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                      Europech, albicocche: flessione in Italia (-7%), cresce la produzione in Spagna (+12%)

                      albicocche
                      A livello europeo la produzione si attesta su poco meno di 510mila tonnellate, con una flessione del 4% sia rispetto allo scorso anno che rispetto alla media 2009-2013. In flessione anche Grecia (-13% rispetto al 2013) e la Francia (-4%)

                       

                      europechLa produzione di albicocche si attesta quest’anno, a livello europeo, su poco meno di 510mila tonnellate, con una flessione del 4% sia rispetto allo scorso anno che rispetto alla media 2009-2013. In Italia questo calo raggiunge il –7% rispetto all’anno scorso, e il -12% rispetto alla media 2009-2013. E’ quanto emerso ieri dal consueto convegno di Europech, tenutosi a Perpignan: un’occasione per uno scambio di informazioni sulla situazione delle albicocche in Europa.

                       

                      Nel 2014 la produzione di albicocche europea è stata caratterizzata da un inverno particolarmente mite, con buoni livelli produttivi, in alcuni casi, anche superiori a quanto preventivato. Per quest’anno le produzioni, a livello europeo, sembrano inferiori a quelle dello scorso anno ma con una certa eterogeneità in funzione delle varietà e delle diverse zone di produzione. Per quest’anno la mancanza di freddo invernale e, in alcuni casi anche le piogge in fase di fioritura, fanno presagire a un calo produttivo rispetto al 2014. Al momento inoltre si stima anche un ritardo di 7-10 giorni rispetto allo scorso anno. Anche per quanto riguarda la Grecia i volumi previsti appaiono inferiori al 2014 con un -13%, complici le avversità climatiche. In Spagna si prevede invece un raccolto di quasi 100.000 tonnellate pari al +12% rispetto al 2014 e +21% rispetto alle produzioni medie del periodo 2009-2013. In tutti i maggiori areali produttivi spagnoli si sottolineano le condizioni climatiche favorevoli a cui si aggiunge l’aumento delle superfici in piena produzione nelle regioni del Nord, Aragona e Catalogna in particolare. In Francia i volumi previsti si posizionano sul -4% rispetto al 2014 e +2% rispetto alla media del quinquennio precedente. La mancanza di freddo invernale e le frequenti piogge in fase di fioritura hanno influito negativamente sull’allegagione di numerose varietà nelle diverse aree.

                       

                      Il ritardo di maturazione rispetto al 2014 evidenziato in tutte le aree produttive europee rendono ad oggi difficoltosa la valutazione complessiva dell’offerta. Le previsioni diffuse ad Europech relative ai diversi paesi produttori, sono quindi da considerarsi come una prima stima che sarà poi successivamente rivista e verificata nell’ambito delle attività di previsione di produzione.