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                      Despar cresce nel Nordest e supera la soglia dei 2 miliardi di fatturato

                      Aspiag Service, la concessionaria Despar per Triveneto ed Emilia Romagna, ha annunciato i primi dati di bilancio 2015, che parlano di un trend più che positivo. Sono stati inaugurati 25 punti vendita, completate 18 ristrutturazioni e assunti 331 nuovi collaboratori, per un investimento che supera i 100 milioni di euro. E continua l’impegno del gruppo nella lotta al food waste: recuperata merce per oltre 4 milioni di euro

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      despar

                      Nel 2015 Despar Nordest ha inaugurato 25 punti vendita e completato 18 ristrutturazioni

                      Aspiag Service, la concessionaria del marchio Despar per il Nordest, ha reso noti i primi dati del bilancio 2015, che parlano di crescita a doppia cifra. Il fatturato complessivo al pubblico ha superato per la prima volta la soglia dei 2 miliardi di euro, con un incremento del 5,5% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha perciò amplificato il trend positivo segnato nel 2015 dalla grande distribuzione alimentare, che secondo i dati Istat è tornata a crescere dopo quattro anni, con un incremento dell’1,9%.

                       

                      In crescita anche il numero dei collaboratori, che è salito a 7.198: ben 331 in più rispetto al 2014. Le nuove assunzioni sono diretta conseguenza dell’intenso programma di sviluppo di Despar Nordest nel corso dell’anno: l’azienda ha infatti inaugurato ben 25 punti vendita, tra filiali dirette e negozi affidati a dettaglianti associati, e ne ha ristrutturati altri 18, per un investimento complessivo che supera i 100 milioni di euro. Oltre alle nuove assunzioni, nel corso del 2015 l’azienda ha anche consolidato 300 rapporti di lavoro, trasformandoli in contratti a tempo indeterminato: in prevalenza si tratta di giovani sotto i 25 anni. Inoltre ha erogato premi di risultato per ben 4.341 collaboratori impiegati presso le filiali Despar, Eurospar e Interspar che l’azienda gestisce nel Triveneto e in Emilia Romagna.

                       

                      Tra i nuovi supermercati inaugurati, figurano anche i sette punti vendita che l’azienda ha rilevato in Venezia Giulia dalle Cooperative Operaie di Trieste. Nella propria trading area, Despar Nordest si conferma oggi leader di mercato, con una quota del 15,42% (fonte GNLC, giugno 2015). Bilancio positivo anche per il Gruppo Spar Austria, di cui Aspiag Service fa parte assieme alle organizzazioni Spar di Austria, Slovenia, Croazia e Ungheria: superati i 13 miliardi di fatturato (+4,3% rispetto all’anno precedente), con 3.004 punti vendita complessivi e 74.942 dipendenti.

                       

                      Il presidente di Aspiag Service Rudolf Staudinger alla presentazione del bilancio

                      “La nostra azienda ha saputo cogliere nel migliore dei modi la timida ripresa del settore, e ha chiuso l’anno in modo decisamente positivo – ha dichiarato il Rudolf Staudinger, presidente di Aspiag Service – Questo è un ottimo auspicio di crescita futura e ci permette di continuare a restituire valore al nostro territorio, alle comunità e alle persone che lo abitano”.

                       

                      Il 2015 di Aspiag Service è iniziato con l’ingresso nella centrale d’acquisto ESD Italia, che a sua volta fa parte di EMD AG, la più grande centrale d’acquisto europea. Acanto ad Aspiag Service, vede l’adesione delle catene Acqua & Sapone, Agorà, Selex Gruppo Commerciale e Sun. Il tutto si concretizza in circa 4.900 negozi in tutta Italia, per oltre 3 milioni e 700 mila mq di superficie di vendita.

                       

                      Nello 2015 Despar Nordest ha anche portato a termine importanti azioni nella lotta allo spreco alimentare. Grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute market e con Banco Alimentare, il gruppo ha recuperato e rimesso virtuosamente in circolo merce per il valore di oltre 4 milioni di euro (che potrebbero tradursi in quasi un milione di pasti per persone in difficoltà).

                       

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