La catena di supermercati gourmet di Oscar Farinetti si allea con il gigante americano per la consegna di cibo fresco su prenotazione online a New York: in termini di giro d’affari secondo consulenti Usa, questo genere di business potrebbe arrivare a una cifra vicina ai 100 milioni di dollari entro la fine del 2016

La catena di supermercati gourmet di Oscar Farinetti si allea con il gigante americano per la consegna di cibo fresco su prenotazione online a New York: una nuova opportunità per l’e-commerce del food Made in Italy. A rivelarlo sono alcune testate internazionali, che spiegano come il colosso americano dell’e-commerce stia sempre più allargando il suo servizio Prime Now, l’app che consente la consegna veloce di cibo proveniente da alcuni esercizi commerciali di Manhattan, D’Agostino, Gourmet Garage e Billy’s Bakery. E presto, secondo la stampa americana, il servizio includerà anche Eataly: un esperimento innovativo che, se avrà successo, aprirà una nuova strada per l’Italian food venduto online negli Usa.

Eppure solo pochi mesi fa, durante il lancio del progetto Orto 2.0, Farinetti aveva dichiarato che player come Amazon e Google non sapessero cosa fosse il cibo di qualità. Per questo si partirà con una sperimentazione limitata, si tasterà il mercato ed eventualmente di espanderà il servizio. I presupposti economici d’altra parte sono ottimi: in termini di giro d’affari secondo consulenti Usa, questo genere di business potrebbe arrivare a una cifra vicina ai 100 milioni di dollari entro la fine del 2016.

Amazon lo ha capito: la scommessa dell’e-commerce nel settore del food si sta giocando sempre più sulla consegna del fresco e del freschissimo. E lo stanno imparando anche realtà italiane, come ad esempio il gruppo Amodio che ha lanciato la startup Primo Taglio incentrata sulla consegna del fresco e del freschissimo (merci preparate su ordinazione). La scommessa di Eataly è di alto livello, perché ha la “benedizione” e soprattutto la partnership di un colosso statunitense.