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                      Delhaize cambia in Belhaize? Un gioco di parole per promuovere i prodotti belgi

                      Delhaize cambia nome in Belhaize: un gioco di parole per un’astuta operazione di marketing volta a promuovere e attirare l’attenzione verso i prodotti nazionali che saranno sempre più presenti sugli scaffali della catena belga Delhaize. A seguito del boom di richieste di prodotti locali pervenute durante la pandemia, l’insegna belga ha così deciso di cambiare nome in Belhaize in due dei quasi 800 negozi per un mese. Inoltre, un buon numero di prodotti private label saranno temporaneamente ribattezzati in Belhaize e i prodotti locali beneficeranno di una migliore esposizione nei negozi e visibilità online

                      di Valentina Bonazza

                      Delhaize

                      Delhaize cambia l’insegna in Belhaize per un mese

                      Delhaize cambia nome in Belhaize: un gioco di parole volto a promuovere i prodotti locali che saranno sempre più presenti sugli scaffali dell’insegna, in mani olandesi dal 2016. Si tratta di un’operazione di marketing temporanea, della durata di circa un mese, che vede cambiare nome solo due dei quasi 800 punti vendita in Belgio. Il suo sito e-commerce rimarrà su delhaize.be, mentre un buon numero di prodotti private label saranno temporaneamente ribattezzati in Belhaize e i prodotti locali beneficeranno di una migliore visibilità sia a scaffale che online.

                      Da sottolineare come l’insegna belga abbia registrato un aumento considerevole di richieste di prodotti locali durante la pandemia, tanto che l’acquisto di prodotti belgi è aumentato del 15% nel 2020 nei punti vendita Delhaize. La tendenza ad acquistare prodotti alimentari e non del proprio Paese ha avuto una crescita esponenziale non solo in Belgio ma in molti altri Paesi, dall’Italia alla Gran Bretagna, Delhaize  ha però deciso – tramite un’attenta operazione di marketing – di cambiare nome in Belhaize, un chiaro rimando al nome del proprio Paese, per circa un mese con l’obiettivo di promuovere i prodotti nazionali e garantire che non meno del 70% dei prodotti venduti ne propri punti vendita provengano da produttori locali.

                      “I 32.000 dipendenti del Belhaize ed io – afferma Xavier Piesvaux, CEO di Belhaize – vogliamo ringraziare sinceramente i nostri 1.600 produttori belgi per la loro passione e l’eccellenza dei loro prodotti che i nostri clienti possono gustare ogni giorno. Siamo orgogliosi della collaborazione che abbiamo costruito con ognuno di loro. La nostra ambizione è di continuare ad aumentare la quota di prodotti belgi. Ogni giorno lavoriamo duramente per stabilire nuove partnership con i produttori locali o per espandere quelle esistenti”.

                      Il comunicato stampa prosegue sottolineando come: “La gente spesso associa i prodotti belgi ai classici cicoria, mele, birre regionali, biscotti… Ma ci sono anche sorprendenti prodotti belgi che nessuno si aspettava fossero prodotti nella nostra terra – si legge nel comunicato -. La nuova linea includerà prodotti provenienti da tutto il Paese, dall’ortofrutta alla birra, passando per il te, con l’unica condizione che il fornitore riesca a garantire forniture sufficienti per rifornire tutti i 763 negozi belgi”. Ci saranno anche delle concessioni particolari per i prodotti che non possono essere adeguatamente prodotti in Belgio, come la frutta esotica e i vini francesi, ha aggiunto Delhaize.

                      L’operazione è volta da un lato a proporre ai clienti sempre più prodotti locali, dall’alto a costruire sempre più relazioni durature e varie con i produttori nazionali, in un’ottica di sviluppo dell’economia nazionale ma anche di maggior sostenibilità. Consumare prodotti locali infatti ha numerosi vantaggi: i clienti dispongono di prodotti più freschi, si hanno meno costi di trasporto con conseguenti minor emissioni e si contribuisce all’economia nazionale. Infine, lavorando direttamente con i produttori belgi, l’insegna può stabilire relazioni dirette e garantire ai fornitori un reddito migliore.

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