L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
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                      Offerta su scala nazionale senza precedenti da Eurospin – La spesa intelligente: anguria regalata a 1 centesimo di euro al chilo il 14 agosto. Fino ad esaurimento scorte e con il limite di un solo pezzo a scontrino. L’offerta è nella prima copertina del volantino della settimana di Ferragosto (dal 10 al 19 agosto 2020). In piccolo si specifica che “alla filiera agroalimentare è stato corrisposto il giusto prezzo, la differenza di valore rispetto al prezzo di acquisto la mette Eurospin per i suoi clienti”. Sulla carta, quindi, nessuno sfruttamento della posizione di forza del gruppo discount italiano nei confronti dei produttori agricoli. Per la filiera ortofrutticola il rischio però è di fare la fine del pandoro. E sappiamo la Melegatti che fine ha fatto…

                      di Eugenio Felice

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                      Il volantino Eurospin con l’offerta anguria a 1 cent

                      Ne abbiamo lette di tutte in questi giorni di inizio agosto sull’offerta di anguria di Eurospin (1.200 punti vendita, 15 mila dipendenti, 7 miliardi di euro di fatturato nel 2019). In particolare sui social network, da Facebook, a Linkedin a Twitter. Cercheremo di essere sintetici, il tempo è sempre tiranno. È la notizia del momento nel mondo retail, assieme alla crisi perdurante di Carrefour e alla sua possibile per non dire probabile uscita dal mercato italiano (il fatturato è sceso di altri 100 milioni di euro nel primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019 in Italia, maglia nera in Europa). E senza dubbio l’offerta di anguria, il frutto simbolo dell’estate e della socialità tipica del Ferragosto, a 1 centesimo è per Eurospin una grande manovra pubblicitaria. Diciamo subito che Eurospin Tirrenica – una delle 5 centrali italiane dell’universo Eurospin – già negli ultimi anni aveva fatto qualcosa di simile: anguria a 1 cent con scontrino minimo di 25 euro. Quest’anno la differenza è che l’offerta è su scala nazionale e un cliente può anche prendere solo l’anguria.

                      Riportiamo il commento di Giorgio Santambrogio, ceo del Gruppo VéGé e già presidente dell’Associazione Distribuzione Moderna – ADM, che subito su Twitter ha tuonato: “Annullate subito questa attività. Non è una promozione, non è un sottocosto: è un insulto alla filiera, è un insulto ai lavoratori della filiera, è un insulto alle persone e infine è un insulto perfino ai clienti. Non è una spesa intelligente”. Successivamente i toni si sono fatti più concilianti. Santambrogio ha ri-twittato: “Ho parlato con il ceo di Eurospin Italia, Romano Mion. L’offerta è sicuramente comunicata male, ma mi assicura che tutta la filiera è stata assolutamente rispettata. È una forte, ma lecita, attività di sottocosto in cui solo loro ci rimettono denari. Non condivido in assoluto ma non è da criminalizzare”. Insomma, nemmeno Santambrogio si era accorto della piccola scritta sul “giusto prezzo” di cui abbiamo già detto? Ma del resto il volantino è fatto per il consumatore finale: a lui, soprattutto al cliente Eurospin, interessa la convenienza, interessa spendere poco. Punto.

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                      Da Todis in Puglia anguria in offerta a 18 cent

                      Riportiamo anche un commento da Linkedin di Vito Cifarelli, sales manager di Frankort&Koning, che a nostro avviso inquadra bene la questione: Sono libere scelte commerciali. Si sta semplicemente promuovendo l’insegna offrendo un frutto al consumatore. Tutto il resto è noia”. Poi, sollecitato, chiarisce e mette il dito nella piaga: “1 cent per un singolo giorno per singolo scontrino lo percepisco come un segno di gentilezza per i clienti Eurospin. La noia scaturisce dal profondo rispetto che nutro per le filiere agricole, dalla poca volontà di affrontare come Paese Italia le secolari problematiche del comparto ortofrutticolo. Non mi sembra corretto dare le colpe della mancata dignità economica dei lavoratori della filiera all’anguria regolarmente pagata al produttore e omaggiata al cliente. Lasciamo perdere il volantino. Parliamo dell’inefficienza delle filiere. (…) Il tempo delle discussioni, della caccia al colpevole e delle polemiche sterili è finito. Ora bisogna fare e programmare. Da italiano vedo pochissima ortofrutta made in Italy in Europa. Chiediamoci il perché”.

