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                      Cultiva, cresce il biologico. Boscolo: “Puntiamo sui prodotti da cuocere e su nuove ciotole ad alto contenuto di servizio”

                      Focus strategico sui prodotti bio da cuocere e una nuova famiglia di ciotole ad alto contenuto di servizio in arrivo: ecco le principali novità di Cultiva sulla linea biologica. L’azienda di origini venete, partner globale della prima e quarta gamma, è stata tra i pionieri del biologico nel settore ortofrutticolo e oggi sta scommettendo sempre di più in questo segmento di mercato in continuo sviluppo. Ce ne parla il presidente Giancarlo Boscolo

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Giancarlo Boscolo Cultiva

                      Giancarlo Boscolo, presidente di Cultiva, all’edizione 2018 di Sana a Bologna (copyright: Fm)

                      Giancarlo Boscolo, presidente di Cultiva, fa un focus sul biologico e sui trend di un mercato che sta vivendo una fase di crescita esponenziale, anche in Italia, dove otto consumatori su dieci, oggi, mettono nel carrello prodotti bio. L’azienda con base a Taglio di Po, in provincia di Rovigo, partner globale della prima e quarta gamma, nel settore ortofrutticolo è stata pioniera del biologico e oggi ha importanti novità in cantiere e ambiziosi piani di sviluppo: ce ne parla il presidente.

                       

                      L’impegno di Cultiva nel biologico è nato per rispondere maggiormente alla domanda del consumatore o della Gdo?
                      Noi di Cultiva siamo stati dei pionieri per quanto riguarda la produzione biologica, avendo iniziato a coltivare in primis il radicchio e poi tutte le altre referenze (sia adulte che baby leaf) quando ancora le richieste erano bassissime: dopo anni in cui il bio si vendeva solo all’estero (il radicchio in primis), il settore ha ricominciato a muoversi e noi eravamo già più che pronti. Per Cultiva il bio è sempre stato almeno un 20% delle produzioni e ci apprestiamo a raddoppiare le superfici dedicate a queste coltivazioni entro 18 mesi.

                       

                      Ci sono dati disponibili sull’andamento delle vendite bio in Italia per canale? 
                      Per quando riguarda le scelte del consumatore, possiamo notare una netta predominanza della Gdo, che è il canale preferito dal 44% dei consumatori bio, mentre solo il 24% utilizza il canale specializzato (fonte: Nomisma per Osservatorio Sana, 2018)

                      Cultiva Valfrutta

                      Alcune referenze da cuocere di Cultiva, a marchio Valfrutta (copyright: Fm)

                      Come sta rispondendo il mercato e quali sono le previsioni per il futuro? 
                      Otto consumatori italiani su dieci oggi acquistano prodotti bio, di questi un 42% è un consumatore abituale. Possiamo quindi dire che il biologico è un settore che sta vivendo una crescita esponenziale, non è più solo una nicchia.

                       

                      Quali sono le prossime novità Cultiva per il mercato biologico?
                      Continueremo a puntare sui prodotti da cuocere e su una nuova famiglia di ciotole ad alto contenuto di servizio di cui daremo presto aggiornamenti.

                       

                      Dal 2002 il vostro gruppo coltiva radicchio bio. Qual è la domanda a livello nazionale e internazionale e come  si posiziona l’Italia? Quali sono le potenzialità future?
                      Il nostro mercato, per quanto riguarda il radicchio, è soprattutto estero (Regno Unito e Stati Uniti). Inizialmente il radicchio, soprattutto in questi mercati dove era poco conosciuto, veniva inserito nei mix per dare colore all’insalata. Con l’avvento delle nuove varietà di baby leaf colorate ha perso un po’ del suo appeal, a favore di referenze più dolci. Per distinguerci e valorizzare comunque il prodotto lo abbiamo promosso con “Superfood” e abbiamo iniziato a comunicare modi alternativi di consumarlo (cotto, fritto, al forno etc.). In questo modo abbiamo dato una “seconda vita” a questo prodotto! In Italia invece vendiamo soprattutto il radicchio di Chioggia IGP: poco tempo fa abbiamo avuto in visita una delegazione del Consorzio (di cui io sono uno dei soci fondatori) insieme a un gruppo di giornalisti, a cui abbiamo raccontato la nostra storia, che parte proprio dal radicchio, e presentato il nostro sito produttivo. Per quanto riguarda la produzione, nelle nostre aziende agricole biologiche abbiamo inserito la raccoglitrice Bellavista dotata di selettore ottico, sviluppata in collaborazione con Raytec Vision, che ci permette di eliminare i corpi estranei già in campo, aumentando così la sicurezza sul prodotto finito.

                       

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