di Eugenio Felice
Coop.Fi, apre a Prato Fabbricone il 21 febbraio 2020 il nuovo punto vendita di Unicoop Firenze pensato per “soddisfare i bisogni senza forzare i consumi”. Un supermercato dai tratti innovativi, anche se il management che ha ricevuto i giornalisti il 20 febbraio all’evento di presentazione – tra cui Giovanni de Nitto, vicepresidente del consiglio di gestione della seconda cooperativa di consumatori in Italia – non si è voluto sbilanciare con terminologie come “nuovo concept store”. In realtà è un laboratorio, la risposta di Unicoop Firenze alle esigenze in continuo cambiamento di soci e consumatori. La nuova formula è presto detta: offrire la possibilità di fare acquisti in tempi più rapidi e di avere una proposta semplificata negli assortimenti, che aiuti nella scelta, garantendo la massima convenienza possibile, insieme alla qualità del prodotto a marchio Coop. Il management ha insistito su questo punto: non ci saranno compromessi tra qualità e convenienza. Un supermercato che poteva essere di 3.000 metri quadrati e che invece occupa 1.650 metri quadrati, confermando il trend di downsizing delle superfici di vendita in corso in tutta Italia. Aperto dalle 8:00 alle 20:00 dal lunedì al sabato, coraggiosa la decisione di restare chiusi la domenica.
“Il nuovo punto vendita che presentiamo oggi è progettato per le esigenze più moderne e per un consumatore che sa cosa vuole, vuole trovarlo in poco tempo e ha a cuore il futuro del pianeta. Abbiamo introdotto alcune innovazioni rispetto agli altri negozi della cooperativa, restando fedeli alla nostra distintività, che mette in primo piano convenienza e qualità, senza che l’una vada a scapito dell’altro. Da domattina Coop.Fi Fabbricone aprirà le porte a soci e clienti, ma noi restiamo in ascolto, perché dai nostri consumatori possano arrivare suggerimenti e sollecitazioni per riuscire sempre a fornire loro beni e servizi alle migliori condizioni”, ha affermato Giovanni de Nitto, vicepresidente del Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze durante l’incontro con i giornalisti. È stata sottolineata anche la grande attenzione all’impatto ambientale. Ecco alcuni esempi: i frigoriferi sono chiusi da sportelli trasparenti per ridurre il consumo energetico, le luci sono esclusivamente a led e i cestini per la spesa sono tutti in plastica riciclata. Ancora: eliminazione dagli scaffali dei prodotti di plastica monouso, eliminazione del polistirolo dal reparto pescheria, introduzione di nuovi incarti ecologici facili da differenziare nei reparti forneria, gastronomia, rosticceria e macelleria.
Il nuovo punto vendita Coop.Fi di Prato Fabbricone si presenta come un negozio “agile”, con 7.000 referenze, di cui una percentuale importante a marchio Coop. Oggi la private label vale circa il 40% nell’universo Unicoop Firenze, ma l’obiettivo del management è di superare il 50%. La “semplificazione” assortimentale ha tagliato mediamente il 30% delle referenze, con una incidenza del 50% in determinate categorie come biscotti e caffè. Grande attenzione al biologico, con il marchio Vivi Verde che trova uno spazio completo di tutte le merceologie all’ingresso, vicino al reparto ortofrutta. Quest’ultimo conta 400 referenze, compresi i legumi e la frutta secca. Sono 6 isole, affiancate da frigoriferi aperti (senza porte) con le insalate e la frutta di quarta gamma, gli estratti, le zuppe e i minestroni freschi, la verdura di quinta gamma, gli estratti. Interessante che le prime isole che l’acquirente incontra sono quella dei prodotti locali o regionali e quella dei prodotti di stagione. Mele e banane si trovano nelle “retrovie”. Tra le quattro isole più grandi ci sono quelle più contenute dedicate a legumi e frutta secca. Sul fianco sinistro del reparto ci sono dolciumi, un frigo per il “pasto al volo” (“piatti buoni, freschi e pratici da gustare in poco tempo” recita il pay off) seguito dai banchi di forno e gastronomia.
Il punto vendita Coop.Fi non stupisce con effetti speciali. L’arredamento è sobrio, semplice come il percorso di acquisto. In parte di ispirazione discount: non ci saremmo aspettati di trovare prodotti FiorFiore negli scaffali dentro a degli imballi secondari in cartone. Lo spazio per muoversi con il carrello o il cestino tra i banchi e nelle corsie è molto ampio. C’è la possibilità di sedersi per consumare quello che si è acquistato, una ventina di posti con prese elettriche per ricaricare i dispositivi mobili, ma scordiamoci bar o ristoranti. L’esperienza di acquisto, di cui si sente tanto parlare da alcuni anni ai convegni sul futuro del retail, qui torna con i piedi per terra, per offrire ai clienti una spesa più facile, più veloce, più sostenibile e soprattutto più conveniente, senza trascurare la qualità. Grande attenzione per la produzione locale: ogni mattina ad esempio dei produttori locali portano nel punto vendita i loro ortaggi e la loro frutta per rifornire i banchi. La scommessa più ambiziosa è proprio sul fronte dei prezzi: fa il suo debutto nazionale in questo supermercato il “prezzo piuma“: si trova solo per determinate referenze e, a detta dei dirigenti Unicoop Firenze, sono i prezzi più bassi di tutta la Toscana per quei determinati articoli. Una risposta ai discount che anche nella regione stanno prendendo sempre più piede.
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