Dalla Redazione
L’olandese Eosta, leader europea nella distribuzione di frutta e verdura biologica, si è aggiudicata il Packaging Awards 2018 – il premio assegnato ogni anno a Hilversum, in Olanda, alle soluzioni di imballaggio più innovative – nella categoria della sostenibilità. In questo caso sul podio troviamo non un packaging, bensì l’esatto contrario, ovvero una soluzione che prevede di eliminarlo totalmente l’imballaggio in ortofrutta, risparmiando tonnellate di plastica.
Stiamo parlando del sistema di etichettatura laser brevettato da Eosta per la sua linea di frutta e ortaggi bio Nature & More. Il sistema si chiama Natural Branding e l’azienda olandese è stata la prima a introdurlo in Europa alla fine del 2016. Quello che viene effettuato su ogni singolo prodotto è una sorta di tatuaggio ottenuto attraverso la rimozione dei pigmenti presenti nello strato esterno della buccia del prodotto stesso, senza quindi l’utilizzo di alcuna sostanza aggiuntiva: cosa che rende il procedimento adatto anche alle produzioni biologiche. La qualità e il gusto dei frutti non vengono minimamente intaccati, così come resta intatta la loro shelf life.
L’energia impiegata per l’etichettatura laser è meno dell’1% dell’energia necessaria per produrre una tradizionale etichetta adesiva. Ma il più grande vantaggio di questa innovazione è rappresentato dal risparmio di risorse – economiche e ambientali – derivante dalla possibilità di eliminare completamente la confezione di plastica e ogni altro tipo di materiale da imballaggio. “Solo per una linea di prodotti per un cliente, stiamo risparmiando oltre 750 mila unità di confezioni, ovvero tonnellate di plastica. – rivela Paul Hendriks, esperto settore packaging di Nature & More – Nel frattempo forniamo più di dieci clienti in patria e all’estero, risparmiando migliaia di chilometri di film plastici”.
Sul frutto con il sistema di Natural Branding viene impresso il marchio bio, ma si possono aggiungere anche loghi, simboli e altre scritte. Se inizialmente tale procedimento era riservato solo ai prodotti con buccia spessa o comunque non edibile (esempio avocado, patate, cocomeri), con l’avanzare dello sviluppo tecnologico, l’azienda olandese ha cominciato a marchiare anche altri prodotti ortofrutticoli.
“Siamo orgogliosi di aver vinto questo premio. – conclude Hendriks – Il modo più sostenibile di fare packaging è esattamente quello di non fare packaging. Una pratica difficile da realizzare nella grande distribuzione, a causa dell’obbligo che i retailer hanno di tenere distinti i prodotti ortofrutticoli biologici da quelli convenzionali venduti in grandi quantità. Con Natural Branding ora è possibile!”.
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