L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Export ortofrutta, continua il trend negativo: terzo trimestre 2019 a -83,6%

                      Fruitimprese comunica i dati export-import di ortofrutta del terzo trimestre 2019: in forte calo il saldo attivo della bilancia commerciale (-83,6% rispetto a settembre 2018). Continua infatti il differenziale sfavorevole al nostro export in quantità: abbiamo importato per 2,7 milioni di tonnellate ed esportato per 2,6 milioni. “Il comparto continua a perdere valore e quote sui mercati esteri,” è l’allarme del presidente Marco Salvi, che ribadisce la necessità di un’ azione politico-diplomatica per aprire nuovi mercati

                      Dalla Redazione

                      Export di ortofruttaIn forte calo il saldo attivo della bilancia commerciale dell’ortofrutta italiana nei primi nove mesi del 2019. Il saldo economico, pur positivo, è di appena 86 milioni di euro (-83,6% rispetto a settembre 2018) mentre in volume il saldo è negativo per 117 mila tonnellate. Continua il differenziale sfavorevole al nostro export in quantità: abbiamo importato per 2,7 milioni di tonnellate ed esportato per 2,6 milioni. Resta un leggero segno più nel valore: il valore dell’export è 3,1 miliardi di euro contro un valore dell’import di poco più di 3 miliardi.

                      Fruitimprese ha reso noti i dati relativi ai primi nove mesi del 2019 che si mantengono in linea con gli ultimi rilevamenti. Le esportazioni crescono in quantità dell’1,8% ma calano in valore (-4,2%) mentre l’import cresce sia in quantità (3,9%) che in valore (10,8%). Complessivamente da gennaio a settembre le imprese italiane hanno esportato 2 milioni e 649 mila tonnellate di prodotti per un valore di oltre 3 miliardi e 147 milioni di euro. In calo il flusso di esportazione di ortaggi (-0,7% e agrumi (-9,1%) ed in aumento quello di frutta fresca (4,9%) e frutta secca (5,9). In termini economici si è registrato un incremento soltanto per gli ortaggi (1,1%) ed un calo per gli agrumi (-6,8%), la frutta fresca (-7,5%) e la frutta secca (-1,3%).

                      export di ortofrutta Fruitimprese

                      Elaborazione Fruitimprese su dati Istat

                      Per quanto riguarda le importazioni l’Italia ha importato circa 2 milioni e 766 mila tonnellate di ortofrutticoli per un valore di 3 miliardi e 61 milioni di euro. Tra i singoli comparti incremento in volume per tutti i comparti tranne la frutta tropicale (-5%). In valore segno positivo per frutta fresca (0,8%), frutta tropicale (2,7%), ortaggi (29%), e frutta secca (19,3%) mentre calano gli agrumi (-12,7%).

                      Commentando i dati, Marco Salvi, presidente Fruitimprese nazionale, rileva che “purtroppo si consolidano i trend negativi”, “Le quantità importate – precisa Salvi – superano quelle esportate e il saldo attivo della bilancia continua a peggiorare di trimestre in trimestre. Il comparto continua a perdere valore e quote di mercato sui mercati esteri, un combinato disposto di fattori che porta ad una riduzione delle superfici investite nel nostro Paese, con conseguente perdita di posti di lavoro e abbandono da parte delle imprese”.

                      Fruitimprese Marco Salvi

                      Il presidente di Fruitimprese Marco Salvi

                      “Da tempo la nostra associazione denuncia la perdita di competitività del settore – continua il presidente di Fruitimprese -: adesso la nostra preoccupazione viene confermata dai numeri e tutti ne parlano. Tanto tempo si è perso ma non è tardi per invertire la rotta: serve prioritariamente impegnare tutte le risorse politico-diplomatiche nell’apertura di nuovi mercati. Attraverso il Tavolo fitosanitario il mondo delle imprese ha dato indirizzi precisi su quali sono i Paesi-obiettivo. Adesso bisogna muoversi con determinazione e magari stanziare risorse pubbliche non solo per salvare banche decotte e mal amministrate ma anche per promuovere le nostre eccellenze ortofrutticole nei mercati lontani”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine