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                      Coop per CAB Massari: dalle “ceneri” dell’alluvione un pereto resistente e un noceto

                      La Cooperativa Agricola Bracciantile Massari di Conselice (Ra) è stata fortemente colpita dall’alluvione in Romagna. Principale conferitrice di Apofruit per le pere biologiche, nell’ultimo anno ha perso 8 ettari di pereto, devastati prima dall’acqua e poi dalla tromba d’aria di luglio, senza contare le gelate primaverili. Oggi con il sostegno di Coop andrà a ricostruire il pereto e a impiantare 8 nuovi ettari, in un’ottica di agricoltura 4.0. “Cinque nuovi ettari saranno inoltre dedicati alla produzione di noci, per un progetto sulla frutta secca a cui teniamo molto”, ci racconta Claudio Mazzini, responsabile freschissimi di Coop Italia

                      di Carlotta Benini

                      Mazzini Coop CAB Massari alluvione copyright FM

                      Claudio Mazzini nel pereto di CAB Massari (copyright: Fm)

                      A Conselice, in un territorio mediano collocato nella provincia di Ravenna ma vicinissimo a Imola, l’alluvione del maggio 2023 in Romagna ha picchiato duro. Qui, la Cooperativa Agricola Bracciantile Massari avrebbe forse evitato i danni peggiori, se non avesse acconsentito ad abbassare il livello degli argini così da far sfogare la piena nei propri campi, e quindi alleggerire la pressione dell’acqua verso il paese abitato. In seguito, sui campi della cooperativa l’acqua ha ristagnato per parecchio tempo. Le strade che collegano le coltivazioni ancora oggi non sono state completamente ripristinate e complessivamente il 95% della produzione annuale è andato perso, tra le raccolte in essere al momento dell’alluvione e quelle che nell’estate e in questo inverno non sono state comunque possibili.

                      Un esempio emblematico, quello di CAB Massari, di come “il cambiamento climatico non sia solo un’opinione”, come sottolinea il responsabile freschissimi di Coop Italia Claudio Mazzini durante la visita al pereto dell’azienda distrutto dagli eventi atmosferici dell’ultimo anno. L’occasione è la presentazione dei risultati della campagna di raccolta fondi promossa da Coop Italia per dare sostegno ai dipendenti, alle comunità e alle aziende più colpite dall’alluvione in Emilia Romagna: campagna che ha permesso di raccogliere  2,1 milioni di euro, di cui 1,3 milioni ora sono stati devoluti alle CAB Agricole, appunto.

                      Il pereto di CAB Massari è stato letteralmente flagellato, nell’ultimo anno. Già colpito dalle gelate inaspettate dei primi mesi del 2023, che avevano compromesso le gemme, a maggio non c’è stato alcun modo di salvarlo dall’acqua che lo ha quasi completamente sommerso per ben due volte. Defluiti acqua e fango, a luglio è stato sferzato da una tromba d’aria che ha completato la distruzione. Quindi oggi l’unica soluzione è quella strappare via tutte le piante e ripiantarle, investendo centinaia di migliaia di euro per sperare in una raccolta tra almeno quattro anni.

                      Coop CAB Massari alluvione

                      Il direttore di CAB Massari Giampietro Sabbatani nel pereto distrutto (credits: Ansa/Fabrizio Zani)

                      E qui entra in gioco Coop con la sua linea di intervento finalizzata a promuovere tecniche e tecnologie innovative per un’agricoltura 4.0, moderna e resiliente, in grado di fronteggiare le sfide poste dalle nuove variabili climatiche.

                      Un nuovo pereto bio e una scommessa sulla frutta secca

                      “Fin da subito ci siamo messi in moto per far sì che gli aiuti ricevuti dai soci, dai dipendenti, anche da parte di molti fornitori, mi preme sottolinearlo, fossero sfruttati al meglio, non solo per ricostruire, ma anche per migliorare – ci racconta Claudio Mazzini, responsabile freschissimi di Coop Italia -. Per andare verso un’agricoltura più evoluta, al contempo a basso impatto ambientale, a risparmio idrico, più tecnologica e dotata di protezioni dagli eventi climatici avversi e dagli insetti alieni”.

                      Si è partiti da CAB Massari, la realtà agricola più grande e anche più colpita dall’alluvione, fra le sette individuate dal progetto di Coop. L’azienda aveva 28 ettari di pereto biologico – è infatti la più grande conferitrice di Apofruit per le pere bio -, 8 dei quali sono stati appunto devastati dagli eventi climatici. “Con il sostegno di Coop si andranno a ricostruire questi 8 ettari e ne saranno impiantati ulteriori 8 che andranno a sostituire vecchi impianti – spiega Mazzini -, mettendo a dimora varietà più rustiche e resistenti, su portainnesto franco, più resistente alla siccità e adatto alla produzione biologica”.  Il nuovo pereto sarà dotato di coperture antigrandine, di sistemi di irrigazione antibrina soprachioma e di tecnologie a risparmio idrico. La produzione futura sarà destinata al mercato del fresco e in parte anche all’industria, per la produzione di succhi di pera biologici, che saranno commercializzati anche con il marchio Vivi Verde.

                      “Inoltre riteniamo che queste zone, in cui l’autunno non è più piovoso come un tempo, possano essere interessanti per sviluppare un progetto di frutta secca italiana a cui teniamo molto – conclude Mazzini -. Quindi nei terreni di CAB Massari saranno impiantati anche cinque ettari di noceto”.

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