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                      Di Pisa: “Macfrut A Bologna nel 2015. Basta campanilismi”

                      Valentino di Pisa, vice presidente vicario di FedagroMercati e consigliere di amministrazione di CAAB (Centro Agro-alimentare Bologna), non ha dubbi: “Bologna ha tutte le carte per diventare realmente il polo fieristico del food non solo nell’Emilia Romagna ma in Italia”

                      Valentino Di Pisa, vice presidente Fedagro

                      Sul dibattito aperto nei giorni scorsi nelle pagine del ‘Resto del Carlino’ sulle proposte e concrete possibilità che Bologna diventi il fulcro del sistema fieristico dell’agroalimentare almeno emiliano-romagnolo incorporando tutte le fiere regionali di settore, a partire dal Macfrut di Cesena fino al Cibus di Parma, Valentino Di Pisa ha spiegato: “L’idea si può e si deve concretizzare. Finalmente sta crescendo la consapevolezza che Bologna, grazie ai nuovi progetti che andrà a realizzare, a partire da FiCo, abbia l’autorevolezza e le reali possibilità di diventare il capoluogo dell’alimentazione nel nostro Paese”. Tuttavia, secondo Di Pisa, la concentrazione delle rassegne fieristiche a Bologna non dovrebbe scatenare polemiche o addirittura guerre intestine con gli altri centri della regione ma al contrario “creare sinergie per un reale beneficio per tutto il settore agroalimentare”. “I troppi campanilismi presenti in Italia non pagano – afferma il vice presidente di Confcommercio Ascom di Bologna -. Ormai è il tempo di unire le forze per creare un’unica grande realtà davvero competitiva”.

                      Di Pisa poi ritorna sul Macfrut e sul suo possibile trasloco da Cesena a Bologna. “C’è tutto il tempo per effettuare il cambio di sede già per l’edizione del 2015”, afferma il vice presidente di Fedagro. “Pur capendo le difficoltà e la titubanza dei vertici della fiera cesenate credo che il Macfrut a Bologna, ereditando l’esperienza di chi l’ha creato e fatto crescere a Cesena, potrebbe acquisire ulteriore valore e, magari in sinergia con FiCo, sviluppare nuove formule di business. Se si crea un vero sistema-Paese le fiere sono ancora un modello. Basti pensare all’escalation di Fruit Attraction a Madrid. Sono convinto che con Bologna capitale fieristica del food potremmo rimanere altamente competitivi”. La distanza tra Bologna e Cesena è di circa 80 chilometri: per un visitatore che viene dall’estero e che atterra a Bologna (l’aeroporto più vicino) può costituire un problema, per un espositore romagnolo non è niente, soprattutto se poi viene ripagato da un servizio fieristico più completo.