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                      Farm to Fork: l’impatto su filiere e aziende ortofrutticole in 5 incontri online

                      Farm to Fork

                      Sono cinque gli appuntamenti online in programma dal 30 ottobre al 26 novembre volti ad approfondire il tema del Farm to Fork e i cinque pilastri delle direttive del Green Deal Europeo con focus dedicati alle filiere ortofrutticole; un dibattito molto sviluppato in altri Paesi europei, ma ancora poco trattato in Italia.

                      Farm to Fork: sfide e opportunità per l’ortofrutta italiana (qui la locandina) è il primo evento completo per capire nel concreto cosa accadrà all’ortofrutta del nostro Paese con l’entrata in vigore delle nuove normative europee che collegano produzione, consumi, salute e impatto ambientale; come prepararsi e da quando, per cogliere tutte le opportunità di quella che si preannuncia come una stagione nuova per il settore e le sue aziende.

                      L’iniziativa è promossa in collaborazione con AREFLH  (l’associazione delle regioni ortofrutticole europee), SGMarketing e Fondazione FICO, dalla redazione del Corriere Ortofrutticolo. Il primo incontro, che si svolgerà il 30 ottobre a partire dalle 11, è dedicato all’impatto della strategia Farm to Fork sulla produzione ortofrutticola italiana. Protagonisti saranno la presidente di AREFLH Simona Caselli, autrice di uno studio approfondito sull’argomento, il general manager di SGMarketing Claudio Scalise, il presidente di Fruitimprese Marco Salvi e il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri; moderatore il direttore del Corriere Ortofrutticolo Lorenzo Frassoldati.

                      I successivi incontri si svolgeranno il giovedì mattina e precisamente il 5, il 12, il 19 e il 26 novembre, sempre a partire dalle 11, e saranno dedicati rispettivamente alla strategia Farm to Fork e la prevista accelerazione sul biologico; all’impatto sulla distribuzione dei prodotti freschi; all’impatto sui consumi e sul consumatore; infine all’impatto ambientale globale, dallo spreco di prodotto ortofrutticolo al riciclo degli imballaggi.

                      All’interno di ogni seminario si affronteranno dunque i temi legati alle richieste della UE, si darà un aggiornamento sulla situazione attuale ed esempi pratici veicolati anche attraverso case history di aziende. I seminari, proprio per il loro carattere pratico, si svilupperanno con un format conciso di 30 minuti per lasciare spazio anche a domande e confronto.

                      Ogni singolo incontro ha la durata di 40 minuti ed è supportato dalle più avanzate tecnologie per un efficace collegamento online. Una regia professionale, da una sala attrezzata messa a disposizione a Bologna dalla Fondazione FICO, gestisce gli interventi degli speaker. Tra questi, negli incontri di novembre, personaggi come il presidente di Coop Italia Marco Pedroni e il professor Andrea Segrè, analisti di mercato come Raffaello Bernardi, il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini e il general manager del CCPB Fabrizio Piva. In collegamento da Bruxelles, tra gli altri, l’europarlamentare Paolo De Castro, il direttore di IFOAM Europe Eduardo Cuoco, mentre sono in preparazione collegamenti anche con Freshfel e con la direzione generale salute e tutela del consumatore della Commissione UE. L’adesione è gratuita previa iscrizione obbligatoria secondo le modalità stabilite da Omnibus, la società organizzatrice. Qui il link per iscriversi.

                      Viviamo un momento nevralgico per ripensare e rilanciare le filiere ortofrutticole che risentono del cambiamento climatico e delle nuove patologie che rischiano di compromettere il loro futuro. Il Green New Deal ha fatto il giro del mondo, ed è entrato nell’agenda della politica internazionale. I nuovi paradigmi della green economy impattano sui processi aziendali, ma come cambia il modo di fare business e di comunicare e quali sono i ritorni per le aziende? Gli incontri analizzeranno, con concretezza e concisione, i fattori chiave su cui si fonderà la nuova competitività delle filiere e delle stesse aziende.

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