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                      Copam, assolta la OP agrumicola. Nessun legame con la ‘ndrangheta

                      Il Tribunale di Palmi (Reggio Calabria) ha assolto 20 imprenditori indagati nell’ambito dell’operazione “Provvidenza” contro la cosca mafiosa dei Piromalli e disposto il dissequestro della O.P. Copam, realtà di riferimento nell’agrumicoltura del Sud

                      Dalla Redazione

                      Copam agrumi

                      Si è concluso con cinque condanne e 20 assoluzioni il processo di primo grado scaturito dall’operazione “Provvidenza 2” contro la cosca di ‘ndrangheta dei Piromalli, che nel 2017 portò all’arresto di 12 persone e al sequestro della OP Copam (leggi qui), realtà di riferimento nella produzione di agrumi che raggruppa oltre 40 tra aziende e cooperative agricole operanti nella Piana di Gioia Tauro, in Sicilia e nel basso Lazio.

                      Il Tribunale di Palmi (Reggio Calabria), con sentenza del 22 dicembre 2020, ha assolto “perché il fatto non sussiste” 20 imprenditori coinvolti a vario titolo nell’indagine.

                      I giudici, al termine del processo, hanno anche ordinato il dissequestro e la restituzione di alcune società, tra cui OP Copam, ritenuta non coinvolta nei fatti, come riporta Il Vibonese.

                      L’operazione “Provvidenza”, divisa in due tranche, era stata eseguita dai carabinieri del Ros di Reggio Calabria all’inizio del 2017 e ruotava sulla figura di Antonio Piromalli, 45enne figlio del boss Pino detto “facciazza”.

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