L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Rivoluzione sostenibile per CPR System che lancia Redea, la nuova cassa ultra smart che guarda al futuro ispirandosi alla natura. Di colore beige, Redea è disponibile in sei formati differenti che pesano dal 4 al 9% in meno rispetto alle precedenti – ottimizzando così i trasporti e riducendo le emissioni – grazie alle nervature inserite nella struttura delle nuove cassette che prendono spunto dal mondo naturale e che consentono inoltre un’ottimale areazione interna, a vantaggio dei prodotti che contengono. Presentata durante una conferenza stampa a Bologna insieme al nuovo logo e al completo restyling del sito, Redea prenderà del tutto il posto delle iconiche e longeve cassette verdi entro due anni e mezzo, nel frattempo convivranno le une con le altre

                      Dalla Redazione

                      Lo sguardo al futuro di CPR System è legato a tre parole chiave: efficienza, valore e sostenibilità che sintetizzano la rivoluzione del gruppo leader italiano nella produzione, movimentazione, riciclo degli imballaggi in plastica a sponde abbattibili e dei pallet. Il grande cambiamento parte dal prodotto con la nascita e la distribuzione della nuova cassa Redea disponibile in sei formati che, nell’arco di due anni e mezzo andrà a sostituire totalmente i 16 milioni di casse verdi che saranno rigranulate e riutilizzate nel nuovo formato.

                      La presentazione ufficiale di Redea è avvenuta il 2 settembre nella Sala dello Stabat Mater dell’Università di Bologna all’interno dell’evento che ha visto la partecipazione di tutti i big della filiera ortofrutta, dalla distribuzione alla produzione fino ai servizi. Durante la presentazione, il presidente di CPR System Paolo Gerevini ha svelato tutte le novità messe in campo dall’azienda di Gallo: la nuova cassa Redea, il nuovo logo e il completo restyling del sito.

                      “Una vera trasformazione a 360° per progettare il futuro – ha dichiarato il presidente Paolo Gerevini – certamente i risultati di questi primi vent’anni fugano ogni dubbio sulla validità e l’efficienza del nostro modello di economia circolare. Oggi siamo chiamati a dare risposte ancora più avanzate e in linea con la necessità urgente di abbassare le emissioni, ridurre l’immissione di rifiuti nell’ambiente, aumentare l’efficienza logistica, digitalizzare. Ebbene, noi ci siamo e abbiamo innovato unendo sostenibilità ed efficienza, partendo dall’enorme know how dei primi vent’anni”.

                      CPR System Redea

                      “Le nuove casse Redea – ha proseguito Gerevini – hanno dimensioni e peso inferiori alle precedenti e questo ci consente una ottimizzazione dei trasporti riducendoli del 20% circa rispetto a prima con un risparmio del 10,3% nelle emissioni di CO2 in fase di trasporto. Il consumo di carburante si riduce dell’1,66%. Parlando sempre di efficienza e sostenibilità risparmiamo il 50% di acqua con i nostri sistemi di gestione. I nostri impianti fotovoltaici generano parte del nostro autoconsumo. Sul fronte della digitalizzazione, Redea è una cassetta parlante, l’etichetta Smart-Label dotata di codice a barre e un tag RFID consentono di gestire ed elaborare tante informazioni importantissime per l’ottimizzazione del sistema. La nostra storia – conclude il presidente Gerevini -, ci ha sempre visti all’avanguardia in Europa su questi temi e direi che lo siamo ancor di più oggi perché la chiave di lettura del futuro sta proprio nella creazione di “valore condiviso” all’interno dell’intera filiera, valore che coinvolge, l’ambiente, la qualità del prodotto, l’etica con la quale si produce e si distribuisce e che è parte del DNA di CPR”.

                      CPR System Redea

                      I partecipanti alla conferenza stampa di presentazione CPR System

                      E non è casuale che per il lancio della nuova cassa di CPR System si sia messo a fuoco un tema chiave dell’agroalimentare: la nuova dimensione del valore in ottica di efficienza, innovazione e futuro sostenibile, permettendo di trasportare più cassette e riducendo i costi di trasporto, stoccaggio e superficie impiegata.

