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                      Eataly, fatturato 2019 cresce a 527 milioni nel mondo (+7%). Pianificate nuove aperture

                      Milan, Italy - March 21, 2014: Eataly Smeraldo, the new store in the chain of Oscar Farinetti in Milan. Eataly is a famous italian chain of food stores with 25 food emporiums in United States, Turkey, Japan, Dubai and now, also in Italy, with the store in Milan.

                      Come proposto dal consiglio di amministrazione di Eataly, l’assemblea annuale dei soci ha approvato l’aumento di capitale sociale a 25 milioni di euro. Il fatturato di gruppo è cresciuto nel 2019 a 527 milioni di euro (+7%). Positivo il conto economico, con un utile netto consolidato di 8 milioni di euro nel 2019 rispetto alla perdita di 17 milioni del 2018. Eataly ha chiuso lo scorso anno inaugurando, a novembre, il negozio di Toronto, in Canada. Sono definite le aperture per i prossimi anni: Verona (unica apertura italiana), Dallas, Londra, San José. Anche i primi mesi del 2020 hanno visto numeri in crescita, prima che dilagasse il coronavirus, momento in cui Eataly ha adottato le misure di sicurezza necessarie per rimanere operativa nel servizio primario della spesa. Chiuse invece le zone ristorazione, che generano il maggior volume d’affari: molto probabile quindi il segno meno nel 2020

                      Dalla Redazione

                      Eataly

                      Copyright: Adam Lague

                      L’Assemblea annuale dei soci di Eataly ha approvato l’aumento di capitale sociale per 25 milioni di euro, come proposto dal consiglio di amministrazione. L’Assemblea ha approvato anche il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019, chiuso con un utile consolidato pari a 8 milioni di euro, rispetto alla perdita di 17 milioni del 2018. L’intero utile netto verrà reinvestito in azienda e non distribuito come dividendo, coerentemente con l’orientamento scelto dai soci sin dall’inizio della storia di Eataly.

                      Fondata nel 2003 da Oscar Farinetti e attiva nella distribuzione e nella ristorazione, a livello internazionale, focalizzandosi sui prodotti dell’eccellenza enogastronomica italiana, Eataly è una realtà italiana del tutto sui generis, essendo nel suo piccolo – fattura nel mondo la metà di quello che fattura un gruppo distributivo regionale come Alì Supermercati e meno di un terzo di quello che fattura McDonald’s Italia – la sola azienda italiana del food retail realmente internazionale con negozi in Medio Oriente, America e Asia, oltre che una realtà simbolo del made in Italy di alta qualità nel mondo.

                      “L’aumento di capitale contribuirà ad affrontare la situazione odierna e a dare continuità al piano di sviluppo e di nuove aperture”, riferiscono dall’azienda. Infatti, il 2019 è stato un anno molto importante per Eataly con l’apertura a novembre del negozio di Toronto e la definizione di un piano di sviluppo che prevede nuovi negozi: uno in Italia, a Verona, poi a Dallas, Londra, San Josè in California e, molto probabilmente, Austin in Texas, San Francisco, Seattle, Vienna, Lisbona, Madrid e Bruxelles.

                      Per Eataly il 2019 si è chiuso con un fatturato di gruppo pari a 527 milioni di euro, con un aumento del 7% rispetto al 2018. L’Ebitda è stato di 25 milioni, in crescita del 22% rispetto al 2018; gli investimenti in sviluppo 22 milioni, l’utile netto consolidato di 8 milioni.

                      Anche i primi due mesi del 2020 si sono contraddistinti per la crescita sostenuta. Successivamente, con il dilagare del coronavirus, Eataly ha adottato con velocità le misure per salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri collaboratori, fornitori, partner e consumatori. Eataly è così rimasta aperta e operativa per continuare ad offrire in tutti i suoi negozi un servizio primario per l’intera collettività come quello della spesa, mentre la parte di ristorazione è stata chiusa. Inoltre, per aiutare chi ora è in difficoltà a causa delle restrizioni causate dal coronavirus, Eataly e il premiato pastificio Afeltra hanno donato una tonnellata di pasta di grano duro di Gragnano al comitato siciliano della Croce rossa italiana, nell’ambito della campagna di solidarietà promossa da Fondazione Laps, organizzazione di beneficenza fondata da Lapo Elkann.

                      Al momento la quota più consistente di Eataly, del 57,94%, è detenuta dall’azionista di controllo Eatinvest. Clubitaly (società fondata nel 2014 da Tamburi Investment Partners con altri investitori) e la società semplice Carlo Alberto detengono ciascuna il 19,74%. L’assemblea dei soci che si è tenuta nel maggio dello scorso anno ha ridimensionato le prerogative di Clubitaly, conferendo a tutti i soci diritti di co-vendita, oltre che di prelazione. Tre quote minimali (1,30%, 0,99% e 0,30%), infine, sono detenute rispettivamente da Coop Alleanza 3.0 Società cooperativa, Giulio Napoli e Servizio Italia.

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