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                      Dalla Sicilia l’arancia Vaniglia, dolce e senza semi, che funziona bene nella Gdo

                      Arance Vaniglia Apirene
                      Venduta in reti da 1 chilo con manico e quattro frutti, con quotazioni al consumo attorno ai 2-2,50 euro, si è ritagliata il suo spazio sui banchi della grande distribuzione, grazie a delle caratteristiche distintive uniche, che sono l’origine (l’areale di Ribera in Sicilia), l’acidità molto bassa, il gusto vanigliato, l’assenza di semi e il sapore dolce pur in presenza di una bassissima quantità di zuccheri che la rende adatta anche ai diabetici. Paolo Parlapiano: “Ormai rappresenta il 10 per cento della nostra commercializzazione, i quantitativi aumenteranno nei prossimi anni”

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Vaniglia apireno

                      Reti da 1 kg vendute in un punto vendita della grande distribuzione nel nord Italia

                      Quando è arrivato nei nostri uffici lo scatolone carico di arance con ben evidente la scritta Ribera non ci saremmo aspettati di trovare anche una vera e propria chicca. In una padella con insegna “Paradiso” abbiamo trovato delle reti di arance della varietà Vaniglia, un’arancia bionda che ci ha sorpreso perché diversa da tutte quelle che finora avevamo assaggiato. Al di là dell’assenza di semi, comune ad altre varietà, e dell’origine siciliana, quello che ci ha colpito è il sapore dolce, delicato e profumato e ancor di più l’assenza di acidità. Il film sulla rete in poche parole dice già tutto: l’arancia vaniglia dolce e senza semi di Sicilia, non aspra, pochi zuccheri, gusto vanigliato. Si tratta dell’unica varietà di tipo Vaniglia apirena esistente al mondo, senza ombelico, originata da una mutazione gemmaria della Vaniglia con seme, avvenuta nel territorio di Ribera, in provincia di Agrigento.

                       

                      Quindi questa campagna non va male per tutte le arance siciliane. La Vaniglia apirena è un esempio di buona segmentazione, una varietà che si distingue e che crea una nuova referenza nella GDO, dove infatti è venduta a quotazioni doppie rispetto alle Tarocco o alle altre varietà siciliane, come testimonia la foto scattata nel nord Italia che vi proponiamo qui sopra: prezzo a rete da 1 chilo con 4 frutti calibro 5/6 e categoria prima, merce non trattata in superficie, a 1,98 euro (con sconto del 13% su un prezzo di partenza di 2,30 euro). È un arancia che grazie alla bassa acidità può essere consumata anche da chi è affetto da disturbi gastrici, intestinali ed epatici. Inoltre, nonostante sia dolce, contiene una bassissima quantità di zuccheri, per cui si presta ad essere consumata anche da persone diabetiche. Il periodo di commercializzazione va da dicembre a maggio.

                       

                      “Quest’anno in realtà finiremo prima, probabilmente già nel mese di marzo, perché le vendite stanno andando bene”, ci riferisce Paolo Parlapiano della Parlapiano Fruit, la realtà più strutturata nel comprensorio di Ribera, con rapporti ormai consolidati con diverse catene distributive. “La Vaniglia apirena piace – continua Parlapiano – c’è una domanda crescente e per questo è in corso un programma per aumentarne la produzione nei prossimi anni. Ha già raggiunto il 10 per cento dei nostri volumi di vendita. Sta andando bene anche il Washington Navel, una varietà che raggiunge a Ribera una qualità eccellente, riconosciuta dalla DOP, con calibri grandi e una domanda in crescita. Anche i calibri della Vaniglia sono in linea con le medie degli altri anni. Per fortuna non risentiamo quindi dei problemi che hanno altri areali di produzione”.

                       

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