                      Ma cosa intende per “prezzo giusto” il gruppo noto per le aste elettroniche al ribasso di cui tanto si è parlato negli ultimi anni? Eurospin per l’offerta anguria del 14 agosto pagherà ai fornitori (che non sono dei banditi ma gli stessi di moltissimi altri gruppi distributivi), a quanto ci è dato sapere, 25 centesimi al chilo. Un prezzo a dire il vero tirato, se consideriamo che alla retribuzione dell’agricoltore va aggiunta quella della centrale ortofrutticola (selezione, confezionamento, logistica). Solo chi è estremamente efficiente potrebbe, forse, starci dentro. Ma, del resto, non ci si può aspettare che il discount leader in Italia faccia regali al fornitore. In più stiamo vivendo un momento particolare: le angurie nei mercati all’ingrosso quotano non meno di 40/45 centesimi, non 25, per una serie di motivi (ripresa dei consumi causa caldo, richiesta dai mercati esteri per lo stesso motivo, calo dell’offerta causa grandinata nel Mantovano). Quindi i fornitori si trovano in una certa difficoltà, perché devono consegnare a Eurospin un’anguria forse non sottocosto, ma sicuramente sottoprezzo.

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                      Da Carrefour anguria in offerta a 19 cent

                      Dal mondo produttivo e dalle sue rappresentanze sindacali nazionali nessun commento ufficiale all’iniziativa di Eurospin. Dobbiamo andare in Sardegna per trovare la locale Coldiretti che tuona “un insulto a chi lavora, un’offesa alla dignità degli agricoltori” e chiede uno sciopero dell’anguria per venerdì 14 agosto. “Non per tutte le angurie – scrive Coldiretti Sardegna – ma contro l’offerta indecente annunciata da questa catena della grande distribuzione. Quanto sta avvenendo in questi giorni, seppur dentro il perimetro della legalità, ha davvero superato ogni limite di decenza e rispetto per il lavoro dei contadini. È un’offesa anche all’intelligenza e alla buona fede del consumatore, cui si offre una visione completamente distorta del valore dei prodotti della terra e del lavoro che ci sta dietro. “Se davvero lo scopo è omaggiare i clienti – conclude Coldiretti Sardegna – perché non regalare le angurie? Sul regalo non si discute, ma dando un prezzo si quantifica, e in questo caso si squalifica, si umilia, si offende tutti gli agricoltori, oltre a danneggiare il mercato dell’anguria“.

                      Chiudiamo con un commento “disinteressato” di chi non ha a che fare direttamente con la filiera ortofrutticola, che abbiamo trovato su Linkedin e leggibile integralmente a questo link. “L’azienda ha dichiarato a chiare lettere di aver rispettato i ricarichi della filiera. Quindi la discussione dovrebbe chiudersi prima di cominciare“,  commenta Mario Sassi, che aggiunge: “Se Eurospin propone l’anguria a un centesimo al chilo, un prodotto che dovrebbe costare molto di più, ridurrà i suoi margini. È una sua scelta. Un’operazione che, oltre ad un po’ di pubblicità (a loro valutare se positiva o meno) al massimo potrebbe servire ad aumentare lo scontrino medio a Ferragosto facendo da traino per altri acquisti. Stessa cosa succede a Natale dove analoghe promozioni “regalo” sono sempre avvenute con il panettone e il pandoro. E l’anguria sta al Ferragosto come il panettone sta al Natale”. Ecco, aggiungiamo noi, attenzione che l’ortofrutta non faccia allora la fine della Melegatti. Chi ha passato i 40 anni ricorderà le celebri campagne pubblicitarie sotto Natale. Nel 2018 ha portato i libri in tribunale dopo 124 anni di attività.

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