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                      Coop lancia ad Expo il supermercato del futuro. Ecco i primi dettagli

                      coop expo quadrata
                      Un vero supermercato di 2500 mq, dove la tecnologia più evoluta si sposa con gli alimenti e con il cibo. Nel padiglione, realizzato con un investimento di 15 milioni di euro, si potranno acquistare prodotti da cinque filiere, e con un gesto della mano si avranno le informazioni su provenienza, lavorazione, proprietà, tragitto e impatto ambientale. Tecnologia al servizio del consumatore.

                       

                      coop expoCoop lancia a Expo il supermercato del futuro, quello in cui basterà un gesto della mano per avere tutte le informazioni sui prodotti, anche quelle oggi poco accessibili e che non si trovano nell’etichetta tradizionale. Un supermercato dove i prodotti non saranno più disposti in verticale sugli scaffali, ma si troveranno allineati su banchi come nei mercati tradizionali. E fare la spesa sarà anche un modo per ritrovarsi e socializzare, ma anche per scoprire ancora più in profondità che cosa si compra e si mangia: sarà la materia prima a raccontare la propria storia che apparirà su specchi appesi alle pareti. Tecnologia a servizio della gente, insomma.

                       

                      Quindici milioni di euro di investimento per questo padiglione del Cibo del Futuro, battezzato appunto Future food district, un vero supermercato di 2.500 mq, dove si acquisteranno prodotti di cinque filiere: il latte e i suoi derivati, il the, il caffè e il cacao, i cereali e la birra, la carne e il pesce, l’ortofrutta e il vino. Con un gesto della mano si avranno le informazioni sul prodotto: provenienza, lavorazione, proprietà, tragitto e impatto ambientale, con la possibilità di fare davvero la spesa, perché questo supermercato sarà funzionante. A Expo, Coop offrirà circa 1.500 prodotti “intelligenti”, con il coinvolgimento di 90 imprese.

                       

                      Ma nel padiglione ci saranno molti altri spazi innovativi: all’esterno troverà spazio una piazza che ospiterà l’aula del futuro, dove le scuole saranno coinvolte in percorsi interattivi. In uno spazio simile a una astronave il visitatore potrà letteralmente viaggiare nel futuro della sicurezza alimentare. Sarà una vera incursione nel cibo sostenibile, in uno scenario in cui si potrà passare da larve e insetti alle fattorie del mare, attraverso strutture galleggianti in grado di produrre alimenti.

                       

                      “Così vorremmo che fosse il supermercato del futuro – ha spiegato il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni – equo, solidale, come una piazza aperta. Un mix tra storia, tradizione e futuro, un ritorno al mercato delle origini, dove la socialità e la cultura diventano tratti del commercio, e la tecnologia è al servizio del consumatore“. “In questo progetto non ci interessa la tecnologia in sé – ha detto il direttore del Mit Senseable city laboratory di Boston, Carlo Ratti – ma solo in quanto permette di provare esperienze nuove, di raccontare prodotti e fare interagire le persone”. “Il modo come la tecnologia oggi si sposa con gli alimenti e il cibo è una declinazione perfetta del tema di Expo – ha aggiunto il commissario unico dell’Esposizione, Giuseppe Sala.