di Eugenio Felice
500 persone hanno partecipato il 12 ottobre presso la Fiera di Padova all’evento Expo Despar 2023, organizzato da Aspiag Service per stringere ulteriormente il legame con i circa 300 imprenditori affiliati, con l’obiettivo dichiarato di estendere la numerica presente nei punti vendita delle cosiddette mdd, cioè le marche (o i marchi) del distributore, uno dei fiori all’occhiello del distributore che affonda le sue radici in Austria. Con un beneficio consistente per gli affiliati, potendo garantire maggiore differenziazione e marginalità, con innovazioni in ambito di prodotti, filiere, packaging e trend di mercato. “I clienti possono trovare i prodotti a marchio solo nei vostri punti vendita a insegna Despar – hanno detto i vertici Aspiag Service durante l’incontro – questo vuol dire fidelizzarli”.
Per dare concretezza alle parole, nel padiglione 11 della Fiera di Padova, è stato allestito un vero e proprio punto vendita di 200 mq interamente composto da referenze a marchio, a sottolineare come la vastità dell’assortimento mdd di Despar sia tale da permettere di coprire qualsiasi tipo di merceologia, prezzo ed esigenza specifica del mercato e della clientela. Oltre all’allestimento del punto vendita, erano presenti più di 35 stand di fornitori di prodotti a marchio (nessuno di ortofrutta fresca). “Scegliere Despar nel proprio percorso imprenditoriale – hanno sottolineato i vertici di Aspiag Service nel corso dell’incontro – significa offrire ai propri clienti un ampio assortimento di prodotti locali e a marchio di circa 6.000 referenze, dai più classici ai più esclusivi, tutti sinonimo di qualità”.
“Il prodotto a marchio misura l’indipendenza dall’industria di marca e la fidelizzazione del cliente perché se vuole trovare quei prodotti deve per forza venire da noi”, ha spiegato Arianna Zoccarato, responsabile dei prodotti a marchio di Aspiag Service. Oggi la quota di mercato delle mdd del gruppo dell’abete operante nel Nord Italia è importante, segmentata e diversificata su molte linee. “Nei punti di vendita diretti, compresi i prodotti a peso variabile sempre difficili da valutare, abbiamo registrato, nel periodo gennaio-agosto 2023, una quota del 31%. Una quota – ha precisato Arianna Zoccarato – destinata a crescere ulteriormente, che oltre a vendite e marginalità, va letta anche come fattore di indipendenza dall’industria di marca e capacità di fidelizzazione nei confronti della clientela”.
Tra i protagonisti dell’evento di Padova c’è stato il marchio di convenienza S-Budget, un’esclusiva di Aspiag Service, che festeggia proprio nel 2023 i 15 anni. “S-Budget è una proposta di primo prezzo che risponde al cambiamento di mercato e all’ascesa dei discount”, ha dichiarato Arianna Zoccarato. “Non ci stiamo concentrando solo sulle nuove referenze ma anche sul packaging e sulla grafica, con ricerche di mercato per trovare le migliori soluzioni alle esigenze dei clienti. Negli ultimi anni la crescita è stata significativa. Nel 2020 S-Budget ha fatturato nei punti vendita diretti Aspiag Service 42,9 milioni di euro, nel 2022 55,6 milioni di euro, mentre nei primi 8 mesi del 2023 ha già raggiunto i 49,1 milioni di euro, in crescita del 42,6% rispetto allo stesso periodo del 2022”.
Tra le nuove referenze S-Budget ci sono anche quelle del reparto ortofrutta, ad esempio le verdure grigliate sottovuoto, il minestrone di verdura, la pasta e fagioli. “Stiamo lavorando su calibri, grammature, packaging per cercare di dare un prodotto che sia con la qualità giusta a un prezzo accessibile a tutti”, hanno dichiarato il direttore acquisti freschi Nicola Zanchin e il category ortofrutta Davide Minotto. “Nel 2022 abbiamo registrato una contrazione importante nei volumi di ortofrutta con prezzi crescenti. Quest’anno stiamo registrando in alcune settimane dati di deflazione. Rileviamo poi una contrazione delle vendite proprio verso fine mese, a indicare un periodo di oggettiva difficoltà delle famiglie”. Nel supermercato 100% mdd allestito alla Fiera di Padova le referenze di ortofrutta erano 80.
“Tra le nostre linee mdd, S-Budget cresce attorno al 20%, siamo a 50 referenze in ortofrutta ma presto dovremmo arrivare a 60, e stanno dando risultati buoni anche Despar Premium così come i prodotti a indicazione geografica protetta, quelli locali e i cosiddetti super regionali. Parlando sempre di ortofrutta, il mainstream soffre invece una riduzione dei volumi”, ci spiegano Nicola Zanchin e Davide Minotto. “Rispetto alle altre categorie dei freschi e freschissimi, in questi anni di inflazione crescente e incertezza economica, l’ortofrutta sta soffrendo più dei formaggi e della gastronomia, ma meno della carne rossa, che è la categoria in maggiore difficoltà”. E per il futuro? “È partito in ortofrutta il progetto controllo qualità, dal campo al punto vendita. In tempi di cambiamenti climatici si è reso necessario”.
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