Domani si apre il secondo forum mondiale dell’Agricoltura. Location ideale, quella dell’Esposizione Universale: nei 60 principali padiglioni fioriscono e maturano varietà da tutto il mondo

Dove poteva svolgersi il secondo forum mondiale dell’Agricoltura, se non nel più grande orto d’Europa? Domani e dopodomani l’appuntamento è nel padiglione della Russia: momento di discussione ma anche occasione per osservare i frutti e le verdure che, a scaglione, matureranno durante i mesi di Expo, fino all’autunno con l’invaiatura dei grappoli di Chardonnay o di Merlot. Come descrive con una galleria fotografica il Corriere.it, sono ben 12 mila gli alberi, alcuni alti fino a 12 metri, e 85 mila gli arbusti piantati nel perimetro di Expo in base al Progetto Green. In questi giorni tocca alle ciliegie, in estate il raccolto riguarderà diverse varietà di verdure per chiudersi in autunno con le olive e l’uva.

Dove trovarli? Oggi uva, olive e datteri crescono al padiglione dell’Iran, mentre sotto le palme profuma l’orto delle spezie. Accanto al Padiglione Lombardia – riaperto dopo una “restaurazione” – si stende l’ombra di ulivi, alberi di limone, noccioli e grandi noci. Vicino al Biodiversity park ci sono poi un campo di grano e una fila di piante in vaso già cariche di mandarini maturi. Agrumi e ulivi con orti di piante aromatiche crescono accanto al Padiglione del Marocco.

Ci vorrà qualche settimana, invece, perché maturino le messi del Cluster di cereali e tuberi. Sulla Collina Mediterranea stanno già cambiando colore i frutti del corbezzolo, ma matureranno solo in tarda estate. Si mescolano ad alloro, rosmarino, lentisco, olivastri e ginestre. E in autunno, ma già entro ottobre, si tingeranno di rosso i frutti del melograno, che per ora sono sul punto di formarsi tra i petali dei grandi fiori arancioni. Uno spettacolo della natura che vale la pena di essere scoperto. Mese dopo mese, fioritura dopo fioritura.