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                      Coop.Fi, a Prato un nuovo concetto di supermercato. Debutta il “prezzo piuma”

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                      Kale coltivato in Toscana (copyright: Fm)

                      Coop.Fi apre il 21 febbraio a Prato, nell’area definita Fabbricone, a ridosso della China Town. Per Unicoop Firenze si tratta di un supermercato di nuova concezione, con la spesa che diventa più facile, più veloce, più sostenibile e più conveniente. Si conferma il downsizing della superficie di vendita: lo stabile ex Pam poteva ospitare un punto vendita di 3.000 mq, in realtà il nuovo Coop.Fi ha una superficie di 1.650 mq, con un assortimento semplificato di 7.000 referenze che privilegia il marchio Coop nelle diverse declinazioni. Grande attenzione al prodotto locale e regionale, così come all’impatto ambientale del punto vendita e dei prodotti. Debutta il “prezzo piuma”, che promette di essere il prezzo più basso di tutta la Toscana per quella determinata referenza. Ortofrutta protagonista con 400 referenze (compresi legumi e frutta secca)

                      di Eugenio Felice

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                      L’insegna esterna di Coop.Fi Fabbricone a Prato

                      Coop.Fi, apre a Prato Fabbricone il 21 febbraio 2020 il nuovo punto vendita di Unicoop Firenze pensato per “soddisfare i bisogni senza forzare i consumi”. Un supermercato dai tratti innovativi, anche se il management che ha ricevuto i giornalisti il 20 febbraio all’evento di presentazione – tra cui Giovanni de Nitto, vicepresidente del consiglio di gestione della seconda cooperativa di consumatori in Italia – non si è voluto sbilanciare con terminologie come “nuovo concept store”. In realtà è un laboratorio, la risposta di Unicoop Firenze alle esigenze in continuo cambiamento di soci e consumatori. La nuova formula è presto detta: offrire la possibilità di fare acquisti in tempi più rapidi e di avere una proposta semplificata negli assortimenti, che aiuti nella scelta, garantendo la massima convenienza possibile, insieme alla qualità del prodotto a marchio Coop. Il management ha insistito su questo punto: non ci saranno compromessi tra qualità e convenienza. Un supermercato che poteva essere di 3.000 metri quadrati e che invece occupa 1.650 metri quadrati, confermando il trend di downsizing delle superfici di vendita in corso in tutta Italia. Aperto dalle 8:00 alle 20:00 dal lunedì al sabato, coraggiosa la decisione di restare chiusi la domenica.

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                      Da sinistra: Giovanni de Nitto, vicepresidente del consiglio di gestione di Unicoop Firenze; Claudio Vanni, resp. comunicazioni esterne; Stefano Landi, direttore negozio; Fabio Pelagotti, direttore d’area (copyright: Fm)

                      “Il nuovo punto vendita che presentiamo oggi è progettato per le esigenze più moderne e per un consumatore che sa cosa vuole, vuole trovarlo in poco tempo e ha a cuore il futuro del pianeta. Abbiamo introdotto alcune innovazioni rispetto agli altri negozi della cooperativa, restando fedeli alla nostra distintività, che mette in primo piano convenienza e qualità, senza che l’una vada a scapito dell’altro. Da domattina Coop.Fi Fabbricone aprirà le porte a soci e clienti, ma noi restiamo in ascolto, perché dai nostri consumatori possano arrivare suggerimenti e sollecitazioni per riuscire sempre a fornire loro beni e servizi alle migliori condizioni”, ha affermato Giovanni de Nitto, vicepresidente del Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze durante l’incontro con i giornalisti. È stata sottolineata anche la grande attenzione all’impatto ambientale. Ecco alcuni esempi: i frigoriferi sono chiusi da sportelli trasparenti per ridurre il consumo energetico, le luci sono esclusivamente a led e i cestini per la spesa sono tutti in plastica riciclata. Ancora: eliminazione dagli scaffali dei prodotti di plastica monouso, eliminazione del polistirolo dal reparto pescheria, introduzione di nuovi incarti ecologici facili da differenziare nei reparti forneria, gastronomia, rosticceria e macelleria.

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                      Le banane con prezzo piuma a 1,18 euro al chilo (copyright: Fm)

                      Il nuovo punto vendita Coop.Fi di Prato Fabbricone si presenta come un negozio “agile”, con 7.000 referenze, di cui una percentuale importante a marchio Coop. Oggi la private label vale circa il 40% nell’universo Unicoop Firenze, ma l’obiettivo del management è di superare il 50%. La “semplificazione” assortimentale ha tagliato mediamente il 30% delle referenze, con una incidenza del 50% in determinate categorie come biscotti e caffè. Grande attenzione al biologico, con il marchio Vivi Verde che trova uno spazio completo di tutte le merceologie all’ingresso, vicino al reparto ortofrutta. Quest’ultimo conta 400 referenze, compresi i legumi e la frutta secca. Sono 6 isole, affiancate da frigoriferi aperti (senza porte) con le insalate e la frutta di quarta gamma, gli estratti, le zuppe e i minestroni freschi, la verdura di quinta gamma, gli estratti. Interessante che le prime isole che l’acquirente incontra sono quella dei prodotti locali o regionali e quella dei prodotti di stagione. Mele e banane si trovano nelle “retrovie”. Tra le quattro isole più grandi ci sono quelle più contenute dedicate a legumi e frutta secca. Sul fianco sinistro del reparto ci sono dolciumi, un frigo per il “pasto al volo” (“piatti buoni, freschi e pratici da gustare in poco tempo” recita il pay off) seguito dai banchi di forno e gastronomia.

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                      Biscotti FiorFiore con imballo secondario in cartone (copyright: Fm)

                      Il punto vendita Coop.Fi non stupisce con effetti speciali. L’arredamento è sobrio, semplice come il percorso di acquisto. In parte di ispirazione discount: non ci saremmo aspettati di trovare prodotti FiorFiore negli scaffali dentro a degli imballi secondari in cartone. Lo spazio per muoversi con il carrello o il cestino tra i banchi e nelle corsie è molto ampio. C’è la possibilità di sedersi per consumare quello che si è acquistato, una ventina di posti con prese elettriche per ricaricare i dispositivi mobili, ma scordiamoci bar o ristoranti. L’esperienza di acquisto, di cui si sente tanto parlare da alcuni anni ai convegni sul futuro del retail, qui torna con i piedi per terra, per offrire ai clienti una spesa più facile, più veloce, più sostenibile e soprattutto più conveniente, senza trascurare la qualità. Grande attenzione per la produzione locale: ogni mattina ad esempio dei produttori locali portano nel punto vendita i loro ortaggi e la loro frutta per rifornire i banchi. La scommessa più ambiziosa è proprio sul fronte dei prezzi: fa il suo debutto nazionale in questo supermercato il “prezzo piuma“: si trova solo per determinate referenze e, a detta dei dirigenti Unicoop Firenze, sono i prezzi più bassi di tutta la Toscana per quei determinati articoli. Una risposta ai discount che anche nella regione stanno prendendo sempre più piede.

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