Al via da giovedì 27 ottobre e fino a domenica 30 ottobre, l’operazione di Coop Italia, in collaborazione con Ortofrutta Italia, a sostegno dell’uva Italia, di gran lunga la varietà più prodotta nel nostro Paese, varietà che sta attraversando in questa campagna una profonda crisi. Il prezzo proposto al pubblico è di 1,29 euro al kg, la confezione scelta è la cassetta da 2 kg, il marchio è la private label Origine. Claudio Mazzini: “Abbiamo scelto uva bella e di qualità, nonostante il prezzo aggressivo. Questa attività di sostegno ai produttori non è però risolutiva, è un cerotto che non guarisce la ferita: il comparto dovrà riflettere sulle cause e prendere dei provvedimenti”

di Eugenio Felice

L’uva Italia sta vivendo una campagna devastante: i consumi languono, i grappoli restano sulle piante, i produttori sono disperati. Non è più nemmeno questione di prezzo: l’offerta di uva Italia è molto più alta rispetto all’attuale domanda. C’è anche un problema di qualità, dicono dovuto all’estate calda e siccitosa, che si è tradotta in poca tenuta. Un problema che si fa sentire in particolare sui mercati europei, con numerose contestazioni e camion che sono stati respinti. E mentre i sindaci dei comuni dove si produce la pregiata uva, in Sicilia e in Puglia, organizzano incontri per discutere sul da farsi, Coop Italia mette in campo un’attività promozionale, da giovedì 27 ottobre a domenica 30 ottobre, in collaborazione con Ortofrutta Italia, per dare un po’ di ossigeno al comparto. Per le cassette di uva da 2 kg il prezzo è di 1,29 euro al kg, quindi 2,58 euro a confezione.

“Abbiamo organizzato in una settimana questa attività a sostegno di produttori e consumatori contro la crisi che sta attraversando l’uva Italia. Un’attività in collaborazione con la presidenza di Ortofrutta italia, che in questa attività può agire bene e con tempestività”, ci spiega Claudio Mazzini, responsabile commerciale freschissimi di Coop Italia. “La richiesta è venuta direttamente dai produttori. Chiaramente con questa operazione non ci guadagna nessuno, serve a stimolare i consumi e a far crescere i volumi di vendita. Perché il problema, oggi, è proprio quello dei consumi: l’uva Italia è poco richiesta. Abbiamo scelto un uva bella e di buona qualità, che possa stimolare il riacquisto anche dopo la promo. Siamo consapevoli che questa attività comunque non è risolutiva, è un cerotto che non guarisce la ferita: il comparto dovrà riflettere sulle cause e prendere dei provvedimenti”.

L’uva Italia, con il suo tipico gusto di moscato e la polpa croccante, è di gran lunga la varietà maggiormente prodotta in Italia, uno dei suoi fiori all’occhiello, apprezzata in tutta Europa. La promo di Coop Italia sarà accompagnata da uno spot alla radio su scala nazionale durante i quattro giorni di attività. “Bisogna considerare che le uve apirene affollano sempre di più i banchi di vendita e il consumatore italiano le apprezza – spiega Claudio Mazzini – ma bisogna anche considerare il periodo storico che stiamo vivendo, un periodo di crisi e incertezza, con consumi di ortofrutta che flettono nei primi otto mesi del 2022 del 9% rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo le ultime stime di CSO Italy. Il mondo produttivo dovrà intervenire. Intanto Coop Italia fa la sua parte per rispondere alla crisi, come in passato ha fatto con clementine e pomodori di Pachino. Auspico sia di ispirazione per altri gruppi distributivi”.

Copyright: Fruitbook Magazine