O.P. Primo Sole si unisce al coro “siamo tutti ucraini” rivisitando il packaging del finocchio Dolce Lucano con i colori identificativi di un popolo in estrema difficoltà. Il vassoio da due frutti, contraddistinto dal bollino “No War”, si trova nei punti vendita Alì e Coop Consorzio Nord Ovest e nello shop online. Per ogni confezione venduta, 20 centesimi vengono devoluti da O.P. Primo Sole alla Croce Rossa Italiana, a sostegno delle attività svolte a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto

di Carlotta Benini

Francesca Appio (a sinistra) e la sorella Rosangela, alla guida insieme al padre di O.P. Primo Sole

Nel mondo della moda Giorgio Armani ha scelto di sfilare in silenzio alla Fashion Week, abolendo musica e festeggiamenti. Nell’editoria a dare l’esempio è stato invece il Corriere della Sera, che giovedì scorso è uscito con una prima pagina interamente colorata con la bandiera dell’Ucraina, per mano di Mimmo Paladino. Mentre si moltiplicano giorno dopo giorno gli appelli lanciati dal mondo occidentale per porre fine alla guerra Russia-Ucraina, anche l’ortofrutta scende in campo e fa sentire la sua voce. Così dopo il kiwi di Jingold (leggi qui) , un’altra azienda eccellente del made in Italy si unisce al coro “siamo tutti ucraini” rivisitando il packaging del suo prodotto di punta e avviando una raccolta fondi a sostegno di un popolo in estrema difficoltà.

È arrivato in questi giorni sui banchi dei punti vendita Alì e Coop Consorzio Nord Ovest il finocchio Dolce Lucano nel nuovo packaging giallo e blu, che sostituendo il verde con i colori identificativi della bandiera dell’Ucraina vuole lanciare un messaggio di pace. Il restyling della confezione del finocchio premium di O.P. Primo Sole riguarda il vassoio da due frutti, contrassegnato dal nuovo bollino “No War”, che sostituisce quello con la dicitura “100% italiano”.

Il nuovo packaging del finocchio Dolce Lucano Stop War

“Un’idea semplice, che nel suo piccolo vuole dare un segnale forte di fronte a una realtà, quella della guerra in Ucraina, che mai avremmo sperato di vivere e che come donne e uomini, prima ancora che come produttori e imprenditori, ci ha toccato nel profondo”, ci spiega Francesca Appio, CFO e responsabile della comunicazione di O.P. Primo Sole. “L’idea di unirsi alle voci che richiedono l’immediato cessate il fuoco – continua – nasce dalla nostra profonda convinzione che in un mondo come quello odierno, in cui globalizzazione e apertura sono realtà quotidiane prima ancora che processi, non possa esistere una restrizione delle volontà, né un’idea di confine inteso come limite invalicabile, soprattutto perché per un’azienda ‘giovane’, ovvero che crede e investe nelle nuove generazioni, accettare tale principio vorrebbe dire smettere di sognare e non aver più speranze per il proprio futuro e per quello di tutti”.

Oltre al restyling del packaging, per una più concreta azione in favore del popolo ucraino O.P. Primo Sole ha scelto di destinare 20 centesimi per ogni vassoio Dolce Lucano Stop War venduto alla Croce Rossa Italiana, per finanziare le attività svolte a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto e la gestione degli sfollati presenti in Ucraina e quelli che stanno cercando riparo nei Paesi vicini.

“Siamo partiti con Alì e Coop Consorzio Nord Ovest, le due catene con cui Dolce Lucano è nato e che ci hanno sempre supportato in ogni progetto – conclude Francesca Appio -, in attesa di allargare l’iniziativa anche ad altre catene con cui lavoriamo. Inoltre anche nostro shop online è possibile acquistare il finocchio Dolce Lucano Stop War. Come primo traguardo del progetto abbiamo scelto la data del 31 marzo, con la speranza che entro tale termine questa atrocità chiamata ‘guerra’ abbia trovato una sua conclusione, in favore di un tempo di pace”.

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