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                      Dalla GDO a Ikea: la svolta green e (digital) di volantini e cataloghi

                      La pandemia non solo ha fatto da acceleratore alle vendite online, ma sta favorendo anche la svolta green delle aziende nei confronti della stampa dei classici volantini promozionali e cataloghi pubblicitari. Con clienti e utenti sempre più connessi, non è solo la GDO a indirizzarsi verso i volantini promozionali online tramite app come, ad esempio, le sempre più usate Shopfully e PromoQui. Anche colossi come Ikea hanno deciso di frenare le rotative e stampare molte meno copie dei propri famosi cataloghi (che l’anno prossimo compieranno 70 anni) a favore di altre attività promozionali seguendo un customer journey che passa dai social ai podcast

                      di Valentina Bonazza

                      volantini

                      La digital transformation è sempre il presente e non solo il futuro del retail. La pandemia, infatti, sembra aver portato il largo consumo nel futuro: con il post-lockdown, come riporta una ricerca Nielsen condotta a ottobre, il 95% dei ceo investe in digital transformation e il 71% nel volantino digitale. Dai dati di Nielsen, inoltre, emerge chiaramente che la digital transformation non è solo né principalmente e-commerce: il vero motore di trasformazione del largo consumo è la digitalizzazione delle promozioni, ovvero lo spostamento degli investimenti verso soluzioni di drive-to-store digitale, utilizzando lo smartphone per portare i consumatori, sempre più online, nei negozi.

                      Basti pensare che in Italia nel 2015 sono stati stampati approssimativamente dai 5 ai 6 miliardi di volantini pubblicitari che sono finiti in parte nelle cassette delle lettere (circa 300 all’anno per famiglia) e in parte dispersi o buttati, come riporta una ricerca di Promomedia. Ecco quindi che il passaggio al volantino digitale sta diventando realtà per molte insegne della GDO, a partire da Carrefour e Multicedi (insegna Dodecà) che hanno collaborato con ShopFully nel corso dell’anno, ma non solo (leggi qui).

                      Shopfully

                      Il  passaggio dal cartaceo all’online non riguarda solo la GDO. Ha fatto scalpore la notizia che dopo settant’anni di onorato servizio, anche il famoso e atteso catalogo Ikea cesserà di essere spedito a casa dei clienti, ma verranno stampate solo le copie necessarie ai punti vendita. Il catalogo sarà invece disponibile online, anche tramite una serie di attività digital correlate, dai shoppable post di Instagram ai podcast correlati con audiostorie che rimandano ai prodotti a catalogo lette da voci italiane illustri.

                      La decisione è avvenuta a seguito della constatazione che lettura del catalogo cartaceo era ormai in declino, e rientra anche nel corposo progetto di digitalizzazione dell’azienda e la sua svolta green. Basti pensare che Ikea ha fatto sapere che con la pandemia le sue vendite al dettaglio online sono aumentate del 45% in tutto il mondo l’anno scorso, con ikea.com che ha registrato quattro miliardi di visite. L’azienda ha anche migliorato la sua suite di app per rendere più facile la scoperta e l’acquisto di prodotti, aprendo al contempo negozi più piccoli nei centri città per raggiungere le persone che ci vivono. Di certo è una svolta per il catalogo Ikea, che nel 2016 ha visto la sua distribuzione in 200 milioni di copie in 32 lingue diventando, così, la più grande pubblicazione al mondo, superando la Bibbia e il Corano in quanto a numero di copie stampate, come riporta un documentario della BBC.

                      Per 70 anni il catalogo è stato uno dei nostri prodotti più unici e iconici, che ha ispirato miliardi di persone in tutto il mondo – ha dichiarato Konrad Grüss, amministratore delegato di Inter Ikea Systems BV -. L’utilizzo dei media e i comportamenti dei clienti sono cambiati, e Ikea sta già aumentando gli investimenti digitali, mentre i volumi e l’interesse per il catalogo sono diminuiti”. Ikea ha anche fatto sapere che al suo catalogo iconico dedicherà un libro nell’autunno del 2021, per festeggiare i settant’anni dalla stampa del primo catalogo, avvenuta nel 1951 ad opera del suo fondatore, Ingvar Kamprad.

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