                      E su questo tema, il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni ha evidenziato il valore della sostenibilità etico-sociale della filiera agroalimentare, focalizzandosi sull’importanza di “instaurare un dialogo continuo tra tutte le realtà della filiera, dalla produzione alla distribuzione fino al consumatore finale. La sostenibilità è strettamente legata alla comprensione e all’azione da parte di tutti, dal punto di vista sociale, economico e produttivo. Abbiamo l’esperienza diretta di quanto sia importante intraprendere percorsi di tutela della sostenibilità ambientale e difesa della salute dell’uomo che, passo dopo passo hanno portato risultati che ci sono stati riconosciuti anche dai fornitori. Penso alla messa al bando degli antibiotici nelle carni avicole o dell’uso del glifosate. Cooperando insieme innovazioni come quella promossa in questi anni da CPR e un nuovo modello sostenibile in grado di creare valore sono realizzabili e noi di Coop ci crediamo da sempre”.

                      “Ci sono aree dell’agroalimentare dove questo dialogo virtuoso tra distribuzione e produzione è più facile – ha dichiarato Giuseppe Zuliani, direttore marketing e comunicazione di Conad – la filiera ortofrutta è, in questo senso, grazie anche a CPR, un modello che potrebbe diventare replicabile in tutte le altre. È importante, per l’ortofrutta, che questo dialogo sia un driver per far crescere il settore sul fronte della sostenibilità. Viviamo in una situazione comunitaria che coinvolge tutte le realtà produttive, sociali e statali nel nostro Paese, perché questi percorsi di sostenibilità non siano solo storytelling ma azioni concrete all’interno di un contesto valoriale che coinvolga clienti, dipendenti e fornitori”.

                      Per Raffaella Orsero, vice presidente e CEO del gruppo Orsero, la svolta in termini di sostenibilità del comparto ortofrutticolo italiano sarà determinata “dalla riduzione della frammentazione e dall’apertura verso il mondo, promuovendo l’efficienza dei processi produttivi, della distribuzione, riducendo lo spreco alimentare e le emissioni. Sarà sempre più necessario per raggiungere la sostenibilità anche economica del settore conoscere l’entità della domanda e la sua segmentazione in modo da poterci organizzare al meglio nella fornitura, senza sprechi. Io penso che sia indispensabile ragionare in termini mondiali e non stare chiusi nei nostri confini. CPR è un miracolo di coesione della filiera, un caso unico in Italia e penso che sia un modello per tutti”.

                      CPR System Redea

                      “Le grandi sfide di questo momento – ha sintetizzato Andrea Bignami, responsabile della redazione economica di SKY Tg 24 – mettono in evidenza anche l’importanza del design e dell’estetica dei prodotti industriali, soprattutto quando si parla di packaging” e il professore Luigi De Nardo, docente del Politecnico di Milano, dipartimento di Chimica, materiali e ingegneria Chimica “Giulio Natta”, dove è stata progettata la cassa Redea evidenzia le sfide incontrate e l’importanza delle soluzioni ingegneristiche messe a punto per la nuova cassetta: “Il colore più neutro valorizza meglio i prodotti all’interno e la trama grafica elegante e funzionale si ispira alla natura perché è nata elaborando digitalmente la trama di una foglia. Il risultato è stato straordinario. Le celle della cassa Redea hanno la stessa geometria delle macchie nere delle giraffe o la trama degli stomi fogliari. Questa particolare trama, consente una migliore areazione dei prodotti ottimizzando quindi la conservazione.”

                      La ricerca ha avuto un ruolo fondamentale per la nascita di questo innovativo progetto di sviluppo sostenibile tutto italiano e Anna Tampieri, presidente di ENEA Tech e dirigente Ricerca CNR nazionale mette in evidenza come “Oggi, dopo la drammatica fuga di cervelli dell’ultimo decennio siamo di fronte ad una svolta che è determinante cavalcare per raggiungere gli obiettivi che, anche per la ricerca, richiedono dialogo tra le parti fondamentali per la crescita sostenibile. Il dialogo a cui faccio riferimento – sottolinea la ricercatrice una importante strategia di sviluppo di innovazione tramite la traslazione da aree di studio ad altre in modo che i contenuti possano essere confrontati e interagire tra conoscenze diverse. Questa è una frontiera di collaborazione scientifica che può dare importanti input di crescita”.

                      Gli elementi raccolti dall’importante iniziativa voluta da CPR System orientano verso la chiara necessità di rafforzare il dialogo tra gli attori della filiera perché l’era che stiamo vivendo e il prossimo futuro possano garantire un concreto rispetto degli equilibri ambientali senza perdere di vista l’efficienza economica ma creando valore condiviso tra produzione, distribuzione e consumo.

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