euro).

                       

                      Marco Pedroni, riconfermato al secondo mandato come Presidente di Coop Italia, afferma: “Siamo di fronte a una sfida che vogliamo e dobbiamo affrontare rilanciando la nostra strategia del cibo buono e sicuro per tutti, guardando a quel 40% di famiglie che continua a avere difficoltà economiche, ma anche al restante 60% con migliori possibilità che richiede comunque di migliorare il rapporto tra il prezzo e la qualità dei prodotti. Per farlo dobbiamo migliorare l’efficacia della nostra offerta commerciale, sviluppare innovazione e ridurre i costi. Manterremo alto il presidio sulla convenienza senza perdere di vista i valori della qualità e della sicurezza, rinnoveremo profondamente il prodotto a marchio Coop e continueremo a lavorare sul versante dell’innovazione non dimenticando l’esperienza avviata un anno fa in Expo”.

                       

                      Nel corso dell’assemblea è stato anche deliberata la fusione in Coop Italia di CCNA, il Consorzio della logistica Non Food di Coop, che porrà le basi per una migliore efficienza ed efficacia di Coop sul non food.

                       

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