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                      Droga nelle banane, maxi sequestro nel porto di Gioia Tauro

                      Sequestrate quasi 3 tonnellate cocaina purissima nel porto di Gioia Tauro, nascosta in due container di banane provenienti dall’Ecuador e destinati all’Armenia, attraverso il porto di Batumi, in Georgia. Si tratta di un sequestro di stupefacenti record: la droga avrebbe portato ai narcotrafficanti un introito di oltre 800 milioni di euro

                      Dalla Redazione

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                      Era nascosta in container refrigerati lunghi oltre 12 metri, contenenti 78 tonnellate di banane provenienti dall’Ecuador e destinate in Armenia attraverso il porto di Batumi, in Georgia. La cocaina così viaggiava illegalmente per mare, stipata in mezzo alla frutta. I finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria e i funzionari dell’Ufficio dogane l’hanno scovata nei container, effettuando un sequestro record: due tonnellate e 734 chili di droga purissima.

                      Si tratta di un sequestro di stupefacenti record e ancora una volta vede tristemente coinvolte le banane. L’operazione finalizzata al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti è stata condotta con il coordinamento e la direzione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. “L’eccezionale risultato conseguito – si legge in una nota della Guardia di Finanza – è il frutto di un’attività di intelligence e di analisi costante delle rotte commerciali che dal Sud America giungono al Mar Nero, transitando dallo scalo calabrese.

                      La cocaina è stata individuata dopo lunghe e complesse operazioni di ricerca, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione all’Ufficio dogane e delle unità cinofile della Guardia di Finanza. Le 2,7 tonnellate di panetti sequestrati avrebbero portato ai trafficanti un introito di oltre 800 milioni di euro.

                      Nei giorni prima dell’operazione, le complesse e articolate attività di analisi di rischio e i riscontri fattuali sui migliaia di contenitori provenienti dal Sud America avevano consentito ai militari della Guardia di finanza e ai funzionari doganali di individuare ulteriori carichi di cocaina per un totale di 600 chilogrammi. La droga, in questi casi, era stata occultata in sei container in modalità sempre differenti: tra la merce, in doppi fondi o, ancora, nelle intercapedini esterne dei box. Tutti i container trasportavano frutti esotici con provenienza dall’Ecuador e, dopo il transhipment a Gioia Tauro, sarebbero dovuti giungere in diversi porti, sia in Italia che all’estero, in particolare in Croazia, Grecia ed ancora Georgia.

                      Nel porto di Gioia Tauro, dal mese di gennaio del 2021 ad oggi, sono state sequestrate complessivamente circa 37 tonnellate di cocaina, conclude la nota.

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