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                      Dole lancia opere d’arte NFT con chi mangiò la banana di Cattelan

                      Dole Datuna

                      L'artista David Datuna con l'opera Sunshine for All

                      Nel 2019, all’Art Basel Miami Beach portò scompiglio nel mondo dell’arte contemporanea, divorando letteralmente l’opera di Maurizio Cattelan: una banana attaccata al muro con un pezzo di nastro adesivo. David Datuna, da quel giorno noto nel mondo dei social e dell’arte contemporanea come “The Hungry Artist”, è stato scelto da Dole Sunshine Company come testimonial “artistico” per dare visibilità all’importanza della frutta all’interno di un’alimentazione sana. Le sue opere sono ora vendute sulla piattaforma Rarible, utilizzando la tecnologia NFT su base blockchain: i fondi raccolti verranno utilizzati per promuovere il programme Sunshine for All Cities, pensato per combattere la malnutrizione, a partire dai “food desert” statunitensi

                      di Massimiliano Lollis

                      Dole Datuna

                      L’artista David Datuna con la video-scultura Sunshine for All. Le sue opere sono ora vendute anche attraverso la piattaforma Rarible

                      Chi ha detto che la frutta non può essere arte, e viceversa? In questi giorni una nuova collaborazione internazionale disegna prospettive inedite nel mondo dell’arte contemporanea e della beneficenza. Il gruppo Dole Sunshine Company ha infatti commissionato a David Datuna – artista newyorchese noto come “The Hungry Artist” da quando, nel 2019, divorò l’opera di Maurizio Cattelan, una banana, dando vita a una performance artistica da migliaia di like su Instagram – una serie di opere dedicate alla frutta per dare visibilità al tema della buona alimentazione e raccogliere fondi per combattere fame e cattiva alimentazione.

                      Le opere di Datuna sono state rese disponibili per l’acquisto tramite la piattaforma Rarible.com dal 6 maggio scorso attraverso la tecnologia NFT (Non Fungible Token), un sistema di smart contract basato sulla blockchain Ethereum che permette di acquistare online opere digitali come pezzi unici o edizioni limitate. Le opere sono cinque: quattro creazioni video 3D a tema frutta 50 le serie uniche disponibili di ogni opera e disponibili ora al prezzo fisso di 0,5 Ethereum (la seconda criptovaluta per capitalizzazione dopo Bitcoin, circa 2.000 euro al cambio dell’8 maggio) – e l’opera “fisica” intitolata Sunshine for All, battuta all’asta lo scorso 8 maggio per un controvalore di circa 36.000 dollari.

                      Dole Datuna

                      L’opera Sunshine for All, battuta all’asta per circa 36 mila dollari. Nella video-scultura compaiono i video 3D realizzati da Datuna

                      L’opera (40 centimetri per 70) – che può essere ancora ammirata qui – riunisce idealmente i quattro video 3D all’interno di un quadro/scultura, dove il colore della frutta rappresentata viene valorizzato da uno strato di lenti disposte a mosaico.”Le lenti – spiega Datuna a Forbesrappresentano diversi punti di vista e interpretazioni della società. I quattro frutti singoli che si uniscono nell’opera rappresentano le persone che fanno squadra per combattere la fame”. 

                      L’obiettivo in comune tra Dole e David Datuna è quello di promuovere un’alimentazione sana. I fondi raccolti grazie alle vendite all’asta delle opere saranno infatti destinati all’associazione statunitense Boys & Girls Clubs (BGC), che organizza programmi doposcuola e iniziative formative per i più giovani attraverso una rete di centri, per promuovere l’alimentazione sana e nutriente sul territorio USA attraverso programmi dedicati e azioni sul territorio, come la creazione di mercati ambulanti a km zero.

                      Da questo punto di vista, per Dole non si tratta di una prima assoluta, essendo da tempo impegnata su questo fronte: il progetto benefico Sunshine for All Cities di Dole è stato lanciato nel 2020, quando il gruppo ha coinvolto una decina di istituzioni private e pubbliche, tra cui BGC, per portare cibo salutare e istruzione nei cosiddetti “food deserts”, ovvero le zone meno servite dal punto di vista della disponibilità di cibo salutare a un prezzo accessibile. Nel 2020 le iniziative si sono concentrate nella città di Jackson, Mississipi: con il 2021 il gruppo conta di fare lo stesso sulla East Coast, nell’area di Baltimora.

                      Ma la prospettiva di Dole è globale: attraverso il programma, il gruppo punta a rendere l’alimentazione sana accessibile a un miliardo di persone entro il 2025. “La nostra promessa di permettere a un miliardo di persone di avere accesso a una buona alimentazione entro il 2025 – osserva Pier Luigi Sigismondi, global president di Dole – è una promessa che sappiamo di non poter realizzare da soli. Ecco perché cerchiamo partner come David Datuna e BGC che sono fortemente in sintonia con i nostri valori. Per creare un cambiamento sistemico, dobbiamo far convergere lo scopo con la creatività, l’innovazione e la tecnologia. Questo sforzo è la migliore rappresentazione di come vogliamo fare la differenza in questo mondo”.

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