Dalla Redazione
Eataly chiude il 2022 con 601 milioni di euro di ricavi (con un +30,2% rispetto al 2021) e un ebitda (margine operativo lordo) di circa 25 milioni di euro. Cifre comunque non sufficienti a compensare le perdite del gruppo che chiude il 2022 in rosso di 25,8 milioni di euro, di fatto oltre due milioni al mese di perdite: perdite anche più alte di quelle registrate nel 2021 quando ammontavano a 22,1 milioni di euro.
Finora, fa sapere Affari Italiani, sono state accumulate perdite – non ripianate – per 70 milioni, con un patrimonio netto che ammonta a 58,7 milioni. Perdite che vanno avanti nonostante i ricavi che sono saliti da 462 a 601 milioni nel 2022.
Dopo l’estate la proprietà di Eataly passerà per il 52% alla società di investimenti Investindustrial di Andrea Bonomi (leggi qui). Un cambiamento motivato dalla previsione di un aumento di capitale a 200 milioni con lo scopo di rimborsare buona parte del debito e spingere il percorso di crescita internazionale. Sempre secondo l’accordo Investindustrial acquisirà una parte delle quote detenute dagli azionisti esistenti (non è ancora nota la cifra) per fare sì che la società di Bonomi giunga a detenere la maggioranza cosicché al closing Investindustrial controllerà il 52% del capitale. Ai soci storici, quindi Eatinvest (la famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo / Miroglio e Clubitaly (Tamburi Investment Partners), rimarrà il restante 48% del capitale.
Il ruolo di amministratore delegato, da fine 2022, è svolto da Andrea Cipolloni (che ha sostituito Nicola Farinetti, figlio di Oscar, che è diventato presidente), classe 1968, già ceo di Autogrill Italia e Autogrill Europa.
La replica. Come riportano alcune testate nazionali, Oscar Farinetti ha fatto sapere in esclusiva a ilGusto che in realtà stanno aprendo altri punti vendita nel mondo e che tutto è andato secondo i piani previsti per il 2022. A questo si aggiunge che anche il 2023 sta andando secondo i piani. “Questa è la verità e questi sono i numeri. Il resto sono interpretazioni” chiosa Farinetti.
Se diamo uno sguardo al pre-pandemia, il fatturato di gruppo nel 2019 era cresciuto del 7%, arrivando a 527 milioni di euro. Il conto economico era positivo, con un utile netto consolidato di 8 milioni di euro, rispetto invece alla perdita di 17 milioni registrata nel 2018.
A gennaio 2022 Eataly ha compiuto 16 anni: nel 2007 infatti ha aperto il suo primo punto vendita a Torino sulle ceneri della ex fabbrica di liquori della Carpano nella zona del Lingotto. Nel 2009 ha aperto a Tokyo Mitsukoshi il primo Eataly all’estero, a seguire New York e nel 2021 a Londra. Oggi Eataly conta 45 negozi sparsi in tutto il mondo secondo un format che ha portato i migliori sapori italiani e le eccellenze enogastronomiche del made in Italy nei punti chiave del mondo.
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