Calo in tutti i segmenti nel 2020 per Del Monte. Il Gruppo vede un calo delle vendite nette su base annua in tutti i segmenti a causa della pandemia e delle avverse condizioni climatiche. Del Monte registra infatti un calo delle vendite nette che sono passate dai 4,489 miliardi di dollari del 2019 a 4,2 miliardi di dollari (-6,4%) nell’anno del Covid-19. Il Gruppo ha specificato come il calo delle vendite nette ha riguardato tutti i suoi segmenti di attività. Infatti, la pandemia ha avuto un impatto sulle vendite nette di circa 303,6 milioni di dollari nei segmenti freschi e a valore aggiunto e delle banane di Del Monte sul 2019.
Anche l’utile lordo è sceso, influenzato non solo dalle vendite e dai prezzi più bassi in tutti i segmenti, ma anche dalle svalutazioni dei prodotti a magazzino a causa della volatilità dell’offerta causata dal Covid-19. Non da meno sono poi i costi aggiuntivi dovuti ai protocolli per la sanificazione e di distanziamento sociale. A tutto ciò si aggiungono anche i danni causati in Guatemala dagli uragani Eta e Iota, che hanno colpito le scorte dei prodotti freschi Del Monte. In calo anche l’utile netto di Fresh Del Monte Produce che nel 2020 si attesta a 49,2 milioni di dollari, nettamente inferiore ai 66,5 milioni di dollari di utili netti del 2019.
“Nel 2020 – ha spiegato il presidente e amministratore delegato Mohammad Abu-Ghazaleh – abbiamo beneficiato delle azioni intraprese nell’ambito del nostro programma di ottimizzazione della vendita di asset per 100 milioni di dollari, oltre a fare progressi sulle nostre iniziative strategiche quinquennali per diventare una società a valore aggiunto e più diversificata”.
“Attraverso attività diversificate abbiamo migliorato il flusso di cassa e ridotto il debito – ha continuato -. Questi sforzi, insieme alla nostra piattaforma versatile e verticalmente integrata, ci hanno aiutato a mitigare i danni causati del Covid-19 e delle avverse condizioni climatiche. Siamo ottimisti – conclude Abu-Ghazaleh – che grazie alla nostra attenzione strategica verso prodotti a valore aggiunto per rispondere al cambiamento delle abitudini e di canali, guidati dalla tendenza verso un’economia “stay-at-home”, vedremo prestazioni positive lungo tutto il 2021. Il nostro obiettivo, come sempre, è quello di fornire valore agli azionisti nel lungo termine“. E in effetti il 2021 sembra dare i primi segnali positivi, soprattutto nel mercato statunitense. “Il mercato del foodservice si sta lentamente riprendendo – afferma Mohammad Abu-Ghazaleh -. Non ancora quanto speriamo, ma almeno pian piano si sta rianimando”.
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