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                      Alphacom-Italia-insalate-baby-leaf-Salerno-Eboli

                      Lo stabilimento Alphacom Italia a Eboli

                      A seguito dell’arresto per corruzione del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, appena rieletto con l’80% dei voti, è stato messo sotto sequestro preventivo lo stabilimento di Alphacom Italia Srl nella piana del Sele, azienda con sede nella Bergamasca specializzata nelle insalatine baby leaf con 370 ettari di serre e 200 ettari di campo aperto, insalatine destinate soprattutto a gruppi distributivi esteri come l’olandese Albert Heijn e l’inglese Marks & Spencer. L’amministrazione guidata da Massimo Cariello avrebbe rilasciato l’autorizzazione a costruire lo stabilimento in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico in cambio della concessione di fondi ad alcune associazioni che, ad Eboli, hanno organizzato eventi e manifestazioni patrocinate dal Comune. Lo stabilimento Alphacom di Eboli resta comunque operativo

                      Dalla Redazione (aggiornato il 25 ottobre 2020)

                      Alphacom-Italia-insalate-baby-leaf-Salerno-Eboli

                      Lo stabilimento Alphacom Italia a Eboli

                      Ha fatto appena in tempo a dichiarare: “La gente ha premiato l’impegno“. 36 ore dopo la formazione della giunta di Eboli, il sindaco Massimo Cariello nonché assessore all’urbanistica, rieletto con l’80% dei voti, quasi un plebiscito, è stato messo agli arresti domiciliari. Contemporaneamente è scattata l’interdizione dai pubblici uffici per quattro funzionari dei Comuni di Eboli e Cava de’ Tirreni. Le ipotesi di reato nell’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore capo di Salerno Giuseppe Borrelli, sono di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio e falso ideologico. A subentrargli ora, dovrebbe essere il suo vice Luca Sgroia – che Cariello aveva fatto tornare dopo 12 anni nella politica attiva – che aveva detto mercoledì scorso emozionato: “Devo ringraziare per tutto questo il Pd della provincia salernitana e l’onorevole Piero De Luca”.

                      Le indagini delle fiamme gialle hanno permesso di ricostruire, spiega una nota della Procura, “una serie di episodi corruttivi nei comuni di Eboli e Cava de’ Tirreni. In particolare, le persone indagate, in cambio di favori di varia natura, hanno condizionato l’esito di concorsi pubblici indetti dai due enti locali”. Nel corso delle indagini sono emerse, inoltre, gravi irregolarità nella gestione amministrativa del comune di Eboli. In particolare, lo stesso primo cittadino, questa volta con il contributo di Giuseppe Barrella, funzionario comunale, “ha rilasciato dei permessi autorizzativi illegittimi a due imprenditori, che hanno potuto cosi realizzare un impianto industriale nella zona agricola della piana del Sele, sottoposta a vincolo paesaggistico. In cambio, i due imprenditori si sono prestati alle richieste del sindaco di concedere dei fondi ad alcune associazioni che, ad Eboli, hanno organizzato eventi e manifestazioni patrocinate dal comune”.

                      Con le operazioni del 9 ottobre, oltre alle misure cautelari eseguite, i militari hanno posto sotto sequestro preventivo lo stabilimento di proprietà della Alphacom Italia Srl, ubicato in località Arenosola, Eboli. Lo stabilimento, di 5.000 metri quadrati coperti, rimane comunque operativo. Alphacom Italia Srl, sede principale a Bergamo, è specializzata nelle baby leaf, cioè insalatine sfalciate, in particolare rucola, vendute soprattutto all’estero, a primari gruppi distributivi come l’olandese Albert Heijn e l’inglese Marks & Spencer. Le insalatine sono destinate all’industria di quarta gamma. Come illustrato dal sito web dell’azienda, Alphacom Italia Srl può contare su 370 ettari di serre, di cui 80 ettari nella Bergamasca, 260 a Salerno e 30 a biologico sempre a Salerno, oltre a 200 ettari di terreni in campo aperto. Nel portafoglio prodotti ci sono anche le insalate adulte come lattuga trocadero, romana, riccia, scarola, pan di zucchero, radicchio e lollo.

                      Secondo quanto riportato da Il Quotidiano del Sud il 21 ottobre e ripreso lo stesso giorno da L’Occhio di Salerno, tra gli indagati c’è anche l’imprenditore edile Vito Rosamilia, considerato il braccio destro di Cariello. Ci sono anche limprenditore battipagliese della logistica Gerardo Motta e la figlia dell’ex capitano di industria Sossio, Maria Pezzullo. Indagati anche Giuseppe Del Gaudio, imprenditore agricolo di Eboli, Santo Bellina, imprenditore di Bergamo, e Giuliano Sonzogni, anch’egli imprenditore lombardo. L’accusa a carico degli indagati vanno dalla corruzione induzione indebita a dare, ricevere, o promettere utilità.

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