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                      Cultiva “spegne” lo stabilimento di Taglio di Po. Partnership con Sab

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                      Un dettaglio dello stabilimento Cultiva a Taglio di Po (RO)

                      Cultiva “spegne” lo stabilimento di Taglio di Po (RO), che è arrivato a perdere oltre 250 mila euro al mese, per dedicarsi al suo punto di forza: la produzione di insalate. Allo stesso tempo stringe una partnership con Sab di Telgate (BG) che si occuperà di trasformare le insalate prodotte da Cultiva in buste di insalate pronte al consumo. “In questo momento storico siamo costretti a ridefinire il concetto di normalità”, spiega Federico Boscolo, a.d. Cultiva. “La situazione critica in cui versa il business della quarta gamma in Italia è cosa nota a tutti e nel recente passato Cultiva ha spesso evidenziato la necessità di unirsi per sopravvivere. Da queste considerazioni è nata la collaborazione con Sab”. I sindacati denunciano 60 licenziamenti, “un colpo mortale per il territorio”

                      Dalla Redazione

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                      Un dettaglio dello stabilimento Cultiva a Taglio di Po (RO)

                      Il nuovo percorso collaborativo tra Cultiva e Sab ha lo scopo primario di creare maggiori economie di scala per gestire al meglio il difficile momento che la quarta gamma – insalate lavate, inbustate e pronte al consumo – sta vivendo da diversi anni e renderà, non solo i prodotti ma tutta la filiera agricola, più efficiente, performante, sostenibile e innovativa, grazie alla forte specializzazione delle due aziende.

                      • Sab, già operante in ambito di IV gamma con diversi stabilimenti ubicati sul territorio italiano, prenderà in carico la trasformazione nelle proprie strutture produttive per conto di Cultiva.
                      • Cultiva, da sempre nota per la radicata e profonda esperienza in ambito agricolo, cederà la trasformazione a Sab mantenendo la propria O.P. e focalizzandosi sui conferimenti di materia prima in Italia e all’estero.

                      La collaborazione tra le due realtà è stata pensata inoltre a tutela di una sempre maggiore continuità produttiva nei periodi più critici in termini di reperibilità di prodotto oltre a garantire una ottimizzazione e puntualità logistiche. Le due società manterranno le attuali ragioni sociali, i relativi punti di fatturazione, la relazione con i clienti e la proprietà delle rispettive O.P.

                      Conclude il presidente Cultiva, Giancarlo Boscolo Sesillo: “È stata una decisione difficile da prendere ma necessaria. La viviamo vicini al nostro personale con la consolazione che il progetto garantisce la continuità dell’azienda e la possibilità di valutare quanto prima come poter riqualificare lo stabilimento di Taglio di Po che al momento resterà inattivo. Stiamo vagliando ogni strada affinché quanto fatto costituisca un punto di partenza e non di arrivo”.

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