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                      CPR System, Artosi: “Riutilizzo e gestione sostenibile delle risorse sono il nostro dna”

                      Un tema di grande attualità quello trattato il 29 novembre a Ferrara nella Sala Imbarcadero del Castello estense, con la presenza di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, Alessandro Baroncini, direttore Centrale Reti Hera, Alessandro Bratti, segretario generale dell’autorità distrettuale del fiume Po-Mite, Floriano Tassinari, presidente Provincia Ferrara Coldiretti, per parlare di energie rinnovabili e prospettive future. Sul palco dell’evento “Coltiviamo Energia” non poteva mancare CPR System, una delle aziende italiane leader da sempre dell’economia circolare grazie alla purpose aziendale che mette in primo piano una gestione virtuosa dell’intero processo produttivo degli imballaggi in plastica a sponde abbattibili e dei pallet, a partire dall’ortofrutta per arrivare al pesce, alle carni e a tutti i freschissimi.

                      Artosi Cpr SystemIl tema dell’evento ha spaziato sugli argomenti che oggi sono di primaria importanza in Italia, il caro energia, le soluzioni di breve e medio periodo, le prospettive future, mettendo in evidenza l’importanza di una comunicazione trasparente e corretta su questi argomenti troppo spesso mistificati da fake news di cui è fondamentale liberarsi.

                      “Un elemento chiave – ha dichiarato Monica Artosi, direttrice generale di CPR System – è riuscire in questa fase, così difficile, ad attuare cambiamenti e veloci adattamenti in grado di ammortizzare le criticità. Nei primi mesi post emergenza Covid c’è stato il problema del reperimento delle materie prime. Non c’era la possibilità di ricevere in tempi brevi i granuli di plastica vergine per produrre le nuove casse REDEA. Successivamente abbiamo assistito a rincari importanti delle materie prime e di tutti gli accessori utilizzati per la produzione di casse e pallet. Poi sono arrivati i problemi nei trasporti, con tariffe alle stelle e difficoltà di reperimento e infine il caro energia ha chiuso il cerchio delle difficoltà”.

                      “Fortunatamente – ha proseguito Artosi – in CPR abbiamo il dna del riutilizzo e della gestione sostenibile delle risorse. Abbiamo ottimizzato la logistica per limitare i consumi, revisionato in chiave di risparmio energetico tutti i processi di lavorazione. Abbiamo intensificato l’attività di rigranulo delle vecchie casse per produrre quelle nuove e valorizzato al massimo le fonti energetiche rinnovabili grazie al nostro impianto di pannelli fotovoltaici realizzato oltre 10 anni fa. L’impianto non è assolutamente sufficiente a coprire le nostre esigenze energetiche attuali e stiamo studiando un piano di sviluppo del fotovoltaico che non è semplice perché ci sono tempi molto lunghi di realizzazione”.

                      “Il cambiamento, sempre più orientato al risparmio energetico, circolarità e riutilizzo, è l’unica strada possibile oggi per far fronte ai problemi contingenti ma anche per proiettarsi verso il futuro”. “Non a caso – chiude Monica Artosi – la definizione di sostenibilità è proprio questa: produrre e gestire le risorse del presente facendo sì che le generazioni future ne possano usufruire allo stesso modo”.

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