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                      E-commerce Grocery, Walmart supera Amazon. Boom dei piccoli rivenditori

                      Walmart ha superato Amazon come primo rivenditore di prodotti alimentari online. A sostenerlo un sondaggio condotto questo mese da TABS Analytics. Walmart registra circa il 30% delle transazioni di generi alimentari tramite l’e-commerce, una percentuale simile all’anno scorso, mentre la quota di Amazon è scesa dal 33% del 2019 al 27% di oggi. Lo studio ha inoltre rilevato che i piccoli rivenditori di generi alimentari online hanno aumentato la loro quota nel mercato del commercio online in modo significativamente più rapido rispetto ai loro concorrenti più grandi. Queste aziende, infatti, hanno registrato un aumento del 140% rispetto all’anno precedente. Dallo studio sembra però che, nonostante la situazione eccezionale creata dalla pandemia, siano comunque pochi i nuovi clienti dell’e-commerce e che la crescita della spesa online sia guidata da acquisti più corposi da parte dei clienti abituali più che dall’aumento del numero di nuovi acquirenti che entrano nell’arena dell’e-commerce di generi alimentari. La frequenza di acquisto online sembra così ancora al di sotto della soglia di successo a lungo termine

                      Dalla Redazione

                      e-commerce

                      Nonostante il maggiore interesse per gli acquisti tramite e-commerce durante la pandemia di Covid-19, quest’anno l’e-commerce di generi alimentari ha visto solo un leggero aumento delle vendite da parte di nuovi utenti. A sostenerlo lo studio annuale di TABS Analytics, dal quale è anche emerso che, nel complesso, le transazioni di generi alimentari online sono aumentate del 15% rispetto all’anno precedente, poiché gli acquirenti esistenti hanno fatto acquisti più frequenti.

                      Per quanto riguarda i piccoli rivenditori che dispongono di un e-commerce, dallo studio è invece emerso che questi hanno visto un’impennata di vendite grazie ad alcuni nuovi acquirenti. Aziende come Fresh Direct, NetGrocer e Peapod hanno così registrato un aumento del 140% delle transazioni rispetto all’anno precedente. Nello specifico, le aziende più piccole come FreshDirect e NetGrocer rappresentano oggi oltre il 16% del mercato dell’e-commerce di generi alimentari, più del doppio della quota che detenevano appena un anno fa. A crescere è anche Aldi, che ha aumentato la loro quota dal 23% al 30%. Così, mentre altre aziende si sono così fatte strada verso una quota maggiore di vendite online, Walmart e Amazon hanno continuato la loro battaglia per la supremazia nel settore della spesa online, tanto che Walmart per la prima volta ha superato Amazon in termini di quota di transazioni effettuate. Se Walmart è rimasta stabile a circa il 30% delle vendite tramite l’e-commerce, Amazon è scesa al 27%, sei punti in meno rispetto al 2019. Target invece è scesa all’11%.

                      Walmart ha inoltre fatto sapere che ha visto crescere le sue vendite online nel secondo trimestre di quasi il doppio rispetto all’anno precedente, mentre Target, che ha recentemente annunciato di voler espandere alla maggior parte dei suoi negozi i servizi di acquisto online e ritiro in negozio di generi alimentari, ha dichiarato che il suo click & collect è aumentato di oltre il 700% durante il suo ultimo trimestre. D’altra parte però, sottolinea TABS Analytics, gli operatori “secondari” hanno di base pochi clienti abituali e per questo potrebbero non essere in grado di sostenere una continua crescita del loro e-commerce in futuro.

                      La frequenza di acquisto online – precisa la ricerca condotta da TABS – è comunque ancora al di sotto della soglia di successo a lungo termine. Anche se la media delle transazioni per acquirente è cresciuta, gli acquisti regolari tramite e-commerce sono scesi dal 35% al 29%, così come la fedeltà dichiarata dai clienti ha registrato un calo a due cifre, scendendo al 53%.

                      Lo studio ha anche rilevato come i rivenditori siano comunque in difficoltà nel convincere i clienti ad aumentare l’utilizzo delle piattaforme online. Solo il 29% dei clienti ha dichiarato di fare regolarmente acquisti online – circa sei volte all’anno – rispetto al 35% del 2019. A dominare è infatti ancora la spesa tradizionale in negozio (76% degli acquirenti intervistati, erano l’80% nel 2019). Infatti, ad oggi, l’e-commerce integra, non cannibalizza, la normale spesa: i negozi tradizionali stanno ancora registrando vendite consistenti, e questo indica che i canali d’acquisto online non stanno soffocando la normale spesa in negozio.

                      I risultati emersi dalla ricerca TABS Analytics suggeriscono così che la crescita della spesa tramite l’e-commerce è guidata da acquisti più corposi da parte degli acquirenti esistenti, non dall’aumento del numero di acquirenti che entrano nell’arena dell’e-commerce di generi alimentari. “L’incapacità dei commercianti di generi alimentari di ampliare l’e-commerce indica in modo significativo che dovranno apportare cambiamenti come l’aumento dei prezzi per superare i costi associati alla gestione dei loro servizi online” ha sottolineato Kurt Jetta, presidente esecutivo e fondatore di TABS Analytics, nel riepilogo dell’ottavo studio annuale di TABS Analytics su alimenti e bevande, condotto nell’agosto 2020 e che vede il monitoraggio di 1.000 consumatori maggiorenni al fine di scoprirne i modelli di acquisto.

                      “Dal momento che l’e-commerce alimentare non è riuscito ad ampliare il bacino di acquirenti in un momento in cui ci si aspetta una maggiore domanda, è diventato ancora più chiaro che questo canale non riuscirà mai ad essere redditizio con l’attuale modello di business – continua Kurt Jetta -. Sono necessari nuovi approcci creativi per affrontare la questione dei prezzi e snellire la catena di fornitura”.

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